I Goonies è un film divenuto leggenda anche grazie alle meravigliose location in Oregon

Oltre ogni dubbio, il film di Richar Donner è un capolavoro. Un film riuscito sotto ogni punto di vista che deve moltissimo anche alla sua splendida cornice. Volete (ri)vederlo? Il 10 luglio Il Cinema in Piazza lo proietta al Parco della Cervelletta.

Un'immagine del cast dei Goonies

Il cinema è sempre una questione di gusto soggettivo anche quando, a esprimerli, è il più titolato dei critici, eppure ci sono affermazioni - come ad esempio la frase "I Goonies è un film leggendario" - che sono impossibili da smentire. Anche qualora un film come I Goonies non vi piaccia. Che per carità, è una cosa lecita, ci mancherebbe, ma poi diventa altrettanto lecito citare quella storica intervista di Buffon in cui, lamentandosi di un arbitro, disse che al posto del cuore aveva "una pattumiera, un bidone dell'immondizia". Se siete stati bambini negli anni Ottanta e Novanta, è altamente probabile che quello di Richard Donner, prodotto da Steven Spielberg e sceneggiato da Chris Columbus sia uno dei vostri film preferiti.

Anne Ramsey aspetta in auto il resto della banda Fratelli in una scena de I Goonies
L'indimenticabile Mamma Fratelli di Anne Ramsey

E, restando in tema di probabilità, non è da escludere che se nel mentre vi è saltata per la testa l'idea di mettere al mondo una (o più) copie del vostro DNA intrecciato con quello di un'altra persona, potreste aver quantomeno cercato di trasmettere il vostro amore verso quell'opera al o alla "duplicato/a" di cui sopra. Sempre in riferimento ai tanti motivi che rendono inconfutabile la frase "I Goonies è un film leggendario", troviamo anche le location dell'Oregon che, quattro decenni fa, vennero scelte dalla produzione per fare da sfondo alla ricerca del tesoro di Willy l'Orbo.
Posti splendidi, resi riconoscibili in tutto il mondo proprio da un film che non poteva raccontare la sua storia con lo stesso impatto in nessun altro luogo d'America.

Dietro le quinte de I Goonies

Prima di fare tappa in Oregon, dobbiamo fare una, anzi due doverosissime eccezioni riguardanti le riprese de I Goonies. Anche se la stragrande maggioranza della lavorazione si è effettivamente tenuta in quello stato americano che i videogiocatori potrebbero aver girato in moto insieme a un Deacon St John intento a sfuggire a orde di furiosi in Days Gone, una piccola percentuale del capolavoro è stata girata in California.

Parliamo, naturalmente, delle scene sotterranee, quelle della ricerca del veliero di Willy l'Orbo e della gigantesca caverna in cui Mikey Walsh e gli altri Goonie trovano la gigantesca imbarcazione. È stato il colossale Stage 16 degli studi Warner a Burbank a fornire gli spazi necessari. Si tratta di di uno dei più grandi teatri di posa di tutto il nordamerica (nonché del più alto), una struttura perfetta per la costruzione di set imponenti.

Ma anche per la lavorazione di scene che prevedono un importante impiego di acqua: lo Stage 16 ha anche una "piscina" da 2 milioni di galloni d'acqua. Che in litri sono circa 7 milioni e mezzo. Considerate che una vasca da 8 metri di lunghezza, 4 di larghezza e 1,5 di profondità contiene circa 48.000 litri, quindi fate pure in autonomia le proporzioni. Quindi se cercate risposte a domande tipo "Dove è stato girato un film come La tempesta perfetta?" ora potrete fare gli splendidi o le splendide con la vostra compagnia qualora vi capitasse la domanda al Trivial Pursuit. Sempre in Califiornia e non in Oregon si trova la località della scena finale: la spiaggia è quella di Goat Rock State Beach presso la contea di Sonoma.

L'Oregon e il cinema

Considerato che l'Oregon si trova a Nord della California e non dall'altra parte degli Stati Uniti, non bisogna sorprendersi troppo nello scoprire che questo stato è frequentato da Hollywood da parecchio tempo. Sono davvero tanti i film girati da queste parti, eppure solo uno, I Goonies, ha reso indimenticabili i suoi scenari nonostante poi in quel di Astoria, la cittadina in cui abitano i piccoli avventurieri, sia stato "confezionato" un altro cult degli anni ottanta, Corto circuito di John Badham.

