A volte le uscite homevideo sono davvero preziose per scoprire opere quasi invisibili, o magari film più datati di autori che solo in seguito hanno trovato il grande successo. Vanno dunque i dovuti ringraziamenti a CG Entertainment, perché grazie a quest'uscita viene fatto finalmente conoscere al pubblico italiano l'enigmatico Enemy, prodotto del 2013 diretto niente di meno che da Denis Villeneuve, regista canadese che ormai ha raggiunto il successo planetario grazie ad Arrival e a Blade Runner 2049. A dire il vero Enemy, diretto dallo stesso autore nello stesso anno del ben più celebrato e noto Prisoners, in quel 2013 aveva preso parte al Noir in Festival di Courmayer e anche con grande successo, visto che aveva vinto il Leone Nero come miglior film (ma vinse anche il Mouse d'oro assegnato dai siti italiani web che si occupano di cinema). Insomma la qualità era stata notata, ma non abbastanza per farlo approdare nelle sale italiane.
Del resto il film è piuttosto complesso e decisamente poco commerciale, ma di indubbio fascino e ricco di spunti interessanti di riflessione. Curioso che il regista di Blade Runner 2049 si fosse già cimentato nel thriller distopico, perché di questo si tratta. Enemy, tratto dal bestseller di José Saramago, scandaglia in modo originale e disturbante il tema del doppio e dell'identità, con un finale spiazzante e pazzesco. Protagonista è Jake Gyllenhaal nei panni di un insegnante di storia che vive una vita senza passione; anche la sua relazione con l'affascinante Marie non gli procura grandi emozioni. Un giorno guardando un film scopre nella pellicola una persona identica a lui fare l'attore. Cercherà di scoprire chi sia quell'uomo, un vero e proprio sosia, finendo a vivere un'inquietante realtà parallela in un crescendo di paranoia. Nel cast anche Mélanie Laurent, Sarah Gadon e Isabella Rossellini.
Il blu-ray: un video perfetto per una fotografia "malsana" e giallastra
Un peccato che un film del genere sia rimasto finora nell'oblio e venga rispolverato solo quattro anni dopo. Ma grazie al successo ottenuto poi da Denis Villeneuve e alla preziosa uscita homevideo targata CG Entertainment, ecco che finalmente è possibile scoprire Enemy. E vederlo anche nella veste migliore, perché il film è disponibile anche in alta definizione con un blu-ray molto ben curato. Il video rispecchia la fotografia "malsana" e giallastra del film, che sembra pervadere le immagini con le sue tinte ocra tagliando quasi fuori ogni altro tipo di tonalità. Ma è il girato con le Arri Alexa che è così e il prodotto non fa che replicare fedelmente la volontà del regista gestendo in maniera mirabile questa particolare impostazione cromatica. Il dettaglio è abbastanza buono, ma risente ovviamente di questo look particolare. Comunque il quadro tiene bene anche in condizioni di penombra, ma a volte, in queste circostanze estreme, gli incarnati tendono ad assumere una lieve colorazione grigiastra. In ogni caso la resa è davvero pregevole considerate le difficoltà del girato, la definizione è eccellente sui primi piani e buona sui fondali, mentre la compressione non è mai un problema nonostante il disco sia zeppo di contenuti.
Audio lossless per italiano e inglese: costruire la tensione con poco
L'audio, oltre a due tracce in dolby digital 2.0 praticamente inutili, è presente con un performante DTS HD 5.1 sia in italiano che in originale. Sul piano sonoro il film a parte un paio di occasioni è piuttosto tranquillo, ma i dialoghi si rivelano puliti, perfetti e soprattutto con un ottimo timbro, mentre l'ambienza è abbastanza efficace con piccoli effetti ben dislocati e una calda resa della colonna sonora, che contribuisce a creare un'atmosfera cupa e di tensione pur con pochi momenti movimentati. In questo contesto comunque l'asse posteriore non è chiamato molto in causa, ma quando serve è preciso e puntuale. La traccia originale, oltre a far apprezzare le interpretazioni degli attori e soprattutto la performance di Jake Gyllenhaal, vanta una maggor incisività nel microdettaglio, una dinamica superiore e bassi più robusti.
Extra sorprendenti: 95 minuti tra making of e interviste per risolvere l'enigma
La vera sorprendente chicca di quest'edizione è però il reparto degli extra, straordinario per un film mai arrivato nelle sale italiane. Oltre al trailer, infatti, troviamo un making of di addirittura 50 minuti: un contributo mai banale, ma anzi molto interessante perché attraverso tanti momenti sul set inframezzati da interviste, permette di vedere Denis Villeneuve al lavoro durante le riprese, i suoi metodi, la sua visione di cinema con vari retroscena e aneddoti. Ma a questo si aggiunge una lunga sezione di interviste (la durata totale è di ben 45 minuti) che coinvolge lo stesso regista, Jake Gyllenhaal, Sarah Gadon e Mélanie Laurent. E con un film che spiazza e soprattutto lascia molte domande in sospeso dopo la visione, ascoltare il parere dei diretti interessati può essere davvero illuminante.