Abbiamo lasciato l'ultimo episodio di Glee con un terribile cliffhanger: Quinn coinvolta in un tragico incidente d'auto mentre stava rispondendo a un messaggio di Rachel. Invece di usare il pretesto per commoventi scene ospedaliere, Big Brother fa una scelta intelligente e ci mostra la nostra cheerleader già pronta a riprendere la scuola, anche se con una sedia a rotelle mentre scivola nei corridoi insieme ad Artie. Quinn non si piange addosso, ha deciso di combattere e ringrazia Dio per questa opportunità e promette ai suoi amici del Glee Club che ballerà insieme a loro per i Nationals. Atteggiamento positivo a oltranza, forse un po' troppo e infatti Artie è preoccupato che la ragazza stia evitando accuratamente di affrontare la realtà dei fatti e un probabile futuro da paraplegica. Ma Quinn è determinata a superare questo momento, andare all'università e realizzare i suoi sogni e lo dimostra fin da subito con il duetto che interpreta con Artie dove rende giustizia a una cover di I'm Still Standing di Sir Elton John. Che gli autori stiano preparando il terreno per una futura storia d'amore tra i due?
Di certo Quinn ha cominciato a guardare Artie con occhi diversi, considerato che si trova ad affrontare in prima persona gli ostacoli che Artie incontra quotidianamente da sempre. Ma c'è un altro bel ragazzo all'orizzonte per la bella Fabray, Joe, il "Teen Jesus", sta pregando perchè Dio le dia la forza di affrontare il suo cammino futuro, qualunque esso sia. Commossa dal pensiero la ragazza decide bene di invitarlo a far parte del Glee Club, considerato che Joe ha già dimostrato di avere delle apprezzabili doti canore.
Mentre Quinn è alle prese con i cambiamenti della sua vita, Rachel e Finn sembrano avere dei ripensamenti per quanto riguarda il matrimonio, soprattuto per via del fatto che Finn, istigato da Puck, ha cominciato a realizzare che forse nella vita c'è qualcosa di più che essere il signor Rachel Berry. Sembra dunque che la coppia perfetta sia scoppiata, ma ovviamente era solo questione di tempo, decidere del proprio futuro non è mai facile, a nessun'età, ma affrontare un matrimonio quando si è ancora teenager è estremamente arduo e prima o poi le ansie e le paure salgono a galla. La nuova direzione presa dagli autori è un po' prevedibile ma ragionevole, la scelta di mostrare un matrimonio tra teenager non sarebbe stata in linea con lo stile della serie.
I Finchel (Rachel+Finn) non sono gli unici ad avere turbe emotive in questo episodio: Blaine non è al top della sua forma e la causa è da cercarsi nell'arrivo in città del suo famoso fratello maggiore, Cooper, interpretato brillantemente da Matthew Bomer. Il big brother del titolo, attore hollywoodiano di spot televisivi, è sempre stato moltlo critico nei confronti del fratellino minore, puntando l'indice, metaforicamente e non, sui suoi difetti senza tenere conto delle sue vittorie. Dopo un riuscito duetto che ha visto Darren Criss e Bomer cantare due delle più famose canzoni dei Duran Duran, Rio e Hungry Like The Wolf, Cooper decide di mostrarsi magnanimo e insegnare al Glee Club cosa significa veramente essere attori. La lezione tenuta da Coop è assolutamente esilarante ed è un chiaro sfottò a manierismi mostrati da molti attori diventati famosi per sbaglio (geniale la citazione rivolta a Nicolas Cage). Purtroppo Coop continua a trattare male il povero Blaine che su consiglio di Kurt decide di usare il suo indiscutibile talento per far capire una volta per tutte cosa prova a suo fratello. I due Anderson si cimentano in un altro duetto con la splendida Somebody That I Used to Know di Gotye che non ha bisogno di troppe coreografie per colpire nel segno. Dopo un chiarimento finale i due fratelli decidono di essere amici.
Nel frattempo le New Directions hanno un nuovo co-coach con l'arrivo di Sue Sylvester nei ranghi. Sue è dovuta correre ai ripari e promettere al preside una vittoria sicura ai Nationals con conseguente vincita monetaria per evitare che l'allenatrice della squadra di nuoto sincronizzato si intrometta tra lei e le Cheerios. Il problema è sorto quando Sue è arrivata in ritardo di quindici minuti a una gara per via di un appuntamento medico. La sua rivale non ha perso tempo e ha preso la palla al balzo per insultarla ulteriormente, ma onestamente gli attacchi al vetriolo sull'età di Sue sono diventate stantie e non c'è paragone tra Roz Washington e il coach Sylvester, nonostante quest'ultima sia meno cattiva del solito per via degli ormoni che le circolano nel sangue. Ma non possiamo soffermarci a recriminare sulla neonata bontà di Sue visto che ci sono preoccupazioni ben più gravi all'orizzonte per la nostra allenatrice: durante una visita la sua dottoressa la informa che ci sono problemi con il liquido amniotico. Non viene specificato che tipo di problematiche sono insorte ma una scena con la dolce Becky potrebbe indicare la nascita futura di una bimba affetta dalla sindrome di Down. L'idea ha delle basi solide visto che anche la sorella di Sue era affetta dalla stessa patologia e darebbe lo spunto per affrontare un altro scomodo tema sociale che molti trovano difficile da affrontare. Ma per il momento si tratta soltanto di teorie, aspettiamo una conferma con i prossimi episodi.