Dunkirk: ecco in 5 punti perché il blu-ray è da Oscar, proprio come il film

Anche l'edizione homevideo in alta definizione a due dischi merita la statuetta, come il capolavoro di Christopher Nolan: la qualità audio-video è a dir poco strabiliante, mentre le quasi due ore di extra sono imperdibili per capire l'incredibile lavorazione del film.

Grandi riconoscimenti da pubblico e critica, una messinscena straordinaria e impeccabile di un evento storico di dimensioni monumentali, un lavoro tecnicamente eccezionale, capace di creare un continuo e quasi insostenibile stato di tensione grazie non solo a immagini strepitose ma anche a un utilizzo del sonoro molto suggestivo: sono tutti elementi che fanno sicuramente di Dunkirk un film da Oscar. Il risultato della ricostruzione firmata da Christopher Nolan dell'evacuazione di Dunquerque del 1940, con un'operazione che salvò la vita a quasi 350mila soldati alleati messi alle strette dall'avanzata nazista, è un film emozionante e potente.

Dunkirk: Fionn Whitehead in un momento del film
Dunkirk: Fionn Whitehead in un momento del film

Il regista regala un tocco in più alla vicenda con la sapiente, equilibrata e incalzante divisione del film in tre piani temporali e narrativi che si intrecciano fino a ricongiungersi nel finale, il tutto valorizzato da un cast all'altezza nel quale spiccano Fionn Whitehead e un intenso Kenneth Branagh. Di fronte a un prodotto di questo valore, era ovvio che c'era molta attesa per la versione homevideo, che Warner Bros. Entertainment Italia ha rilasciato in ben cinque edizioni (DVD, Blu-ray, Blu-ray Steelbook e Digibook e infine 4K UltraHD). Ebbene lasciateci dire che, almeno per la versione che noi abbiamo potuto visionare, quella in alta definizione blu-ray, anche il prodotto homevideo per qualità tecnica e ricchezza dei contenuti speciali è certamente da Oscar. E lo è per almeno 5 motivi che andiamo ad elencare.

1. Due dischi: una scelta saggia per spiccare il volo della qualità

La cover del blu-ray di Dunkirk
La cover del blu-ray di Dunkirk

La prima cosa che va detta a merito dell'edizione homevideo, è l'originale, coraggiosa e per nulla banale scelta di confezionare il prodotto con due dischi, uno tutto per il film e uno riservato agli extra. Una scelta a quanto pare voluta fortemente da Christopher Nolan in persona, proprio per salvaguardare la qualità visiva del film. Sia chiaro che Dunkirk non è un'opera lunghissima, siamo sui 106 minuti, ma la scelta di riservare un disco solo ed esclusivamente al film, ha permesso infatti di ottenerne il massimo in termini di compressione, e di conseguenza in cura per l'immagine e fedeltà cromatica, soddisfano tutti quei parametri vitali quando si tratta di racchiudere un film in un dischetto. Nel contempo l'edizione riserva al secondo disco blu-ray tutti gli extra, abbondanti ed esaurienti con quasi due ore di materiale, che in effetti, se caricate tutte sul medesimo disco del film, avrebbero sicuramente creato qualche problemino.

2. L'alternanza tra due formati firmata Christopher Nolan

Dunkirk: James D'Arcy e Kenneth Branagh in una scena del film
Dunkirk: James D'Arcy e Kenneth Branagh in una scena del film

La scelta di dedicare un solo disco al film, come detto, ha permesso un risultato strabiliante in termini di qualità delle immagini. Partiamo dalla questione del girato in pellicola e dei vari formati che si alternano nel film. Per questa trasposizione in blu-ray è stato pienamente rispettata la volontà del regista, ovvero l'alternanza tra due diversi formati. Gran parte del film, circa il 70 per cento, è stato girato con lo spettacolare e panoramico Imax e riprodotto sul blu-ray con un aspect ratio di 1.78:1, mentre per il resto si tratta di riprese in Panasonic 65 mm tradotte nel più "stretto" 2.20:1. Non è una novità questa di Nolan di alternare due formati all'interno dello stesso film, era già accaduto con la trilogia del Cavaliere Oscuro. Qualcuno ha trovato la scena discutibile, in molti però non se ne accorgono nemmeno, travolti dall'incalzare dell vicende del film e dalla bellezza delle immagini. Quanto al blu-ray, il fatto che siano state rispettate le volontà del regista, è la garanzia di un prodotto fedele e di qualità.

3. Il video: la deliziosa fedeltà cromatica e un dettaglio strabiliante

Dunkirk: le truppe sulla spiaggia aspettano di essere salvate
Dunkirk: le truppe sulla spiaggia aspettano di essere salvate

Una qualità che si traduce, come già accennato, in immagini mozzafiato. La fotografia di Hoyte Van Hoytema, già apprezzata al cinema, è qui riprodotta con grande fedeltà, rispettosa della correzione del colore eseguita sotto la supervisione e l'estrema cura dello stesso Nolan. Dunkirk è un film dai colori tenui, sobri, ma allo stesso tempo, all'interno di una certa gamma molto intensi. Il blu-ray riesce a replicare tutte le ricchissime sfumature dominate dal marrone delle uniformi, dal grigio della sabbia della spiaggia, e dal blu delle acque e dei cieli. Solo raramente qualcosa spicca oltre questo range, tipo il particolare di un'imbarcazione o il blu scuro dell'abito del personaggio di Kenneth Branagh.

