Fringe - Stagione 1, episodio 9: The Dreamscape

Fringe torna a Nina Sharp ed alla Massive Dynamics e riprende il discorso della cospirazione in un episodio che vede Olivia affrontare nuovamente la memoria dell'agente Scott.

Le prime sequenze di The Dreamscape (in italiano Fuga nel sogno), nono episodio di Fringe, ci mostrano un certo Mark Young arrivare agitato ed in ritardo ad una importante riunione. Alcuni uomini sono già riuniti ed attendono con pazienza ormai quasi esaurita la sua presentazione in una sala elegante ed asettica. Al suo arrivo, Young si affretta a cominciare il suo discorso illustrando la slide già proiettata sullo schermo, ottenendo alla fine un risultato positivo sui suoi interlocutori che lasciano la sala riunioni soddisfatti della sua presentazione.
Rimasto solo, Young si sta preparando per andare via quando nota una bellissima e colorata farfalla volare per la stanza. Porge il dito, permettendole di posarvici sopra e, con stupore, viene ferito dalle sua ali affilate.
Lo stupore diventa panico quando l'insetto attacca ancora, graffiandolo al viso, ed altre farfalle iniziano a ruotargli intorno attaccandolo, fino a quando sono talmente tante da spingerlo fuori dalla finestra, facendolo precipitare. Quando l'uomo si schianta al suolo, l'inquadratura si allarga mostrandoci l'insegna della Massive Dynamics, a cui l'edificio appartiene.
Nel frattempo Olivia si sta preparando ad una serata mondana e per la prima volta la vediamo vestita e truccata per uscire e parla a telefono con una certa Beth mentre finisce di prepararsi. Una telefonata in attesa la costringe a mettere Beth in attesa ed all'altro capo le risponde Broyler, che le chiede di prendere gli altri della squadra e dirigersi all'aeroporto, dove un aereo sta aspettando. Olivia ci appare decisa e gli dice che non se ne fa nulla per questa volta e che per almeno un paio di giorni non è disponibile, ma la decisione dell'agente all'altro capo la fa tornare sui suoi passi: tutta la sua sicurezza scema e la rassegnazione affiora nei suoi occhi mentre inizia a struccarsi e chiede quale sia la destinazione.

Siamo a New York, sul luogo dell'incidente a Mark Young ed i primi segni di qualcosa di anomalo sul corpo non sfuggono a Walter e Peter Bishop: le lacerazioni sul corpo dell'uomo sembrerebbero congruenti con i tagli dovuti al vetro infranto, ma i vestiti non presentano le stesse lacerazioni in corrispondenza, come se le ferite fossero partite dall'interno. La prima impressione non è del tutto sbagliata, perchè successive indagini da parte di Walter, questa volta nel suo laboratorio, dimostrano che si tratta proprio di questo: il sangue dell'uomo presenta forti dosi di un allucinogeno che gli ha provocato delle visioni talmente intense da costringere l'organismo dell'uomo a concretizzarle nelle ferite che vedono.
Le indagini non possono che partire dall'evidenza di un possibile suicidio ed Olivia si rivolge a Nina Sharp per ottenere informazioni su Young; la Dunham è chiara su un punto: si aspetta dalla Sharp e dalla Massive Dynamics vera cooperazione su questo caso e non una finta disponibilità. Ma il vero aiuto ad Olivia arriva da un'altra fonte.
Già sulla scena del crimine la Dunham aveva avuto per un attimo l'impressione di scorgere l'agente Scott tra la folla, ma non è una semplice sensazione quella che arriva tardi quella sera, sotto forma di una e-mail che ha come mittente proprio John Scott. Il contenuto dell'e-mail è sintetico quanto efficace: un indirizzo, al quale Olivia non può non recarsi subito, ma al quale trova, con disappunto, solo un magazzino con delle scatole piene di rospi.
Il suo disappunto la porta ad uno sfogo con Charlie, il suo collega, a cui Olivia spiega di essere preoccupata della sua condizione, che sta sfociando in una apparente insanità mentale e pensa di aver bisogno di un periodo di pausa. Proprio mentre esterna le sue preoccupazioni al collega, però, la Dunham riceve una telefonata da Astrid che le chiede di andare al laboratorio perchè il dottor Bishop pensa di aver capito la causa del suicidio di Young e la causa sono proprio i rospi trovati da lei.
I rospi sono di una specie che produce una tossina capace di causare gli effetti riscontrati sull'uomo, un allocinogeno capace di provocare una reazione talmente intensa da permettere al cervello di riprodurre sull'organismo gli effetti della visione, dando un significato reale al concetto di supremazia della mente sul corpo.
I quantitativi di tossina necessaria per ottenere questo scopo, però, sono tali da non poter pensare che la somministrazione possa essere stata casuale, quindi si tratta di un omicidio.

