Venezia 80? Grandi titoli, italiani e internazionali. Da Ferrari di Michael Mann fino a Maestro di Bradley Cooper, passando poi per Priscilla di Sofia Coppola, Comandate di Edoardo De Angelis o Adagio di Stefano Sollima. Insomma, ce n'è per tutti i gusti (qui trovate i 15 film da non perdere di Venezia 2023). Un Concorso come non si vedeva da anni, che mette al centro film di grande qualità. Come ogni anno, il Lido, è quindi meta di appassionati, giornalisti, cinefili e addetti ai lavori, pronti per dire la loro sui film più attesi. Un numero di accreditati sempre maggiore, a testimonianza di quanto, oggi, ci sia un'accurata ricerca del grande schermo. Figuriamoci in un contesto fondamentale come quello della Mostra.
Ma, se quest'anno non potrete esserci, o più semplicemente volete vivere il Lido dalla dimensione (ben più comoda!) del vostro divano, nessun problema: c'è lo streaming a portata di telecomando. Su Infinity+ trovate Una Finestra sul Lido, collection digital dedicata che vi farà vivere la Mostra del Cinema di Venezia attraverso una vasta e accurata selezione di film presentati nelle scorse edizioni. Ne abbiamo scelti cinque: da The Hole di Joe Dante fino a Vesna va veloce di Carlo Mazzacurati.
1. Carnage di Roman Polansky
Un grande cast per uno dei migliori film di Roman Polansky. Presentato a Venezia 2011, Carnage colpì immediatamente il pubblico, e la critica. Verboso, e chiuso in una stanza, il film metteva in scena i cortocircuiti della borghesia newyorkese mettendo l'una contro l'altra due coppie di genitori, incontratesi per risolvere l'alterco - con bastonata - dei figli. Gli schieramenti? Jodie Foster e John C. Reilly contro Kate Winslet e Christoph Waltz. Sceneggiatura di ferro e musiche di Alexandre Desplat. Innumerevoli tentativi, mal riusciti, di copiarlo.
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2. Il papà di Giovanni di Pupi Avati
Venezia 2008. Silvio Orlando con la Coppa Volpi per il ruolo di Michele Casali, professore di Bologna, profondamente (troppo?) legato alla figlia. Tra i film meno citati di Pupi Avati c'è Il papà di Giovanna, dramma strutturato di ottima fattura (e di ottimo botteghino) che spiccava tra il grande cinema internazionale presentato in quell'edizione (c'erano The Wrestler e The Hurt Locker). Oltre Orlando, nel cast spiccano Francesca Neri, Alba Rohrwacher - nel ruolo di Giovanna, che le farà vincere il David di Donatello - e per intuizione di Avati (maestro nel casting) anche Ezio Greggio, in un ruolo complicato e drammatico.
3. Somewhere di Sofia Coppola
Una soundtrack pazzesca per la digressione sul successo firmato da Sofia Coppola. Nell'anno di Priscilla, non potevamo non citare Somewhere tra i film in streaming da vedere su Infinity+. Ispirato da Fellini e Bogdanovich, e tecnicamente superbo, il film racconta di Johnny, una star dissoluta che troverà contatto con la realtà quando dovrà occuparsi di sua figlia. Protagonisti Stephen Dorff ed Elle Fanning. La pellicola ha vinto il Leone d'Oro a Venezia 2010, quando in giuria c'era Quentin Tarantino. La colonna sonora? Dai Foo Fighters ai Kiss.
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4. Vesna va veloce di Carlo Mazzacurati
Cinema italiano d'altri tempi quello di Carlo Mazzacurati in Vesna va veloce. Era il lontano 1996 quando il film venne presentato a Venezia. La storia? Quella di una ragazza ceca arriva in Italia con un pullman. Senza un soldo, si da alla prostituzione. Conoscerà Antonio, un uomo che si prenderà cura di lei. Ma potrebbe non bastare. Finale tragico e scenografie di Leonardo Scarpa per un piccolo film strapieno di incredibili apparizioni: troviamo un giovane Antonio Albanese, e poi Silvio Orlando, Ivano Marescotti, Antonio Catania. Addirittura Stefano Accorsi, in uno dei primissimi ruoli (qui una comparsa). Nel ruolo della protagonista, la meteora Terza Zajickova. Che fine avrà fatto?
5. The Hole di Joe Dante
Infine, abbiamo scelto The Hole di Joe Dante perché Venezia, da sempre, è attenta alle nuove tecnologie. E il film horror, presentato nel 2009, fu uno dei primi ad essere proiettato in 3D. Al centro del film, tra quelli meno ricordati del regista, una casa fuori dal centro, un sottoscala e un misterioso portale. Ventate nostalgiche per un horror che si tinge di coming-of-age, capace di inquietare e divertire la platea della Sala Grande, con gli occhi coperti da quelli che, all'epoca, sembravano il viatico verso un nuovo modo di fruire il cinema. A modo suo, The Hole ha fatto la storia della Mostra di Venezia.