Sul set de I Goonies: Jeff Cohen, Sean Astin, Corey Feldman e Jonathan Ke Quan
I Goonies e la mappa del tesoro

Ecco, Astoria appunto. È una delle città costiere dell'Oregon più belle e ricche di storia (è stata fondata all'inizio del 1800) ed è quella che vediamo in tutta la prima parte del film. Dalla fuga di Jake Fratelli (Robert Davi) dal carcere in poi. Proprio l'ex penitenziario (attivo dal 1914 al 1976) dal quale il criminale riesce a scappare con l'aiuto del fratello Francis (Joe Pantoliano) e della Mamma (Anne Ramsey) è stato poi convertito nell'Oregon Film Museum. Inevitabilmente, sono proprio i cimeli e gli oggetti di scena dei Goonies a farla da padrone. Un altro edificio molto riconoscibile, è quello del museo di Astoria dove lavora il padre di Mickey. Si tratta del Flavel House Museum, vecchia dimora del capitano George Flavel famosa per essere una delle case in stile Queen Anne meglio conservate di tutto il nord ovest.

La casa della famiglia Walsh

Poi c'è lei, la casa per eccellenza: quella della famiglia Walsh. Si trova nella parte alta-est di Astoria al numero civico 368 della 38th Street che si prende dalla Franklin Avenue, vicino al Columbia Field. È una stradina con accesso privato in cui i fan del film sono tollerati con spirito "altalenante".

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La vecchia proprietaria dell'abitazione, Sandi Preston, per anni aveva infatti lasciato che goi appassionati si potessero avvicinare all'edificio. Poi però, in occasione del trentesimo anniversario, la situazione è rapidamente degenerata sia per il numero di "pellegrini" che, soprattutto, in termini di assenza di educazione e civiltà dimostrati. Per questo, l'accesso venne non propriamente impedito perché, fino a un certo punto la strada è comunque suolo pubblico, ma vietato dal punto in cui diventava privato. Ora la casa degli Walsh è stata acquistata da un superfan dei Goonies, Behman Zakeri per 1,65 milioni di dollari. Quella dei dirimpettai, dove nel film abitava Data con la sua famiglia, è stata presa da un amico di Zakeri (grosso modo a un terzo della cifra spesa dall'altro). Entrambi sono chiaramente molto ben disposti verso i fan e anzi proprio Zakeri ha cominciato un'operazione di ristrutturazione della casa insieme al production designer James Pearse Connelly.

Visto che l'abitazione è stata abitata per anni ha degli interni completamente differenti da come apparivano nella pellicola. Dopo i lavori, apparirà proprio così come la vediamo nel capolavoro di Richard Donner.

Panorami mozzafiato

Ma a rapire gli occhi e il cuore troviamo anche i meravigliosi scenari naturali dell'Oregon attraversati dal simpatico gruppetto di Goon Dock. Un assaggio di una di questi, Cannon Beach, possiamo vederlo proprio durante la fuga della banda Fratelli all'inizio della pellicola. Parliamo della scena in cui Mamma Fratelli si mimetizza con la sua vettura nel bel mezzo della gara di 4x4 che sta prendendo il via dalla spiaggia. Sempre in questo momento è possibile ammirare una delle località turistiche più riconoscibili, frequentate e belle di tutta la costiera dell'Oregon, la Haystack Rock, monolito alto ben 72 metri peraltro facilmente raggiungibile a piedi con la bassa marea.

I Goonies: Jeff Cohen in una scena del film
Per entrare a casa Walsh bisognava fare una cosa ben precisa...

Restando in tema di panorami, è dalla Ecola State Park Road che Mickey, facendo combaciare le rocce monolitiche (fra cui la Haystack Rock) della costa con il medaglione trovato insieme alla mappa individua il punto da dove cominciare la ricerca sotterranea del tesoro, ovvero sia dal fatiscente ristorante della banda Fratelli. Ed è sempre lungo la Ecola State Park Road che il fratello maggiore di Mickey, Brandon (Josh Brolin) viene fermato dal suo rivale in amore Troy al quale non pare vero di poterlo bullizzare un po' per via del peculiare mezzo di locomozione che sta impiegando: una bicicletta per bambine. Chi ha visto il film sa cosa accade poi.

Tornando al ristorante della banda Fratelli vale la pena segnalare che si trattava di una struttura realizzata ad hoc per il lungometraggio demolita subito dopo le riprese. Tuttavia, nel punto esatto dove sorgeva, è stato messo un tavolino con delle panche di legno per rendere più facile identificare dove si trovava il locale.