Una delle interpreti più amate e inossidabili del teatro e del cinema contemporaneo, Helen Mirren ha un portamento elegante, degno dei suoi antenati nobili (da parte del padre russo, Vasilij Petrovič Mironov), che l'ha portata a incarnare alla perfezione ruoli come quello della Regina Elisabetta II in The Queen, film di Stephen Frears per cui vinse l'Oscar nel 2007. Mirren non è però solo Shakespeare e aura sofisticata: l'attrice è anche passionale, è stata una delle interpreti più sexy della sua generazione e, insieme a colleghe come Meryl Streep, ha cambiato le sorti delle donne a Hollywood, dimostrando che si può essere stelle di prima grandezza anche superati i sessant'anni.
In questi giorni l'attrice è al cinema con Collateral Beauty, film di David Frankel, già autore di Il diavolo veste Prada, in cui è Brigitte, un'attrice ingaggiata per far credere a Howard, il personaggio interpretato da Will Smith, che non riesce a riprendersi dalla perdita della figlia, di essere la Morte in persona. Sì perché Howard, per esorcizzare il dolore, scrive delle lettere all'Amore, al Tempo e alla Morte. Se l'attrice potese scrivere a una di queste entità, chi sceglierebbe? "L'amore" ci ha detto Helen Mirren a Londra, all'anteprima europea del film, continuando: "Gli chiederei: cosa sei? Da dove vieni? Cosa significhi? Perché sei tra noi? Non sto parlando solo dell'amore tra un uomo e una donna, o tra una madre, un padre e un figlio, ma anche dell'amore per la natura e per l'arte, e, ovviamente, anche dell'amore tra esseri umani. È la cosa più straordinaria, bella e incomprensibile. È così poco pratico eppure ha un grande valore. Ci porta a fare cose incredibili l'uno per l'altro. Quindi sì: scriverei all'amore".
A un certo punto di Collateral Beauty, il personaggio di Brigitte dice: "Forse dovrei interpretare io tutti e tre i ruoli": un'idea magnifica, Helen Mirren che dà vita tutti i personaggi di un film. Lo farebbe? "Certo che lo farei, mi piacerebbe molto. Uno degli aspetti più divertenti della recitazione sono i costumi, vestirsi, le parrucche, trasformare il tuo aspetto. È una delle cose che amo di più del mio lavoro. Più ruoli hai più look cambi: sarebbe divertente".
Nel film si parla di dolore e di come le persone lo affrontino ognuna in modo diverso. In Romeo e Giulietta William Shakespeare dice: "Chi non ha mai avuto una ferita, ride di chi ne porta i segni": secondo un'interprete sensibile come Mirren è vero? Soltanto quando proviamo un forte dolore in prima persona possiamo capire quello degli altri? "Sì, credo sia vero. Voglio dire, non si può mai capire pienamente il dolore di qualcun altro, perché non puoi metterti nelle sue scarpe. Penso che una delle cose più fastidiose sia quando una persona affronta un periodo molto difficile e qualcuno dice: so esattamente come ti senti. La risposta non può che essere: no, non lo sai, non ne hai idea. Ma la compassione, il supporto e l'amore per qualcuno che sta vivendo un momento difficile sono importanti".
Un'attrice come Helen Mirren brava, intelligente, bella, ironica e ancora sulla cresta dell'onda a sett'antanni, non solo ha alzato gli standard per le sue colleghe più giovani a Hollywood, ma è un esempio per tutte le donne: sente questa respondabilità? Ne è orgogliosa? "No, non ne sono orgogliosa, perché io sono semplicemente andata avanti giorno per giorno facendo ciò che amo, cercando di imparare. Ho sempre cercato di non smettere mai di imparare, chiunque può insegnarti qualcosa: forse questo è il mio segreto, sono curiosa. Amo imparare, davvero: dai più giovani, dai più grandi, da chiunque e ovunque. C'è sempre qualcosa da imparare".