Il giro di boa è arrivato per Dune Prophecy la serie prequel del Dune di Dennis Villeneuve che parte sempre dalla saga letteraria di Frank Herbert, precisamente dal romanzo Sisterhood of Dune, raccontando l'origin story delle Bene Gesserit. Un episodio molto importante, il terzo, che segna un prima e un dopo nel rapporto tra le due sorelle protagoniste, Valya e Tula Harkonnen, interpretate sullo schermo da Emily Watson e Olivia Williams.
Esiste però anche una versione giovane delle stesse, dato che il racconto procede su due piani temporali distinti e paralleli, profondamente collegati. Emma Canning è la giovane Tula mentre Jessica Barden è Valya, ambiziosa, testarda e piena di risorse, che vuole ristabilire il buon nome della propria Casa. Proprio con quest'ultima abbiamo chiacchierato su Zoom per farci raccontare quanto il rapporto tra le due sia fondamentale per la storia.
Dune Prophecy: quanto costa essere un leader
Potremmo dire che essere un leader si paga sempre a caro prezzo. Questo vale anche per Valya, che fin da giovanissima sembra avere le idee molto chiare sul percorso proprio e delle proprio sorelle. Dice Jessica Barden: "Si tratta dell'inizio delle Bene Gesserit, è stata scelta dalla vecchia Madre Superiora Raquella (Cathy Tyson, ndr) che ha creato quest'ordine. È successo che ci fosse questo scontro di potere tra queste due donne forti, come la nipote della Reverenda Madre Dorotea (Camilla Beeput). Questo si riflette anche su Valya e Tula: entrambe avrebbero potuto gestire l'Accademia ma Valya ha questa vendetta personale che vuole mettere in atto".
Continua: "Parte dalla storia e dalla mitologia di Dune ma cerca di creare una voce propria. Qualcosa di cui parliamo anche a livello sociale: chi vorrebbe quel tipo di potere e sacrificio? Si tratta di una conoscenza e capacità di cambiare le vite delle altre persone ma come la si userebbe se la si avesse a disposizione? È ciò che si chiede Valya. Tutte le donne in quell'ordine hanno un proprio talento come leggere la mente degli altri e devo chiedersi a quale scopo coltivarlo e utilizzarlo. Non si potrà più essere donne e persone normali a quel punto".
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Due diversi legami nella serie prequel
Dato che la serie parla di due diversi tipi di sorellanza, viene da chiedersi quale sia più efficace tra quella di sangue e quella nata da intenti e un credo comune. Ne è convinta Bardem: "Né io né Emma abbiamo una sorella, ma entrambe abbiamo un fratello, mentre Emily e Olivia hanno tutte e due delle sorelle. Stiamo scoprendo costantemente che si tratta di un rapporto completamente diverso. Le loro vite suonano davvero differenti e sembrano avere questo legame profondo che non è quello che ho sperimentato io coi miei due fratelli".
Sentenzia l'attrice: "Siamo comunque legati ma in modo diverso. Non gareggiamo nello stesso modo, non ci affidiamo l'uno all'altra nello stessa maniera. Nei miei trent'anni di vita ho imparato che forse è il rapporto più neutrale in un certo senso (ride), mentre quello tra sorelle sembra molto più complicato e stratificato. Quindi la sorellanza penso sia qualcosa di davvero potente. Quando vedi due sorelle che parlano è come se complottassero sempre, anche a livello spirituale".
Barden come Lestrange
A chiusura della chiacchierata, dopo essere stata protagonista di The End of the f---ing world e aver partecipato a Penny Dreadful e American Horror Stories il prossimo franchise di cui vorrebbe far parte è sempre targato Warner e HBO: Harry Potter, di cui come sappiamo è in produzione la serie tv. Si candida quindi per interpretare la perfida e sadica Bellatrix (nei film aveva il volto di Helena Bonham Carter), dicendo di "Amarla profondamente come personaggio" tanto da avere la sua bacchetta. Direttori di casting, se ci state leggendo...