How I Met Your Mother: una sit-com per il terzo millennio

Pur dovendo molti elementi dell'ambientazione e della caratterizzazione agli illustri pionieri della sit-com, questo show non è il festival del déjà-vu, ma ha una formula abbastanza fresca, un gran ritmo e un piglio moderno.

Siete tra i nostalgici che rimpiangono un certo tipo di situation comedy stelle e strisce, a base di umorismo sofisticato, con protagonisti giovani e di bell'aspetto, la giusta dose di romanticismo e l'atmosfera inconfondibile della Grande Mela? Ancora non riuscite a farvi una ragione della chiusura di Friends, lo show più divertente della storia delle televisione, che secondo voi avrebbe dovuto proseguire sino alla fine dei tempi? Coraggio, è il momento di fare outing. Anche perché la CBS sta trasmettendo una sit-com, presto in arrivo anche sugli schermi nostrani di Italia 1, che potrebbe davvero fare al caso vostro. Si chiama How I Met Your Mother (E alla fine arriva mamma! nel nostro paese), in USA è giunta alla terza stagione, ed è incentrata su Ted Mosby (interpretato da Josh Radnor), giovane e brillante architetto newyorkese, i suoi inseparabili amici e le immancabili traversie sentimentali di un single suo malgrado. Ted, infatti, è alla ricerca dell'anima gemella: o meglio, la premessa dello show è che i fatti sono narrati da un futuro Ted cinquantenne ai due figli teen-ager, quindi l'anima gemella, nonché la madre cui il titolo fa riferimento, sarà necessariamente scovata prima o poi. Intanto, potremo conoscere la vita di Ted tra l'accogliente appartamentino colmo di carabattole, l'immancabile caffè sotto casa e i mille locali e le mille possibilità di New York; il tutto in compagnia dei suoi migliori amici Marshall (Jason Segel) e Lily (Alyson Hannigan), eterni fidanzati ancora innamoratissimi e in procinto di convolare a nozze, modello della felicità sentimentale a cui anela il cuore del nostro architetto, e di Barney Stinson (Neil Patrick Harris), mefitico dongiovanni misogino e materialista - e personaggio assolutamente irresistibile - che cerca di condurre Ted sulla strada della gaudente leggerezza e della promiscuità senza scrupoli. A questi si aggiunge dopo il primo episodio la bella Robin, (Cobie Smulders) volitiva e indipendente reporter canadese che focalizzerà a lungo su di sè le attenzioni amorose di Ted.

La cornice del racconto - ovvero il Ted del futuro che racconta i fatti ai figli - permette alla narrazione di prendere diverse strade: accanto alla storyline di base, che parte dal 2005, pressappoco il giorno in cui "zio" Marshall chiede a "zia" Lily di sposarlo, ci sono frequenti flashback sugli anni del college di Ted & C., sulle gesta di Barney e gli eventi funesti che lo hanno reso ciò che è, e sui trascorsi canadesi di Robin. Oltre ai flashback, però, ampiamente utilizzati in show simili, si fa ricorso anche a flash forward, ovvero parentesi aperte sul futuro dei personaggi noto al Ted-narratore ma non al Ted-personaggio. Il Ted-narratore, inoltre, interviene spesso con commenti e rivelazioni sulla storyline principale, arricchendo il tutto di dettagli simpatici e sorprendenti.
Altro elemento originale rispetto alle "solite" sit-com è quello che riguarda il protagonista e la donna di cui è innamorato, che non sono i nuovi "Ross & Rachel": sappiamo infatti sin dall'inizio che Ted e Robin non hanno un futuro insieme. Resta poco da speculare per gli spettatori, che sanno che la persona a cui fa riferimento il titolo è un personaggio che devono ancora incontrare - e che potrebbe non fare la sua comparsa che alla fine dei giochi. Per creare suspence, quindi, gli autori introducono talvolta personaggi che potrebbero essere l'anima gemella di Ted, o elementi di mistero che alludono alla futura signora Mosby.

Pur dovendo molti elementi dell'ambientazione e della caratterizzazione e anche diverse trovate umoristiche agli illustri pionieri della sit-com, dunque, How I Met Your Mother non è affatto il festival del déjà-vu, ma ha una formula abbastanza fresca, un gran ritmo e un piglio moderno che non mancheranno di regalare ai nostalgici di cui sopra - ma anche a tanti neofiti - momenti di gran divertimento.