Hill House: Henry Thomas, Kate Siegel e la felice famiglia di Netflix

Direttamente da Hill House, i due protagonisti della serie Netflix, Henry Thomas e Kate Siegel, che ci hanno parlato dell'esperienza sul set.

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The Haunting of Hill House: un'immagine inquietante della casa stregata

È stato un successo anche superiore alle aspettative, Hill House, la serie horror prodotta da Netflix, con Paramount Television e Amblin Entertainment. Commenti entusiasti sul web, critiche esaltanti, il sesto episodio è già oggetto di culto per tutti gli appassionati della serialità televisiva e un dettaglio inquietante che sta facendo impazzire i fan: avete già individuato i fantasmi nascosti di Hill House?
Lo avevamo detto anche noi che la serie è un ottimo prodotto. E anche prima degli altri nella nostra recensione di Hill House, ma a parte questo, Netflix questa volta ha fatto centro davvero, e con un lungo film che sulla carta doveva e poteva essere secondario rispetto a una corazzata come Maniac, interpretato da Emma Stone e Jonah Hill, e soprattutto diretto da Cary Fukunaga. Doveva essere quello il colpo da k.o. all'autunno televisivo, ma così non è stato. Hill House invece sta funzionando alla grande. Merito, sicuramente, della sapiente commistione di generi operata dal regista, che più che un horror ha appassionato il pubblico a un dramma familiare molto ben costruito.

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The Haunting of Hill House: Timothy Hutton in una scena

Henry Thomas, la bici di Elliott vola ancora sulla Luna

Merito delle belle atmosfere rarefatte, e soprattutto dell'ottimo cast, a partire da Timothy Hutton e Carla Gugino, per poi passare ai cinque fratelli e a Henry Thomas, che interpreta il capofamiglia Crane da giovane. Un omaggio agli anni Ottanta, periodo in cui è ambientato il passato della storia di Hill House, e un po' anche al co-produttore Amblin, la casa di Steven Spielberg e di cui Henry Thomas è parte integrante del logo, con la sua bicicletta ed E.T., che appare anche in un portamerenda proprio nel primo episodio della serie. "E ti assicuro che non lo sapevo" ci ha detto a Londra il caro vecchio Elliott, "è stata un'idea di Mike Flanagan, anche se me la dovevo aspettare". Thomas si è confrontato sul set con un altro attore che proprio nel 1980 diventò universalmente noto, vincendo un Oscar per Gente comune, il film che segnava l'esordio alla regia di Robert Redford. "Abbiamo lavorato molto insieme, per poter creare una continuità tra il giovane Crane e quello contemporaneo. Non è stato facile, perché sono praticamente due personaggi diversi, sta a voi dire se è stato un buon lavoro".

Henry Thomas

Henry Thomas è stato un attore bambino, e in Hill House ha avuto a che fare con ben cinque di loro. Una strana situazione. "I tempi sono molto cambiati, questi giovanissimi attori sono molto preparati, anche troppo a dire il vero. Io non ero assolutamente così sul set quando ho iniziato, qui mi sono trovato a lavorare con dei piccoli adulti, estremamente professionisti e preparati, non sbagliavano una posizione". Papà Crane ripete continuamente a se stesso di poter riparare tutto quello che si rompe. Una caratteristica che non calza a pennello con Henry Thomas. "Decisamente non sono molto bravo con le cose pratiche. Il lavoro fisico mi piace, ma sono totalmente privo di manualità, non sono capace di aggiustare praticamente niente. In realtà questa capacità è anche la condanna di Hugh Crane, perché tende sempre a concentrarsi su quello che non va nella casa e non su quello che sta succedendo alla sua famiglia, è convinto che mettere a posto la casa sistemerà tutto".

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The Haunting of Hill House: un momento della prima stagione

Quello che sicuramente ha funzionato è stato il rapporto di tutti, attori compresi con Netflix. "Mi ha meravigliato soprattutto la calma con cui è possibile affrontare il lavoro con loro. Sono ormai più di trent'anni che sono in questo ambiente, ricordo quanto i grandi network siano sempre stati terrorizzati dai dati di ascolto della Nielsen. Se avevi uno show che partiva il lunedì sera, non eri sicuro di arrivare alla fine della settimana di riprese al venerdì. A loro semplicemente non interessa. Il modello Netflix è diverso e permette a tutti di lavorare con grande tranquillità".

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Kate Siegel, è Theo la X-men di Hill House

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The Haunting of Hill House: Kate Siegel in una scena

Gli fa eco su questo punto anche Theo, che nella serie è un personaggio complesso e molto importante per gli equilibri della famiglia Crane. Psicologa infantile, che grazie alla sua "speciale capacità" (non aggiungiamo di più per non rovinare la sorpresa a chi ancora non ha visto la serie) riesce ad aiutare bambini particolarmente chiusi e problematici, quando non addirittura in serio pericolo, come scopriamo a un certo punto durante la serie. "Quella scena, in cui mi trovo in una cantina a scoprire un segreto terribile e doloroso, è stata la più difficile di tutte le mie riprese. Theo, grazie a questa sua capacità di sentire le emozioni delle persone, è un personaggio particolarmente fragile e confuso, ma proprio per questo riesce anche a capire tutte le paure e le debolezze dei suoi fratelli e sorelle, e in qualche modo a gestire i rapporti tra tutti".

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Kate Siegel

Anche Kate Siegel, che nel frattempo è in dolce attesa ("Ho scoperto di essere incinta subito dopo la fine delle riprese, d'altronde dopo nove mesi passati nella famiglia Crane, era giunto il momento di averne una tutta mia"), tesse le lodi di Netflix. "E non per gli splendidi mazzi di fiori che ogni mattina trovavo nel mio camerino, anche se erano davvero molto graditi. Ma per la straordinaria libertà creativa che hanno dato a Mike Flanagan e anche a noi attori. I responsabili di produzione della piattaforma non erano mai invasivi, ma sempre propositivi. E soprattutto, ascoltano tutti, accettano proposte anche da noi attori e insieme proviamo a vedere se funzionano. Un approccio al lavoro che non ho mai visto da nessuna parte". Insomma, una bellissima famiglia, ma com'è stato abbandonare i suoi "fratelli" dopo tanti mesi di lavoro insieme? "Per niente facile, ormai eravamo davvero diventati una famiglia. Oltretutto una storia come quella di Hill House, che è prima di tutto un dramma familiare, crea dei legami molto forti sul set. E anche sinceri, non potrebbe essere altrimenti". E chissà che la famiglia Crane non trovi il modo di riunirsi nuovamente, visto il grande successo che sta riscuotendo...