Dopo averla vista in This must be the place di Paolo Sorrentino e nella serie The Knick firmata da Steven Soderbergh, possiamo affermare che Eve Hewson abbia una predilezione per i ruoli misteriosi. Ora è la protagonista di I Luminari, miniserie in sei episodi, su Sky Serie dal 7 luglio, ispirata all'omonimo romanzo di Eleanor Catton.
Diretta Claire McCarthy, I Luminari è girata in Nuova Zelanda e vede Eve Hewson nel ruolo di Anna, ragazza irlandese che fugge dal suo paese per cercare una vita migliore in un altro continente, dove pensa di unirsi alla corsa all'oro. Sulla nave conosce Emery Staines (Himesh Patel), anche lui in cerca di fortuna, con cui si crea una connessione fortissima. Arrivata sulla terraferma lo perde di vista, anche perché si mette sul suo cammino l'astrologa Lydia Wells (Eva Green).
Connessioni astrali, magia, misteri, febbre dell'oro: questo personaggio è stata una grande prova per l'attrice. Ne abbiamo parlato proprio con Eve Hewson, in collegamento Zoom.
La video intervista a Eve Hewson
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I Luminari: il mistero Anna Wetherell
Ho apprezzato molto che il tuo personaggio sia puro: si fida delle persone, le aiuta. Per questa ragione tutti pensano che sia debole. Invece è una brava persona. Secondo te perché essere gentili è quasi una cosa strana?
È interessante che tu lo dica: penso che Anna sia molto più intelligente e pratica di come appaia all'inizio della serie. Cerca di sembrare il più imperscrutabile possibile. Sta scappando da qualcosa e vuole farsi una nuova vita. Ho sempre pensato che cercasse di nascondere una grande oscurità. Può sembrare ingenua e gentile, ma c'è molto di più. Man mano che la serie va avanti si vede che lotta contro qualcosa. È piena di un'oscurità che alla fine fa uscire.
All'inizio non sappiamo nulla di lei e del suo passato, lo scopriamo nel corso dei sei episodi. È stato stimolante interpretare un personaggio così misterioso, che sembra quasi un puzzle, un enigma?
Sì, è un enigma. È eccitante non sapere nulla di Anna: potrebbe mentire sul suo nome, su tutto. È divertente per un attore usare la propria immaginazione e costruire la storia del suo personaggio. Anche se non lo dici a nessuno. È un lavoro di cui abbiamo parlato molto con Claire McCarthy, la regista: ci siamo chieste da dove venisse, abbiamo studiato la storia delle migrazioni in quell'epoca. Come è arrivata lì da irlandese. Abbiamo risposto a tutte queste domande. È sempre bello riempire i vuoti da solo.
I Luminari: spirito d'avventura e mentori
In questa serie c'è un grande spirito di avventura: nell'ultimo anno siamo stati tutti nelle nostre case, quindi com'è stato far parte di una serie d'avventura?
Tutti abbiamo bisogno di un po' di magia. Nella serie ci sono i bellissimi paesaggi della Nuova Zelanda, le spiagge, la natura, le foreste. Ci siamo innamorati dei due personaggi. Avevamo bisogno di una via di fuga, quindi penso che la serie sia uscita nel momento perfetto. Penso che alle persone piacerà ancora di più adesso, rispetto a un'epoca pre-Covid. Sono contenta che possiamo dare questo al pubblico.
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Lydia è una specie di mentore per Anna, una mentore particolare. Secondo te quanto sono importanti i nostri insegnanti? E quanto è importante sceglierli bene?
È molto importante. Penso che la relazione tra loro sia davvero interessante: penso che Anna ami Lydia, per lei è come una sorella, una madre, una mentore. È alla ricerca del suo posto nel mondo e, alla fine della serie, Anna esprime il suo affetto per Lydia. E credo che Lydia veda in Anna qualcosa di se stessa. È una dinamica molto interessante. Amo che ci siano questi due personaggi femminili così diversi nella serie di cui esploriamo il rapporto. Non credo che sarebbe successo dieci anni fa. È stata una gioia per me ed Eva.
I Luminari: magia e anime gemelle
Hai parlato di magia: credi che la magia esista? È nelle stelle o è dentro di noi?
Sono una grandissima fan di Harry Potter e da lì ho impatto che la magia è sempre dentro di noi. Quindi forse la magia è dentro di noi. Non sono sicura. Amo questo tipo di serie perché sono divertenti da seguire e puoi credere in qualcosa che nella vita pessimista di tutti i giorni non considereresti. È bello poter fantasticare sulla fede che unisce le persone.
Di che casa sei?
Serpeverde. Sì, sono oscurità.
Credi che la connessione cosmica esista davvero? E se esiste dobbiamo seguirla o rimanere razionali?
Mi piace l'idea che due persone siano destinate a stare insieme. Due persone che hanno la stessa anima. Alcune persone parlano di anime gemelle, di gemelli astrali. Non lo so, ma voglio crederci. Sicuramente è una bella idea.
Anna forse ha paura, ma trova dentro di sé la forza di cercare un nuovo destino. Non è passiva, ci prova. Quanto era importante per te interpretare un personaggio del genere?
Molto, è così importante interpretare ogni tipo di personaggio femminile e raccontare ogni tipo di storia femminile. La rappresentazione è importante. Non importa cosa facciano, abbiamo bisogno di vedere più personaggi femminili che raccontano le loro storie. Questo è stato un ruolo da sogno, ad Anna succedono talmente tante cose: si innamora, viene processata per omicidio, è incinta. È un ruolo complesso per un'attrice. Sono così grata di vivere in un periodo in cui possiamo raccontare queste storie.