Britannico fino al midollo, Sam Claflin ha l'aria del bravo ragazzo e la determinazione di chi ha avuto molto dalla vita, ma ha lottato per guadagnarselo. Da giovanissima promessa del calcio inglese, la cui carriera è stata stroncata da un infortunio alle caviglie, l'attore ha potuto contare su una famiglia che lo ha supportato aiutandolo a coltivare la sua passione per la recitazione. Io prima di te rappresenta, per Claflin, la prima prova attoriale davvero importante. Nel film diretto dall'esordiente Thea Sharrock, la star di Hunger Games interpreta Will Traynor, ricco banchiere bloccato su una sedia a rotelle dopo essere stato investito da una moto.
"L'aspetto del personaggio di Will Traynor che mi ha spinto ad accettare il lavoro era la necessità di recitare usando solo il collo e gli occhi" racconta Sam Claflin. "Ora mentre sto parlando uso le mani, ma sul set non potevo farlo. Interpretare questo ruolo è stata una sfida perché era diverso da tutto ciò che avevo fatto prima. Avevo una conoscenza limitata del problema, perciò per prepararmi ho frequentato ospedali, medici e persone affette da handicap. La fisicità del ruolo è nata da questi incontri".
Un ciclone di nome Emilia Clarke
"Non ho ancora deciso se sia un pregio o un difetto, ma Emilia Clarke è completamente matta. Però è adorabile. Mi ha messo in grande difficoltà nelle scene in cui dovevo esserle ostile perché quando mi sorrideva mi risultava molto difficile non sorriderle a mia volta"
Io prima di te ha permesso a Sam Claflin di lavorare con la connazionale Emilia Clarke. Da tempo i due si rincorrevano e stavolta il set li ha uniti. Di Emilia, Claflin racconta: "Non ho ancora deciso se sia un pregio o un difetto, ma è completamente matta. Non ho capito quanto sul set recitasse il ruolo di Lou Clarke e quanto fosse se stessa; è una persona stravagante, originale, combina un sacco di guai e fa un sacco di cose che non dovrebbe, ma è adorabile. Quando sorride tutto si illumina. Mi ha messo in grande difficoltà nelle scene in cui, nella prima parte del film, dovevo esserle ostile perché quando mi sorrideva mi risultava molto difficile non sorriderle a mia volta".
Dopo aver evocato Emilia Clarke, esplosa grazie al ruolo di Danaerys Targaryen ne Il trono di spade, il discorso cade inevitabilmente sulle serie TV e Sam Claflin confessa di essere molto grato al piccolo schermo non solo perché ad esso è legato il suo esordio (nella miniserie I pilastri della Terra), ma anche perché la visione delle serie rappresenta uno dei momenti in cui l'attore si gode il tempo libero sul divano insieme alla moglie Laura Haddock. Tra gli show preferiti Sam Claflin cita House of Cards e naturalmente Il trono di spade "...ma la lista sarebbe molto lunga. Non mi dispiacerebbe tornare a lavorare in TV perché la lunga durata ti insegna ad approfondire il carattere del personaggio, a farlo crescere episodio dopo episodio".
Vivere appieno
Io prima di te arriverà nelle sale italiane il 1 settembre, ma Warner Bros. ha previsto 300 anteprime estive il 17 agosto per i vacanzieri in cerca di un romance dal sottotesto drammatico. Affrontando il dramma di un tetraplegico incapace di accettare la propria condizione, il film tocca anche il delicato tema dell'eutanasia. Sam Claflin sottolinea però che il ruolo dell'attore è "approcciarsi al personaggio senza giudicare. Lo devi comprendere fino in fondo anche se non sei d'accordo con le sue scelte. Il dibattito sul tema del suicidio assistito è forte. Ciò che ho capito facendo questo film è che le persone che hanno problemi di salute vivono ognuna una situazione diversa. Io non posso dire cosa farei nella situazione di Will, ma credo che sia importante poter avere una scelta". Riflettendo sugli insegnamenti tratti dall'esperienza sul set di Io prima di te, Claflin aggiunge che "interpretare un personaggio sulla sedia a rotelle mi ha insegnato ad apprezzare la vita. So di essere fortunato perché sono circondato da persone che mi amano e mi sostengono. I miei genitori, mia moglie, mio figlio mi ricordano quanto sia speciale la mia vita".
Il mestiere dell'attore
Parte della fortuna a cui Sam Claflin fa riferimento riflettendo sulla sua condizione è dovuta al successo che sta riscuotendo nella sua professione. L'interprete, però, mette le mani avanti specificando: "Non ho scelto di fare l'attore, la recitazione ha scelto me. Quando ero piccolo giocavo a calcio, avrei voluto fare il calciatore, ma ho dovuto cambiare sogni e carriera. Mia madre, però, mi diceva che anche quando giocavo a calcio recitavo: piangevo, gridavo,quando gli avversari mi toccavano facevo un po' scena come Cristiano Ronaldo".
Claflin ammette, inoltre, di non sentirsi pienamente a suo agio nella veste di star. "Essere un attore comporta molte sfide. Ci sono momenti in cui non sai se e quando lavorerai di nuovo. Io sono una persona insicura, non sono fan della mia faccia, ma cerco di essere positivo, di credere che la situazione migliorerà. Quando ho letto i libri di Hunger Games sapevo di non somigliare per niente a Finnick Odair. Non sono alto, non sono biondo, non sono scuro di carnagione, ma ho cercato di dare il massimo. Però non mi preoccupo di come appaio e non mi piace rivedermi. Non cerco di pensare al giudizio degli altri altrimenti diventerei pazzo". Evocando Finnick Odair, Sam Claflin ammette di essere molto legato al franchise e confessa: "La scena della morte di Finnick in Hunger Games è stata una delle più difficili che abbia mai girato. Ero spaventato proprio come lui. È stato un momento molto emotivo quando ho dovuto dire addio al personaggio. Devo ammetterlo: mi sono commosso".