E' ormai giunto il momento dei Sectionals per i membri dei New Directions e per il loro coach Will Schuester, ma prima di questo importante banco di prova delle loro ambizioni, c'è il tempo, negli episodi Furt e Special Education, per momenti di grande intensità, sia in positivo che in negativo. Nel primo di questo tandem di episodi la mamma di Finn e il padre di Kurt annunciano le loro imminenti nozze, e ne nasce un'occasione per esplorare ancora una volta il rapporto tra i due ragazzi. Quando le fanciulle del Glee Club spronano i loro compagni a difendere Kurt dalle sempre più crudeli vessazioni del bullo Dave Karovsky, un pavido Finn, infatti, se ne chiama fuori per non mettere in pericolo la sua popolarità e il suo ruolo ritrovato di leader della squadra di football, che ha più bulli in seno che punti in classifica. Come spesso gli capita, Finn avrà modo di pentirsene e di farsi perdonare dedicando al "fratello" una sincera e plateale dichiarazione d'affetto (insieme al resto del Glee Club, che intona con lui Just the Way You Are di Bruno Mars), a cui segue, purtroppo, il temuto addio di Kurt, che, frustrato per il fatto che l'espulsione del suo tormentatore è stata revocata dal consiglio del McKinley High, ha deciso di trasferirsi alla Dalton Academy che gli è accessibile grazie al denaro che Burt e Carole avevano inizialmente destinato al loro viaggio di nozze.
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In Special Education arriva il momento in cui i New Directions devono affrontare ai Sectionals gli Warblers della Dalton e il loro nuovo membro Kurt Hummel. Questi, finalmente libero dall'angoscia che lo opprimeva per i corridoi della McKinley, fatica però un po' ad abituarsi all'uniforme e alla conseguente rinuncia alle sue eccentriche e sontuose mise, e anche all'atmosfera formale delle riunioni degli Warblers. Quando gli viene proposto di fare un'audizione per un solo (cosa che lo induce a chiedere aiuto a Rachel, così che i due hanno finalmente l'occasione di fare giustizia alla fissazione di lei per Evita intonando ovviamente Don't Cry for Me Argentina), Kurt ha la conferma inequivocabile che il gruppo non sa che farsene del suo gaio protagonismo, ma, per il momento, sembra propenso a cercare di adattarsi, cambiando tristemente il suo "piumaggio".
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Il tutto esplode proprio al momento di entrare in gara, dopo aver applaudito l'ottima performance degli Warbler (che cantano Hey, Soul Sister dei Train) e il loro amico Kurt: e solo la sagacia e la grinta di Will Schuester riescono a salvare la situazione con un'opportuna pep talk.
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Nel complesso, ci piange il cuore ad ammetterlo, c'è forse da denunciare uno sbilanciamento tematico a favore del personaggio di Kurt: la sua parabola è interessante e toccante, il personaggio funziona sempre bene e Chris Colfer è molto bravo, ma in uno show corale come questo una serie così lunga di episodi che vedono in primo piano un protagonista e le sue vicende rischia di lasciare in ombra altri nuclei narrativi importanti.
Naturalmente c'è tutto il tempo per rimediare, e anche Special Education dimostra che agli autori basta poco per includere nell'ordito numerosi dettagli mantenendo desta la curiosità. Insomma, in Glee We Trust.