Gomorra 5, la recensione degli episodi 5 e 6: l’Immortale è tornato

La nostra recensione di Gomorra 5, episodi 5 e 6, in cui si iniziano a consolidare le fazioni di Ciro e Genny per la guerra incombente della camorra, tra colpi di scena e tradimenti.

"L'immortale è turnat"

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Gomorra 5: Salvatore Esposito nel quinto episodio

Con questa frase ben dipinta sul muro avevamo lasciato Genny e soci alla fine del quarto episodio dell'ultima stagione di Gomorra. Iniziamo così la nostra recensione degli episodi 5 e 6 di Gomorra 5, perché è da qui che riparte il racconto e vengono messe in atto le azioni che ci iniziano a traghettare verso l'epilogo finale. Se le scorse puntate giocavano su questa "resurrezione" di cui era a conoscenza il pubblico ma non gli altri personaggi, negli episodi 5x05 e 5x06 la notizia è oramai di dominio pubblico e lo sapranno prestissimo tutti, non solo gli amici ma soprattutto i nemici di Ciro.

Gomorra 5x05: squadre e tradimenti

La lotta per il potere è giunta al culmine e oramai Genny (Salvatore Esposito) e Ciro (Marco D'Amore) non sono più fratelli ma nemici giurati. Ognuno di loro lavora per portare dalla propria parte quanti più clan - e quindi soldati - possibili in questa guerra della camorra senza esclusione di colpi. È così che un ragazzo che fa il doppio gioco rischia di fare una brutta fine e Genny mette una taglia sulla testa dell'Immortale risorto, promettendo lauti guadagni a chi gli porterà la sua testa, nello spirito mitologico e western che abbraccia oramai questa lotta senza quartiere. Anzi, con quartieri e piazze ben precisi. In entrambe le fazioni si creano così le squadre e la notizia che l'Immortale sia tale oramai di nome e di fatto spaventa quasi gli alleati di Genny, come se ci trovassimo di fronte a qualcosa di mistico, di legato alla dimensione religiosa come d'altronde lo è sempre stata tutta la serie.

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Gomorra 5: un'immagine del quinto episodio

Anche le donne della serie hanno il loro gioco di potere che si interseca con quello dei rispettivi compagni. Donna Luciana (Tania Garribba) pensa di tradire il marito O'Maestrale (Mimmo Borrelli) in realtà per salvarsi da Genny che sembra sempre più perso, Azzurra (Ivana Lotito) ha fatto di tutto per allontanarsi dal marito a sua insaputa, ma ora si ritrova costretta in casa con lui per proteggere il piccolo Pietro da questa guerra (di cui però sapeva benissimo di far parte fin dall'inizio, nonostante la parentesi in cui il giovane Savastano sembrava voler ripulire i propri affari e ci aveva fregato tutti). Ma d'altronde come dice lui stesso: "I soldi sono tutti sporchi perché spingono l'uomo a compiere le azioni peggiori". E di azioni peggiori in Gomorra - La Serie ne abbiamo viste non poche, soprattutto in quest'ultima stagione, in nome del potere e del controllo del traffico di droga. Infine c'è Donna Nunzia (Nunzia Schiano), personaggio chiave per la seconda metà di stagione che dopo aver perso il marito O'Galantommo (Antonio Ferrante) per mano di Genny, promette vendetta ad ogni costo (altro sentimento ricorrente nel serial, anche se il magistrato disse ad Azzurra nella premiere "La vera vendetta è la giustizia"). Riuscirà ad averla?

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Gomorra 5x06: la morte è l'unica via?

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Gomorra 5: un'immagine del sesto episodio

Il sesto episodio si apre con una sequenza che gioca proprio con il concetto di fede e religione ben presente nella serie ed è ambientato in un cimitero. Proprio come l'inseguimento della premiere di stagione e il terzo episodio che si apriva con la polizia che indagava sempre tra le tombe dei defunti. Un luogo che diviene ricorrente in quest'ultima stagione, simbolo della morte incombente che piano piano sta abbracciando tutti essendo arrivati alla resa dei conti, che può finire solamente nel sangue, ma anche dei conti lasciati in sospeso dai cari estinti per quelli che rimangono, e che devono portare a compimento. L'aura quasi mitologica che hanno assunto oramai i personaggi si interseca a questa dimensione di fede fortemente presente (come il battesimo della nipote di O'Maestrale nei primi episodi, simbolo di nascita agli occhi di Dio, che tutto vede e tutto giudica). Proprio in questo senso il Destino (nel senso di Fato) è quasi una nuvola che si libra sopra i protagonisti, insieme alla Fortuna. Quanto conta la serie di fortunate coincidenze e sfortunati eventi nella vita dei protagonisti e soprattutto nella fine della stessa? La regia di Claudio Cupellini non appesantisce il racconto e anzi ci fa viaggiare tra le vie e le piazze di Secondigliano, supportata da una fotografia estremamente scura in cui i volti dei personaggi sembrano quasi ombre nella notte, pronte a scomparire da un momento nell'altro o a cogliere qualcun altro di sorpresa alle spalle. La domanda si fa vicina: chi vincerà? Ma soprattutto: si può parlare davvero di vincitori e vinti?

Conclusioni

Concludiamo la nostra recensione di Gomorra 5, episodi 5 e 6 felici che si continui a livello di storia, colpi di scena e ritmo con l’asticella alzata dalle due precedenti puntate. Questi due nuovi episodi servono a mostrare la formazione delle due fazioni di Genny e Ciro, del loro accaparrarsi i rispettivi clan per la guerra incombente, dando anche spazio alle new entry soprattutto femminili. Lo scontro finale è sempre più vicino con la notizia del grande ritorno di Ciro L’Immortale, anche per chi non lo aveva incontrato di persona finora ma avevo conosciuto solamente Il Mito. Mitologia che oramai abbraccia tutti i personaggi, unendo religione fede e fortuna nei tarocchi che vengono messi sul tavolo da questa serie rivoluzionaria. Ora bisognerà solo vedere chi pescherà l’ultima carta.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
3.4/5

Perché ci piace

  • La scrittura si mantiene ai buoni livelli dei precedenti due episodi, offrendo nuovi “tormentoni” e colpi di scena variegati nella lotta al potere.
  • La regia di Claudio Cupellini e la fotografia scurissima servono a dare il contorno adeguato alla vicenda
  • L’utilizzo del cimitero come luogo simbolico e sede di svolte importanti.
  • Lo spazio dato alle new entry femminili Donna Luciana e Donna Nunzia, ben caratterizzate e interpretate.

Cosa non va

  • Le due puntate sono meno d’impatto delle precedenti ma restano di ottima fattura.
  • Le azioni di Azzurra a volte sembrano un pochino incoerenti.