La seconda giornata del Future Film Festival 2008 parla giapponese. In concorso, infatti, sono passate due pellicole, estremamente diverse l'una dall'altra, provenienti dal Sol Levante, due prodotti tipici dell'industria audiovisiva nipponica. La prima è Byousoku 5 centimeters, un anime in tre episodi dal sapore di shojo, che con tratto morbido e colori tenui racconta lo scorrere delle stagioni nella vita di un ragazzo che conosce in tenera età l'inverno di un amore non consumato, sfiorato in una notte di neve e sussulti, e l'estate di un nuovo sentimento che non riesce comunque a far dimenticare quanto non si è potuto vivere. Makoto Shinkai, al suo primo lavoro scevro di elementi fantasy, circonda i suoi personaggi di petali di fiori di ciliegio che cadono alla velocità di 5 centimetri al secondo (questo il significato del titolo) e traccia con grande romanticismo, tra sussurri, palpiti e lettere d'amore, le distanze che separano i giovani innamorati in quel Giappone che non sa dar voce ai suoi sentimenti più profondi. Grande tenerezza, qualche sospiro svenevole, e un senso di agrodolce incompiutezza che rende ancor più malinconico questo lirico affresco del paese asiatico.
Il secondo film della giornata in concorso abbandona l'animazione per virare sul live action degli effetti speciali. Gamera - The brave è un blockbuster che ha come protagonista un eroe simbolo del cinema asiatico dei mostri, la coraggiosa tartaruga Gamera, sempre pronta a salvare il Giappone dagli attacchi di gigantesche lucertolone decise a distruggere ogni città. Dodicesimo capitolo di una serie inaugurata nel 1965, il film diretto da Ryuta Tasaki offre un intrattenimento senza troppe pretese, un giocattolone auto-ironico con accenni furbissimi di un sentimentalismo che inneggia al valore della famiglia e all'innocenza e alla determinazione dei bambini che, attraverso la difesa dei propri sogni, possono contribuire alla salvezza di un intero paese. Il film strappa più di una risata e agli spettatori più sensibili offrirà anche grandi emozioni con un'appassionante maratona tra bambini per salvare l'eroe Gamera in pericolo di vita.
Tra i film fuori concorso piuttosto atteso era The Pixar story, documentario sul percorso di successo di una società entrata nella storia dell'animazione, che ha contribuito in maniera determinante all'evoluzione del cinema spettacolare. La pellicola, diretta da Leslie Iwerks, si abbandona ad un tono marcatamente celebrativo verso John Lasseter e soci, le menti geniali dietro capolavori come Toy story e Alla ricerca di Nemo. The Pixar story, attraverso le voci dei protagonisti del miracolo Pixar, ricorda le difficoltà economiche incontrate dall'azienda della Bay Area nel corso degli anni, sottolinea continuamente la determinazione degli stessi nel tutelare la propria libertà creativa e mette in luce l'esaltazione del gruppo quale elemento fondamentale dietro questo successo perché, come dichiarato nel film stesso, ciò che i geni della Pixar hanno capito nel tempo è che ciò che conta veramente per realizzare un buon film non è l'idea, ma le persone.
Da Taiwan arriva invece Mazu, film d'animazione a basso budget che scava nella tradizione, recuperando le sue leggende, per raccontare la storia di una ragazza-faro che attraverso la propria luce illumina la comunità del villaggio dove vive e riporta a casa i pescatori in difficoltà. Film che parla un linguaggio di simboli e demoni, si nutre di spiritualità e piega il disegno, talvolta senza troppa cura, ad una storia dalle rispettabili intenzioni, ma dal risultato in verità un po' barboso. Altro film fuori concorso presentato nella seconda giornata di festival è stato Nocturna, delicata fiaba dark sulla necessità di affrontare le proprie paure per scoprire nuovi orizzonti e vivere in serenità. Nel film, diretto dagli spagnoli Victor Maldonado e Adrian Garcia, un bambino col terrore del buio vede sparire le stelle che illuminano il cielo sopra la sua testa e nel corso di una notte magica si ritroverà in un mondo popolato da bizzarre creature per salvare il mondo dall'oscurità. Gradevole storia della buonanotte con la quale rassicurare i bimbi a letto.