A questo punto Olivia non può non interrogarsi sul messaggio ricevuto dal deceduto agente Scott e ne parla con Walter che conferma la sua tesi: frammenti della coscienza dell'uomo sono rimasti dentro di lei quando sono stati insieme nella vasca nel primo episodio e le visioni ed i messaggi sono un suo modo per accedere a quelle informazioni. Olivia non ha scelta: vuole tornare nella vasca e cercare di accedere ai ricordi di Scott, non importa quanto sia pericoloso farlo.
L'esperimento viene organizzato e con la guida del dottor Bishop Olivia riesce a rievocare due ricordi dell'agente Scott, uno dei quali molto romantico (il loro primo appuntamento) ed uno molto utile per procedere nelle indagini: nel secondo ricordo, infatti, l'agente Scott è proprio in compagnia di Young e di altri due uomini e l'incontro sembra dedicato ad uno scambio sul mercato nero. Quando Young, nel ricordo, si allontana con uno degli uomini, John Scott accoltella l'altro rimasto solo con lui.
Dei quattro presenti, quindi, solo uno è ancora in vita ed Olivia riesce a descriverlo abbastanza da poter fare un identikit dell'uomo, ma quello che le permette di arrivare a lui è una traccia trovata nel corso delle indagini nell'appartamento di Mark Young, la parola Monarch scritta sulla sua agenda.
Monarch, capisce Olivia, non è altro che un numero di telefono che una volta composto la mette in contatto proprio con l'uomo della visione, che lei riesce a riconoscere dalla voce. L'uomo chiude la comunicazione quasi subito, ma resta in linea abbastanza perchè possano rintracciare la sua posizione, così l'inseguimento ha inizio e porta all'arresto dell'uomo, che nel corso della fuga viene investito da un'auto.

Morales, questo il nome del sospetto, viene messo in custodia in ospedale e propone ad Olivia di rivelare tutto quello che sa sulla Massive Dynamics in cambio di una nuova identità e di immunità. La multinazionale diretta dalla Sharp, secondo l'uomo, è dietro tutti i casi a cui Olivia ha indagato e l'uomo le cita il volo 627, ZDF e lo schema; secondo Morales, William Bell, il fondatore della Massive Dynamics è il diavolo e per testimoniare al riguardo vuole protezione contro di loro.
Purtroppo la testimonianza dell'uomo non sarà utilizzabile, perchè mentre Olivia si reca a parlare con la Sharp per mettere in chiaro la situazione, Morales riceve la visita immaginaria dell'agente Scott che gli taglia la gola. Un'infermiera, giunta sul posto mentre l'omicidio si verifica, vede la ferita aprirsi da sola sul collo dell'uomo ed è quindi la stessa droga che ha ucciso Young a causare anche la morte del potenziale testimone, come viene confermato da Broyles ad Olivia poco dopo.

Olivia ha bisogno di ulteriori risposte e sa che sono dentro di sè sotto forma dei ricordi di Scott, così chiede a Walter di ripetere l'esperimento. Walter si rifiuta, perchè per lei sarebbe troppo pericoloso, ma le promette che troverà un procedimento diverso e meno rischioso per accedere a quelle informazioni. C'è anche un altro aspetto che tormenta Olivia, è convinta che nel corso del ricordo riguardo la loro cena al ristorante John l'abbia vista, ma Walter le assicura che questo non è possibile e che non ci può essere interazione con lui nel corso di queste visioni. Olivia però è sicura e la conferma alla sua idea arriva quella notte, sotto forma di un'altra e-mail il cui testo non lascia spazio al dubbio: "ti ho vista al ristorante".

In The Dreamscape, però, c'è spazio anche per Peter. Il ragazzo riceve la telefonata di una vecchia conoscenza e si incontra con lei. E' chiaro che tra i due ci sia stato qualcosa in passato e che il legame è ancora forte, e la donna è preoccupata che qualcuno possa trovare Peter, così come lei è riuscita a ritrovarlo. Ma mentre i due parlano Peter nota un livido sul polso della donna e capisce subito chi sia il responsabile, un certo Michael. Non passa molto tempo e Peter si reca proprio dall'uomo per dargli un avvertimento e non certo con le buone.
Un intervento di cui lo stesso Michael mette al corrente un altro uomo nel finale di episodio e siamo sicuri che questa sottostoria sarà sviluppata prossimamente, rivelandoci qualcosa di più del passato di Peter Bishop.

Movieplayer.it

3.0/5