F1 arriva su Apple TV e abbiamo chiesto a Joseph Kosinski come settare la Tv per la resa migliore

F1 approda in streaming su Apple TV in tempo per le feste e il regista ha qualche consiglio da darci per il settaggio delle nostre televisioni.

Joseph Kosinski in un frame della nostra intervista per F1

F1 pareva avere tutto quello che serve, oggigiorno, per trasformarsi in un insuccesso in un periodo in cui neanche Leonardo DiCaprio riesce ad assicurare incassi rispettabili ai film cui prende parte. Sì, d'accordo, il marchio della Formula 1 lo conoscono anche i sassi, Brad Pitt è una star amatissima, ma il blockbuster diretto da Joseph Kosinski e prodotto dal leggendario Jerry Bruckheimer per Apple TV non si basava su una storia che esisteva già sotto forma di altro medium.

Brad Pitt F1
Brad Pitt sul set di F1

Nessun fumetto, nessun videogame, nessuna saga letteraria young adult. E data la scelta del colosso di Cupertino portare la pellicola in sala collaborando, a livello theatrical, con Warner Bros c'era comunque molta, moltissima curiosità intorno a questo progetto che riuniva, con l'aggiunta dello sceneggiatore Ehren Kruger, il team responsabile del trionfale Top Gun: Maverick.

Con un budget stimato fra i 200 e i 300 milioni, dollaro più dollaro meno, un'imponente campagna marketing che, per la prima volta, ha visto anche l'arrivo sui dispositivi Apple di un trailer aptico, era necessaria una risposta importante da parte del pubblico.

Che c'è stata, considerati gli oltre 630 milioni di dollari incassati. È diventato il primo, vero successo al botteghino per un film Apple nonché il film col box-office più sostanzioso mai avuto da Brad Pitt. Dopo una finestra di ben sei mesi che ha previsto la distribuzione in sala e quella in home video fisico e digital, F1 approda finalmente su Apple TV. Ed è stato proprio a margine di questa occasione che abbiamo potuto intervistare il regista Joseph Josinski.

Joseph Kosinski ci spiega come vedere al meglio F1 in streaming su Apple Tv

Visto che, con la complicità delle imminenti festività saranno presumibilmente molte le persone che vedranno F1 in streaming su Apple TV, la prima domanda che abbiamo posto a Joseph Kosinski è stata più una richiesta: quella di consigliare il miglior setting per la TV in maniera tale da vedere il suo film anche a casa nella miglior maniera possibile.

"Oggi le TV arrivano con tanti setting, parametri disponibili" dice il regista "ma generalmente c'è un'opzione chiamata filmmaker o cinema mode. Attivandola pui riprodurre il film col giusto frame rate, senza luminosità, colori e contrasto extra. Penso che la gente ormai sia informata dell'esistenza di questi settaggi. Basta cercarla sulla propria Tv, attivarla e, così facendo, le persone potranno vedere F1 con una resa che sarà il più possibile vicino a quello che avevo in mente". Spesso, le TV arrivano con delle preimpostazioni che sono all'opposto di quelle più indicate per la visione di un film e, per questa ragione, Kosinski esorta tutti a evitare come la peste il Motionflow e aberrazioni visive di quel tipo.

F1: l'intervista al regista Joseph Kosinski

Come dicevamo in apertura, F1 è una storia originale prodotta da un colosso del tech per la propria piattaforma streaming che, però, ha avuto l'iter classico di un film concepito per il grande schermo che poi, col passare dei mesi, arriva prima in home video e poi in streaming. D'altronde ricorderete che il precedente progetto del regista, Top Gun: Maverick, è stato rimandato più e più volte in piena pandemia proprio perché per Kosinski, Bruckheimer e lo stesso Tom Cruise il cinema viene prima di ogni altra cosa.

Al posto di rilasciarlo direttamente su una delle tante piattaforme pronte a sborsare badilate di dollari pur di accaparrarselo, hanno voluto attendere tempi migliori. Che sono arrivati dando loro ragione dal punto di vista commerciale. Ma F1 è la dimostrazione che la distribuzione theatrical e lo streaming possono coesistere e dialogare. All'insegna del valore aggiunto.

Spiega Kosinski che "Sia con questo film che con Top Gun: Maverick abbiamo visto che se espandi il più possibile la finestra theatrical dando la possibilità, all'inizio, di vedere una pellicola in sala ottieni solo benefici anche per i vari formati a venire. L'abbiamo rivisto con F1 e, ora, non ci resta che sperare che anche in streaming possa performare altrettanto bene". Finora il filmmaker non può che ritenersi soddisfatto: "La gente l'ha accolto bene in tutti i formati e questa cosa, come regista, mi fa sentire sollevato, orgoglioso per tutte quelle persone che si sono fatte il proverbiale mazzo per questa pellicola".

L'affare Netflix - Warner

Le parole di Kosinski ci hanno inevitabilmente portato a chiedergli un commento circa LA NOTIZIA per eccellenza delle ultime settimane: il processo di acquisizione di Warner Bros da parte di Netflix che potrebbe definirsi e ultimarsi nell'arco di 12, 18 mesi se tutto procederà senza intoppi.

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"In tutta onestà" ci svela Kosinski "credo che l'esperienza cinematografica esisterà sempre perché non c'è nulla come l'andare al cinema a vedere un film concepito per il grande schermo, da vedere con altre persone. È un tipo d'esperienza che non scomparirà". Eppure è un periodo di mutamenti che non vanno ignorati perché "stiamo vivendo un contesto fatto di cambiamenti e per questo dobbiamo assicurarsi che l'esperienza theatrical possa effettivamente stare su un piedistallo. E dobbiamo fare questo assicurandoci che sua effettivamente un plus. Servono strutture all'avanguardia dal punto di vista tecnologico".

Per il regista, il cinema deve resistere a sfide che vengono poste da un ecosistema in cui più media, dai social ai videogame passando per YouTube, offrono tante opportunità differenti per intrattenere le persone. "Oggi per intrattenerci ci sono tanto media con cui il cinema deve competere" afferma per poi aggiungere "per tale ragione penso che dobbiamo sforzarci tutti per far sì che l'esperienza theatrical sia speciale. Questo si traduce in menò pubblicità prima dell'inizio delle proiezioni, far sì che queste siano un'esperienza premium con immagini luminose e suono perfetto. È questo che cercano le persone quando escono di casa per andare al cinema: avere modo di vivere qualcosa di speciale".

F1 Brad Pitt
F1: un'immagine dal film

C'è, secondo lui, tutto un discorso di attenzioni che devono coinvolgere l'intera filiera: "La mia responsabilità di regista è quella di concepire storie che richiedono di essere viste sullo schermo più grande possibile. Ma anche gli esercenti devono fare la loro parte. Per preservare il cinema dobbiamo lavorare insieme". Purtroppo, via zoom, non abbiamo avuto modo di stringere calorosamente la mano del regista dopo queste parole, ma, mentalmente, l'abbiamo fatto.