Il trono di spade - commento agli episodi 2x04, 2x05

Giunge a metà il cammino della seconda stagione de Il trono di spade, con due episodi che non rinunciano a scene molto cruente, ma portano avanti la narrazione con sicurezza.

Con la coppia di episodi Garden of Bones e The Ghost Of Harrenhal, la seconda stagione de Il trono di spade giunge alla metà del cammino della sua seconda stagione, praticamente un incipit, se pensiamo a quanto dei romanzi di George R.R. Martin copre la porzione di storia vista fin qui. E per una serie che ha questa impostazione, ed uno sviluppo orizzontale di tale portata, non è mai facile giudicare i singoli episodi, come considerare un capitolo di un libro; nel caso specifico si tratta addirittura di porzioni di un insieme che a sua volta va a comporre un quadro più ampio e tuttora incompleto. Insomma, un'impresa non semplice per chi ne scrive e per chi lo scrive. Inevitabili le distanze che in più di un'occasione vengono prese rispetto al materiale originale, che presumibilmente non faranno che aumentare via via che ci si addentrerà nel complesso mondo dettagliato da Martin e nelle storie che vi sono ambientate.
Nonostante tali difficoltà, ci sentiamo di assegnare lo scettro di migliore della stagione al quarto episodio Garden of Bones. E non solo per lo sconvolgente sequenza finale del parto di Melisandre, che lascia letteralmente a bocca aperta, ma per il passo diverso rispetto ai suoi predecessori, per l'equilibrio e per la maturità di alcune scelte.

Si tratta di due episodi in cui gli eventi iniziano a prendere forma dopo le prime fasi introduttive ed anche i personaggi che avevano avuto minor spazio cominciano ad acquistare maggior peso nell'economia della stagione. Un nome su tutti: Daenerys, finalmente al termine del suo percorso nel deserto e alle porte della città commerciale di Qarth, che fa il suo ingresso tra le location della serie e nella bellissima animazione della sigla di testa. Alle porte perché è lì, fuori le mura, che la Kaleesi viene ricevuta insieme al suo popolo e solo successivamente accolta in città. Con che intenzione? Chi ha letto i romanzi avrà certamente idee al riguardo, ma chi è a digiuno di questo mondo può solo sospettare secondi fini da parte dei mercanti, evidentemente interessati ai draghi. Draghi che continuano a crescere e che non vediamo l'ora di poter apprezzare in forme, se non adulte, almeno autosufficienti. Anche perchè Daenerys ne avrà bisogno per reclamare quel trono che ritiene essere suo: al momento è alla ricerca di una nave per attraversare lo stretto e raggiungere ulteriori alleati, ma dall'altra parte troverà forze ben equipaggiate ad affrontarla. In particolare è Stannis che sembra avere la superiorità al momento, dopo l'assassinio di Renly Baratheon ad opera di una misteriosa ombra.
Entrambi gli episodi hanno i loro momenti degni di nota: Garden of Bones usa momenti di creativa tortura per rendere con pennellate veloci la crudeltà di alcuni personaggi, in particolare il giovane Re Joffrey, che manifesta la sua ferocia nei confronti del regalo mandatogli da Tyrion. E' lo stesso Tyron a salvare Sansa da un trattamento non dissimile, in una sequenza che dimostra una forza inaspettata nella giovane figlia di Ned Stark. Una violenza a cui nell'episodio fa da contraltare la presentazione del personaggio della curatrice Talisa ed il suo dialogo con Robb sul campo di battaglia.
Non è l'unico nuovo personaggio che vediamo in azione. In The Ghost of Harrenhal hanno spazio sia Brienne che Jaqen H'ghar, la prima in fuga con Catelyn, alla quale offre i suoi sevigi; il secondo a tu per tu con Arya, in una sequenza che ancora una volta dimostra la bravura della giovanissima Maisie Williams. Come ricompensa per aver salvato la sua ed altre vite, l'uomo si offre di uccidere tre uomini per lei.

E' con la morte del primo dei bersagli di Arya, l'uomo che aveva visto esercitare le torture con sadica crudeltà, che si chiude il quinto episodio, segnando la prima metà di una stagione dal passo più rapido della precedente, inevitabilmente più introduttiva. La guerra per il dominio e per aggiudicarsi il trono appare sempre più vicina, ma, data l'impostazione della serie nel suo complesso, si preannuncia anche particolarmente cruenta.

Movieplayer.it

4.0/5