FolleMente e Inside Out sono molto diversi. Nonostante tutto

Al di là di quello che si è detto e di quello che appare, il film di Paolo Genovese non nasce ispirandosi al titolo Pixar, dal quale differisce per molti motivi, pur condividendone l'interesse nel creare un viaggio all'interno delle nostre menti.

Il cast di FolleMente.

FolleMente è ufficialmente il miglior esordio della carriera di Paolo Genovese con ben 4 milioni di euro incassati dopo il primo weekend di programmazione e il primo posto incontrastato nel box office italiano (in un periodo in cui lo vede dividersi i cartelloni con un film Marvel tra l'altro), numeri che superano persino quelli di Perfetti Sconosciuti, il suo film giustamente più celebrato e famoso.

Follemente Paolo Genovese Edoardo Leo Set
Paolo Genovese e Edoardo Leo sul set di FolleMente.

Uno straordinario risultato, merito della bontà di un film che non solo ha incuriosito, ma anche convinto gli spettatori che sono andati in sala (questi numeri sono frutto anche dell'ingiustamente spesso vituperato passaparola), e di un marketing che ha avvicinato il titolo diretto dal regista romano con Inside Out, mattatore storico del botteghino mondiale. Basti pensare che il suo secondo capitolo è anche il vicecampione di incassi di sempre nel cinema di animazione (superato solo di recente a vantaggio del titolo cinese Ne Zha 2).

Le cose però non stanno propriamente così, sono infatti diverse le differenze tra la pellicola Pixar e quella di Genovese, che, al contrario di come si è ipotizzato, deve la sua origine a ben altre fonti, sicuramente più vicine al suo genere. Se un film si occupa della crescita, l'altro ci dice tutt'altre cose, soprattutto sull'immortale incontro / scontro tra mondo femminile e mondo maschile in una maniera più articolata, complessa e stimolante rispetto al passato.

La vera origine di FolleMente

Follemente Immagine
Le personalità di Lara.

Una delle cose più interessanti della filmografia di Paolo Genovese è la sua capacità di lavorare con tanti generi diversi riuscendo a creare dei titoli polifonici. I suoi film sembrano delle melodie suonate da orchestre (se ci fate caso anche le pellicole meno corali sono scritte per avere più voci possibili). Questa è un'arma a doppio taglio, perché se da una parte complica la concezione di titoli, dall'altra offrono una sfida stimolante allo spettatore, oltre a fornire un tocco più che personale alla produzione del regista romano. Un tocco che difficilmente si può imparare ex novo, bisogna avere quanto meno una predisposizione.

Questo ci permette di andare alle origini di FolleMente e di sfatare l'idea che la fonte d'ispirazione (quanto meno primaria) sia stata Inside Out. La pellicola incentrata sul primo appuntamento tra Piero e Lara deve infatti la sua matrice originaria ad uno spot pubblicitario del 1999 firmato da Paolo Genovese stesso per il canone Rai.

Follemente Foto Del Film
Le personalità di Piero.

La trovata alla base della pubblicità era quella di indicare, tramite un nuotatore pagante evidentemente affetto da una forma consapevole di Disturbo Dissociativo dell'Identità, come dentro ognuno di noi ci siamo un caos di personalità. La questione non è che siamo tutti diversi, ma che siamo tutti una summa di altrettante diversità, difficilmente conciliabili. Siamo frutto del caos insomma e in quel caso all'offerta Rai si attribuiva la capacità di soddisfare tutte le nostre parti. Auguri.

Due viaggi diversi nello stesso luogo

Inside Out 2 Una Foto Del Film Animato
Le emozioni di Riley, protagonista della saga di Inside Out.

Chiarito ciò, si può passare ad analizzare le differenze sostanziali che ci sono tra le due idee, per quanto la concezione sia sicuramente avvicinabile. FolleMente infatti non si occupa di mostrare la nascita e la crescita di una persona tramite la maturazione delle sue emozioni, così come non si occupa del rapporto con l'inconscio o con la costruzione del Sé come il titolo Pixar. Esso si concentra invece dello svisceramento di tutti quei luoghi comuni, idiosincrasie e incomprensioni che regolano il rapporto tra maschile e femminile. Che è poi ciò "che muove il sole e l'altre stelle", definendo la costruzione di tutti noi in quanto individui. In quest'ottica sono due titoli che non hanno praticamente nulla in comune.

La trovata della pellicola di Paolo Genovese è una di quelle tipiche della commedia italiana. Il film si crea intorno al primo appuntamento, assecondandone i tempi morti, i ripensamenti, la goffaggine e le improvvisazioni al punto che intorno ad esso costruisce il variopinto dietro le quinte in cui vediamo le varie personalità dei due protagonisti, che con il loro continuo imbeccarsi, correggersi e comprendersi mettono in bella vita la nostra complessità. La validità del film si gioca proprio in questa relazione bilaterale tra i due livelli, che si influenzano reciprocamente nel creare uno spiraglio per lo spettatore per immedesimarsi e riflettere. Altra cosa che lo allontana da Inside Out, notevolmente più sbilanciato dalla parte interna.

In mezzo a tutte queste diversità, c'è per qualcosa che evidentemente li accomuna, al di là delle emozioni o delle personalità parlanti. Potremmo dire che quello che condividono Inside Out e FolleMente è l'impalcatura immaginifica che permette di far entrare lo spettatore all'interno della mente dei personaggi protagonisti, tra l'altro con uno scopo simile (anche se da una parte più radicale che dall'altra), ovvero l'esplorazione interna. Le intenzioni e le conseguenze a cui arrivano rimangono però incredibilmente diverse.