Evangelion 30 anni... e lode: celebriamo il cult anime di Hideaki Anno

Hideaki Anno e lo Studio Gainax hanno dato il via a una serie animata che avrebbe rivoluzionato non solo il genere robotico, ma tutta l'animazione giapponese. Un interessante panel al Napoli Comicon è stata l'occasione per riscoprire la storia dietro questo amatissimo titolo.

Neon Genesis Evangelion: 30 anni

Se siete anche solo minimamente appassionati di anime e manga, vi sfidiamo a non provare un brivido quando parte la canzone Zankoku no tenshi no thesis, "La tesi dell'angelo crudele", cantata da Yoko Takahashi, e che segna l'inizio dell'epopea di Neon Genesis Evangelion.

Neon Genesis Evangelion
Evangelion: l'Eva-01

Quella canzone, così come la colonna sonora, il design dei robot-non robot, dei terrificanti e surreali Angeli e dei personaggi principali, uniti a una trama che oscilla dall'action alla fantascienza mistica, dalla commedia scolastica allo psicodramma, ha segnato l'immaginario di intere generazioni e cambiato radicalmente la percezione stessa dell'animazione giapponese del mondo. Evangelion è, a tutti gli effetti, il punto di partenza del cosiddetto Rinascimento Anime, il momento in cui gli anime si sono trasformati da un prodotto di nicchia a una realtà mainstream capace di accomunare migliaia di fan in tutto il mondo.

Sali sull'Eva, Shinji!

Neon Genesis Evangelion Shinji Ikari
Evangelion: il protagonista Shinji Ikari

Durante il Napoli Comicon 2025 l'associazione culturale Eva Impact, da anni attiva per la divulgazione e la promozione dell'animazione giapponese, e che vede nell'opera dello Studio Gainax proprio la ragione della sua fondazione, ha raccolto esperti e studiosi da diverse realtà come Terre Illustrate e Keiko Bedroom Comics Criticism per ripercorrere, assieme al pubblico di affezionati, la lunga storia di questo titolo, fin dalla creazione dello Studio Gainax, fino a spingersi a quello che ci si può aspettare da questo titolo nel prossimo futuro.

Neon Genesis Evangelion: una scena dell'anime
Evangelion: l'Eva-01 sfida un Angelo

Nato nel 1984 dalla volontà di un gruppo di autori di produrre animazione di grande qualità, lo studio si impegna, tra alterne vicende e in una situazione di quasi costante precarietà, nello sviluppo di titoli che attraggono da subito l'attenzione dei fan, riuscendo a raggiungere il grande pubblico grazie al successo di titoli come Punta al Top! GunBuster e Nadia e il mistero della pietra azzurra, giunto anche da noi sugli schermi di Italia 1. Ma è con Neon Genesis Evangelion che lo studio raggiunge il suo apice.
La serie esordisce nel 1995 sull'emittente televisiva TV Tokyo e, dopo un inizio non proprio folgorante, inizia a diventare sempre più famosa.

La fine di Evangelion

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Evangelion: Lilith nel Central Dogma

Fin dalla prima, ormai storia serie, appare chiaro che Evangelion è qualcosa di profondamente diverso rispetto a quanto si era visto fino a quel momento. Quella che inizialmente sembra una storia fantascientifica classica, con tutti gli stilemi del genere mecha classico, si trasforma episodio dopo episodio in qualcosa di diverso: i riferimenti esoterici e mistici si sovrappongono senza un apparente criterio, i misteri dietro la reale natura dello scontro tra l'umanità e gli inquietanti Angeli diventano sempre più fitti e, più di ogni altra cosa, l'attenzione alla psicologia dei personaggi, ai loro traumi e alle loro insicurezze, diventa il vero tema delle serie.

Shinji End
Evangelion: Shinji preda dello sconforto

Le leggende metropolitante si mescolano alla realtà alla trasmissione degli ultimi due, stranianti episodi: il geniale e tormentato regista della serie, Hideaki Anno, porta in scena, al posto dell'atteso "scontro finale" un complesso e sperimentale psicodramma, lasciando esterrefatti, e addirittura rabbiosi, gli spettatori della serie che si aspettavano invece una conclusione più canonica e risposte alle innumerevoli domande e misteri della serie.

Ma nelle intenzioni di Anno, Evangelion non è, e non è mai stata, una semplice serie d'animazione quanto un tentativo di analisi e di auto-analisi, un processo in evoluzione costante in cui l'autore, coadiuvato da uno staff di formidabili collaboratori e, a qual punto, dall'appoggio incondizionato dei fan che sono rimasti folgorati dalla sua opera, cerca di dare voce a un tormento interiore di un'intera generazione.

Non esiste un solo Evangelion

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Evangelion 3.0 + 1.0: i protagonisti

Mentre la serie animata sta spopolando in tutto il mondo, Italia inclusa grazie alla trasmissione su MTV, Anno è impegnato su due fronti: da una parte è determinato a portare avanti il suo lavoro, e quello del suo staff, in una realtà più strutturata e solida della Gainax, che non riesce a liberarsi da una gestione fallimentare. Uscito da Gainax, Anno fonda quindi un nuovo studio, Khara, e porta con sé, non senza dolorosi strascichi, la sua opera più personale.
E inizia un processo di revisione e riscrittura del titolo, prima attraverso dei film per il grande schermo, Death & Rebirth e End of Evangelion (a cui seguirà Revival of Evangelion), e poi con il progetto Rebuild, annunciato ufficialmente nel 2006, con l'intento di rinarrare tutte le vicende.

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Evangelion 3.0 + 1.0: Rei Ayanami

Il progetto Rebuild, che poi diventerà conosciuto come Shin Evangelion, rappresenta a tutti gli effetti l'intenzione di Anno di "ricostruire" i capisaldi della cultura pop giapponese, partendo proprio dal suo titolo piùù famoso per arrivare poi alla decostruzione di altri miti nipponici come Shin Godzilla e Shin Ultraman.
Sono stati necessari ben quattro lungometraggi, infiniti ripensamenti e rinvii, quasi un ventennio e un impressionante dispiego di risorse e tecnologia per dare modo a Hideaki Anno di arrivare alla conclusione del suo percorso, e per dare a Shinji Ikari, e a sé stesso, la possibilità di una vita felice accanto alla donna che ama.

Il prossimo Evangelion

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Evangelion: i protagonisti della serie

Finisce qui, quindi? Assolutamente no.
Proprio in occasione del trentennale, qualcosa sembra si stia muovendo.
Gainax è definitivamente fallita nel 2024, e il marchio è stato acquisito dallo Studio Khara, in un'ideale chiusura del cerchio.
Poi, come lo stesso Anno ha dichiarato, nelle sue intenzioni Evangelion è adesso a disposizione di qualunque artista vorrà "farlo suo", offrendo una propria, nuova e personale interpretazione di quello che è innegabilmente diventato un mito moderno, esattamente come lo stesso Anno sta facendo con il suo progetto "Shin" che vede, oltre ai già citati Shing Godzilla e Shin Ultraman, anche Shin Masked Rider (in streaming su Prime Video) e il futuro Shin Yamato, di cui non si hanno però ancora notizie.
L'attenzione è quindi al prossimo Japan Expo di Parigi, dove è previsto un evento speciale dedicato proprio al trentennale di Evangelion con la presenza di ospiti dello Studio Khara. E chissà che non ci possa essere qualche annuncio...