Gianluca Fru e Fabio Balsamo non sono i protagonisti di Generazione 56k, ma ne sono l'anima così come lo sono dei The Jackal, il gruppo napoletano che ha conquistato il web e dimostra di poter avere lo stesso impatto anche in altri ambiti. Interpreti di Luca e Sandro, amici e colleghi del protagonista della serie Netflix, Daniel, i due attori confermano la loro abilità mettendo in scena tempi comici invidiabili e l'indiscutibile simpatia che li ha resi così amati in tutta Italia (e oltre). Nella chiacchierata con i due membri consolidati del gruppo non ci siamo voluti soffermare solo sui temi della serie, ma abbiamo voluto approfondire l'approccio dei The Jackal a questa nuova avventura seriale e un aspetto a cui chi scrive tiene molto: la loro napoletanità.
La video intervista a Gianluca Fru e Fabio Balsamo
Da Napoli e per Napoli
"Cerchiamo sempre di raccontare le nostre vite, le nostre persone, i nostri drammi e le nostre difficoltà" ha detto Fru, "facciamo di questo il nostro marchio di fabbrica. Quello che facciamo è rapportare la nostra napoletanità in contesti nazionali e internazionali." Lo stesso accade in Generazione 56K, in cui vediamo protagonisti napoletani che lavorano a qualcosa di moderno come delle app per smartphone. "In fase autoriale" ha aggiunto Fabio Balsamo, "immaginiamo scenari molto diversi, spaziamo per luoghi, tempi e strutture diverse. Nella realizzazione si sfruttano gli scenari che abbiamo a disposizione, ma la sperimentazione non è tanto diversificare l'oggetto di rappresentazione, quanto fornire mille punti di vista diversi su quello stesso oggetto. Cerchiamo di raccontare anche Napoli, che è la nostra patria e genera i nostri contenuti interni, ma da mille punti di vista diversi allontanandosi da quegli stereotipi soliti sulla città."
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L'approccio dei The Jackal
Uno degli elementi che emerge guardando Generazione 56k è la capacità dei The Jackal di adattarsi al mezzo espressivo usato. Ma in quali si trovano più a loro agio Fru e Fabio? "Avendo tutti noi percorsi e caratteri diversi" ha spiegato Gianluca Fru, "ognuno ha la sua declinazione maggiore. Io mi sentirò sempre a casa con i video su web" l'ambito che gli dà maggior gioia nel lavoro quotidiano. Fabio Balsamo prova le stesse sensazioni con il teatro: "sento che il palcoscenico è l'ambiente in cui posso dare il massimo del potenziale."
Questa diversificazione è però affrontata con rispetto per ogni nuova avventura. "Crediamo molto in una dignità orizzontale dei mezzi di comunicazione" ha detto ancora Fabio, "nel senso che non differenziamo per qualità, la differenza è nel tipo di ricerca e di lavoro che vengono compiuti. Proviamo ad approcciare ogni piattaforma con lo stesso impegno e con la stessa metodica. Quello della serie è un campo nuovo anche per noi, che abbiamo approcciato con grande umiltà e cercando di ricominciare da capo. La forza resta il gruppo, che è così diversificato e con diverse competenze che diventano un arricchimento quando ci avviciniamo a un campo nuovo."