Dunkirk: Tom Hardy in una scena del film
Dunkirk: Tom Hardy in una scena del film

Anche il nero resta solido e mantiene i dettagli nelle ombre. Quanto al dettaglio, è pazzesco vedere come siano riprodotti i minimi particolari delle uniformi militari, quelli degli stessi incarnati, anche nel loro sporco o nelle espressioni più varie, o ancora i disegni sulla sabbia e le strane figure disegnate dal vento che soffia sulla schiuma del mare, i dettagli degli aerei in volo e delle imbarcazioni che arrivano in soccorso. Tutto è vivido, percepibile, chiaro, nitidissimo, anche durante le scene di massa, o quelle sotto acqua, appena più morbide e comprensibilmente meno nitide. Le riprese in Imax, come da prassi, sono più impressionanti di quelle in 65 mm, ma la differenza non è così evidente come in passato. Insomma la parola che ci viene in mente per descrivere il quadro visivo è una sola: granitico.

Dunkirk: i soldati sotto il fuoco nemico
Dunkirk: i soldati sotto il fuoco nemico

4. L'audio: un'esperienza strepitosa e totalmente immersiva

Dunkirk: una scena di battaglia nel film
Dunkirk: una scena di battaglia nel film

Altro capitolo esaltante, quello dell'audio. Intanto la lieta novella è che anche la traccia italiana beneficia del DTS HD Master Audio 5.1, proprio come quella inglese. E, come quella originale offre un'esperienza incredibile, eccezionalmente immersiva per dettaglio e potenza. La prima cosa da rilevare sul microdettaglio sonoro, è la cura per i particolari anche minimi, come addirittura i volantini che scendono dall'alto all'inizio. Per quanto riguarda la potenza, basta attendere pochi secondi e gli improvvisi, violentissimi, spari di fucile e di mitragliatore, che fanno subito capire l'esplosivo impatto di questi momenti più rumorosi e l'elevata dinamica del reparto, che si dispiegherà soprattutto nei combattimenti aerei, nei bombardamenti e nei siluri che colpiscono le imbarcazioni. Un discorso a parte lo merita la colonna sonora di Hans Zimmer, fondamentale nell'economia del film, che insieme alle ricche sfumature sonore crea uno stato costante di ansia e tensione: tutto riprodotto dal blu-ray con bassi profondi e muscolari, che si alternano a tratti fragorosi come il rombo degli aerei o ad altri piccoli ma importanti come il ticchettio ansiogeno che fa da sfondo a parecchie scene. Notevoli alcune sequenze aeree per efficacia dei panning e dislocazione degli effetti, ma anche quelle degli spari vissuti all'interno del peschereccio arenato: tutte scene che rivelano un sound design davvero molto curato.

5. Gli extra: tutti i segreti del film in quasi due ore di materiale

E per chiudere un'edizione da primato, ecco il corposo reparto dei contenuti speciali, che oltre a essere abbondante (quasi due ore), è soprattutto interessante e ben realizzato. Come detto, tutti gli extra sono inclusi nel secondo disco e sono divisi in cinque capitoli, a loro volta divisi in sezioni, ma ovviamente è anche possibile vedere tutto assieme. Tutti i contributi fanno in pratica parte di un super dietro le quinte più lungo addirittura del film, che spazia dall'idea iniziale alla postproduzione, dagli eventi reali alle sfide della produzione, con gli interventi e le spiegazioni del regista e di numerosi membri della troupe, che si alternano a immagini della lavorazione sul set davvero curiose e interessanti. Nel capitolo Creation (22 minuti in tutto) diviso nelle sezioni Revisiting the Miracle, Dunkurque, Expanding the Frame e The In Camera Approach, si parla della ricostruzione dell'evento storico, della location, della scelta di girare gran parte del film in Imax e dello stile utilizzato da Nolan, quasi sempre privo di effetti digitali e quindi tutto girato sul posto, operazione decisamente molto complessa nelle riprese aeree e in acqua.

Dunkirk: Christopher Nolan e Kenneth Branagh sul set del film
Dunkirk: Christopher Nolan e Kenneth Branagh sul set del film

Poi si passa ad analizzare i tre segmenti del film: Terra, Aria, Acqua. Nel capitolo Land (17') diviso nelle sezioni Rebuilding the Mole, The Army on the Beach e Uniform Approach si tratta ovviamente degli eventi sulla spiaggia, sul molo e dei soldati, mentre nel capitolo Air (18' e mezzo) diviso in Taking to the Air e Inside the Cockpit si analizzano gli aerei, il loro interno e le baattaglie nei cieli. La terza parte, la più corposa, è ovviamente Sea (addirittura 37 minuti) divisa nelle sezioni Assembling the Naval Fleet, Launching the Moonstone, Taking to the Sea, Sinking the Shipse e The Little Ships: qui si trova tutto sulle navi utilizzate, sulla flotta, sulle piccole imbarcazioni, sulle riprese e sugli spettacolari affondamenti. Si chiude con Conclusion (15') diviso nelle featurette Turning Up the Tension e The Dunkirk Spirit, e con il breve contributo Coast Guard Promo (2') sull'aiuto ricevuto dalla Guardia costiera.