Un legal movie intenso e appassionante, un film sui dilemmi morali, sul senso di innocenza e di colpevolezza, sulle storture del sistema giudiziario americano. Ma soprattutto un film di Clint Eastwood. Perché Giurato numero 2 richiama chiaramente i temi preferiti del celebre attore-regista, che tra un paio di mesi compirà 95 anni e che potrebbe essere ormai prossimo al ritiro. Anche se visto questo suo ultimo film, continuiamo tutti a sperare di no.

In Giurato numero 2 Eastwood si avvale di un ottimo cast, a partire da Nicholas Hoult e Toni Collette, per raccontare la storia di Justin Kemp, che quando viene chiamato come giurato per un caso di omicidio di una giovane donna, si accorge improvvisamente che con quel caso potrebbe centrare anche lui, anzi potrebbe aver avuto un ruolo decisivo. Come tutti i film del grande autore statunitense, anche Giurato numero 2 era attesissimo in homevideo. Vi spieghiamo perché il blu-ray targato Warner Bros. Home Entertainment è lo strumento ideale per apprezzare le particolari atmosfere del film.
Un blu-ray che trasmette tutte le suggestioni del cinema di Eastwood

Come detto, in Giurato numero 2 siamo di fronte a un uomo normale a confronto con la propria coscienza, con tutte le crisi morali che ne derivano. Per scrutare nella mente del protagonista e di tutto quello che gli passa nella testa, nonché per descrivere più volte le varie sfumature dell'evento scatenante la storia, era necessario un prodotto che sapesse tradurre il tutto in immagini suggestive e fedeli al girato, nonché sfruttasse nel modo migliore anche i non banali spunti sonori. Ed è proprio nella maniera di trasmettere le suggestioni del cinema di Eastwood, che il blu-ray Warner fa la differenza, come andiamo a vedere nel dettaglio.
Un video stupendo che scandaglia i dilemmi morali del protagonista
Anche se c'è il rammarico della mancanza di un'edizione in 4K UHD, va subito detto che il blu-ray di Giurato numero 2 fa dimenticare ben presto i rimpianti, perché il video HD è di grande qualità e trasmette alla perfezione tutte le atmosfere e le suggestioni di film di Clint Eastwood. Forte anche di una compressione ottimamente gestita, come del resto è lecito aspettarsi visto che senza extra è il film a occupare tutto il disco, il quadro davanti agli occhi è di una solidità e di una compattezza esemplari.

Il dettaglio è sempre netto e incisivo sulle figure, sulle ambientazioni e su tutti gli elementi del quadro, pronto a sondare soprattutto gli sguardi che raccontano tutti i dilemmi del protagonista e degli altri attorno a lui man mano che i dubbi sull'accaduto aumentano. Ma colpisce anche la perfetta riproduzione cromatica, con contrasto ben calibrato, intensi livelli di nero e quei giochi di ombre che mirano sempre a scandagliare la moralità umana, quasi il timbro di fabbrica di un Eastwood che non finisce di stupire per lucidità e rigore neppure alla sua veneranda età.
Un audio che esalta i pochi ma fondamentali elementi sonori

Solo in apparenza il film potrebbe dire poco sul fronte audio. In realtà, oltre alla precisione dei dialoghi e alla delicata ma intensa colonna sonora di Mark Mancina, ci sono alcuni elementi sonori che contribuiscono a far decollare la tensione e a far alimentare i dubbi e i ricordi del protagonista, nonché i diversi punti di vista degli altri comprimari. Il primo è quel tonfo secco, potente e raggelante con cui viene rivissuto più volte l'impatto del corpo con l'auto, ed è una sciabolata secca alla quale contribuisce anche il sub oltre ai diffusori. Altro elemento che spicca la forte pioggia della maledetta sera dell'incidente, avvolgente, energica e dal forte impatto, che cade sopra il destino del protagonista e su quel corpo martoriato.

E in precedenza, anche questa vissuta più volte, la confortante musica del chiassoso locale, quasi un ultimo momento di spensieratezza e svago prima che le cose precipitino. Ebbene tutto questo è ben riprodotto dal Dolby Digital 5.1 italiano, preciso, puntuale e coinvolgente, ma è ancora più efficace il Dolby Atmos inglese, che soprattutto nei citati momenti chiave avvolge ancora di più lo spettatore e lo avvinghia anche dall'alto grazie al contributo dei canali in altezza. Purtroppo, ed è una grande delusione nel contesto di un'edizione così spettacolare tecnicamente, va registrata la totale mancanza di extra.