George Clooney, i 5 ruoli più divertenti di un sex symbol tutto da ridere

In occasione del sessantesimo compleanno, ripercorriamo la carriera di George Clooney e riscopriamo la sua verve comica e autoironica nei ruoli più divertenti, da Burn After Reading ad Ave, Cesare!

I candidati al DGA 2006
I candidati al DGA 2006

George Clooney è sinonimo di bellezza. George Clooney è sinonimo di fascino. George Clooney è sinonimo di carisma. George Clooney è un sex symbol. Dal 1994 in poi la star americana si è guadagnata questo status grazie al successo ottenuto in E.R. - Medici in prima linea. Il personaggio di Doug Ross racchiude perfettamente le caratteristiche proprie dell'immagine che l'attore ha trasmesso nel corso delle sue apparizioni pubbliche. Un eterno fascinoso Peter Pan, poco avvezzo alle regole e alla maturità. L'exploit successivo a E.R. nel mondo del cinema non ha fatto altro che consolidare la sua immagine di bellezza scapestrata e poco incline alle responsabilità.

The Midnight Sky 15
The Midnight Sky: George Clooney sul set

Tratti del proprio carattere che George Clooney non ha mai nascosto. Tuttavia il fascino maturo della star, alcuni ruoli drammatici e in film d'azione apprezzati dal pubblico e le sue prese di posizione pubbliche in campo politico hanno forse fatto perdere di vista l'animo giocherellone di George Clooney, probabilmente uno degli attori più burloni e scanzonati di Hollywood. Scapolo d'oro fino a pochi anni fa - dopo un primo matrimonio con l'attrice Talia Balsam a cavallo tra gli anni '80 e '90 - George Clooney è sposato dal 2014 con Amal Alamuddin, con la quale ha avuto due figli. Ascoltando una video intervista di poco tempo fa rilasciata a Today è semplice accorgersi dei diversi elementi preponderanti della personalità dell'attore, fra cui un inguaribile (e talvolta rozzo) umorismo, che la paternità non ha certamente scalfito:"Il mio obiettivo è insegnare ai ragazzi gli scherzi più tremendi da fare alla madre, come ad esempio mettere la Nutella nei pannolini e sulle gambe e farsi poi vedere da lei. Ogni volta Amal va nel panico e dice 'fermi, non muovetevi!' e poi loro prendono la Nutella e se la mangiano. La cosa peggiore da fare è lasciarmi con i ragazzi per un lungo periodo di tempo, perché le cose che imparano da me sono davvero orribili".

In queste poche righe si concentra tutto il lato bambinesco di George Clooney, la sua propensione allo scherzo e la sua capacità di ironizzare e alleggerire il quotidiano. Nonostante questo suo lato piuttosto marcato del carattere, George Clooney è noto soprattutto per i suoi ruoli da belloccio impenitente ma ripercorrendo la sua carriera in occasione del suo 60° compleanno è possibile notare che pochi registi si sono accorti di questa sua caratteristica e l'hanno sfruttata appieno per arricchire la propria poetica. In occasione di un traguardo importante per l'attore abbiamo isolato dalla sua filmografia 5 ruoli più divertenti di George Clooney, quelli che colpiscono per ironia, ruoli che risultano strumento efficace d'ilarità, valorizzando l'opera in questione e soprattutto la verve di George Clooney. Dotato di brio e una vitalità considerevole, George Clooney ha dimostrato in alcuni film una predisposizione alla comicità che potrebbe essere sfruttata maggiormente e che invece pare apprezzata specialmente da una coppia di registi del Minnesota...
Ecco cinque film. Cinque personaggi ironici, bizzarri e giocherelloni a cui George Clooney ha saputo conferire la propria ironia.

1. Everett McGill in Fratello, dove sei?

George Clooney in una scena di Fratello, dove sei?
George Clooney in una scena di Fratello, dove sei?

Nuovo millennio appena iniziato. George Clooney incontra sulla sua strada per la prima volta Joel e Ethan Coen. Autori che hanno attinto dal grottesco per costruire il proprio riconoscibilissimo immaginario, caratterizzato da personaggi inetti, bizzarri e ben poco acuti, i fratelli Coen sono i registi che più hanno dato sfogo alle qualità autoironiche di George Clooney e, sin da Fratello, dove sei?, si percepisce il sentore di un legame che proseguirà negli anni successivi. Nell'America degli anni '30 Clooney interpreta Everett Ulysses McGill, un galeotto evaso insieme ad altri compari che inizia un viaggio alla ricerca di un tesoro che si rivelerà una vera e propria Odissea, come suggerisce anche il nome del personaggio. Poco smaliziato, sporco e maldestro, McGill è solo un efficace rozzo - letteralmente, vista la quantità di parolacce presenti nel film - accenno della goffa ridicolaggine che i Coen sapranno tirar fuori dal cilindro di doti interpretative dell'attore.

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2. Jerzy in Welcome to Collinwood

Welcome Collinwood
Una scena di Welcome to Collinwood

Come in Ocean's Eleven i protagonisti sono un gruppo di ladri. Come per Ocean's Eleven si tratta di un remake di un film più vecchio - e decisamente più riuscito. Welcome To Collinwood è il tentativo di altri due fratelli registi, Anthony e Joe Russo, di realizzare un rifacimento del capolavoro di Mario Monicelli, I soliti ignoti. Nel nutrito cast del film si prende il suo spazio anche George Clooney. A differenza di Danny Ocean, Jerzy è uno scassinatore ridicolo che sceglie come modus operandi fallimentare quello di usare una sega circolare per perforare un lato della cassaforte nel giro di circa tre ore. Inutile sottolineare quanto Clooney si trovi a proprio agio anche in queste vesti prive di grande astuzia.

3. Matt Stevens in Il ritorno dei pomodori assassini

Pomodori Assassini
Una scena de Il ritorno dei pomodori assassini

Chissà se George Clooney si è pentito di questo film come per Batman & Robin di Joel Schumacher, per il quale si è ripetutamente scusato nel corso degli anni con i fan del Cavaliere Oscuro di Gotham City. Alla fine degli anni '80 un 27enne George Clooney, folta chioma e fare gigione, è protagonista del sequel di un B-Movie demenziale. E nonostante Matt Stevens sia uno dei personaggi 'meno stupidi' di Il ritorno dei pomodori assassini, l'assurdità della trama e i personaggi caratterizzati in maniera non proprio raffinata, prestano il fianco alla bravura di George Clooney nel lasciarsi andare a una performance a briglia sciolte, completamente votata al suo lato scapestrato e goliardico.

4. Harry Pfarrar in Burn After Reading

George Clooney e Frances McDormand in una scena del film Burn After Reading
George Clooney e Frances McDormand in una scena del film Burn After Reading

Uno dei personaggi più spassosi costruiti ad hoc per George Clooney da parte dei fratelli Coen. Nella trama di questa grottesca comedy i protagonisti sono una coppia (Brad Pitt e Frances McDormand) di personal trainer che entrano in possesso del memoir di un ex agente della CIA (John Malkovich) e cercano in tutti i modi di ricattarlo. All'interno di questo nuovo affascinante ed esilarante circo dei Coen, Harry Pfarrar è una pedina impazzita; un donnaiolo decisamente poco sveglio che rimane sempre un passo indietro alla trama, come se non riuscisse a tenere il passo del film. George Clooney è perfetto nel calarsi in un personaggio totalmente fuori posto che non trova pace e finisce per fuggire in Venezuela, convinto di essere vittima di un complotto orchestrato da Linda (McDormand).

5. Baird Whitlock in Ave, Cesare!

Ave, Cesare!: George Clooney in una scena del film
Ave, Cesare!: George Clooney in una scena del film

Probabilmente l'evoluzione definitiva del ricorrente personaggio ironico interpretato da George Clooney. Ancora una volta sono i fratelli Coen a ritagliare alla star un ruolo perfetto per le sue doti istrioniche. Baird Whitlock è un riassunto efficace di tutti gli elementi caratteristici di George Clooney star e maschera burlona. Whitlock è un divo del cinema hollywoodiano anni '50 che viene rapito nel corso delle riprese del peplum Ave, Cesare!, narcisista e impacciato, sornione e bizzarro, nonché goffo e insicuro. La performance in Ave, Cesare! è la summa definitiva di un George Clooney in grado di trascendere la semplice definizione mediatica di sex symbol e mostrare doti comiche innate, se affidate nelle mani di chi sa valorizzarle. Chissà che il futuro non possa riservare una svolta inaspettata nella carriera di uno dei maggiori divi hollywoodiani degli ultimi trent'anni.

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