Recensione Next (2007)

Un'avventura fantascientifica che si tramuta in un film romanticamente sovrannaturale dai risvolti bellico/terroristici capace di intrattenere gradevolmente mantenendosi sempre rigorosamente 'in superficie'.

Due minuti nel futuro

Chris Johnson, alias Frank Cadillac, è un illusionista che si mantiene tenendo ogni sera uno spettacolo di giochi di prestigio a Las Vegas. Il suo vero asso nella manica però è vincere, non troppo ma spesso, giocando d'azzardo al casinò. Niente magie o trucchi, tanto meno parliamo di fortuna. Da quando era bambino Cris possiede infatti un potere straordinario che nessuno è mai riuscito a spiegarsi e che lo ha costretto ad una vita di solitudine: riesce a vedere fino a due minuti avanti nel suo futuro, prevedendo però solo eventi che lo coinvolgono in prima persona. Quando all'interno viene coinvolto in una colluttazione con un 'potenziale' rapinatore, la polizia federale si accorge di lui e tenta in tutti i modi di 'convincerlo' ad usare il suo dono contro la banda di terroristi che tiene Los Angeles sotto scacco. Il tempo stringe, il futuro di milioni di persone e della donna che ama dipende solo da lui, da quanto Chris è disposto a mettersi in gioco.

Cosa sarebbe stato il cinema di fantascienza senza un grande scrittore come Philip K. Dick e senza altri suoi illustri colleghi come Asimov o il grande Arthur C. Clarke scomparso pochi giorni fa? Poco e niente verrebbe da dire. Dopo Ridley Scott, Steven Spielberg, John Woo e Richard Linklater, anche Lee Tamahori, che dopo i deludenti 007 La morte può attendere e xXx 2: The Next level, cerca di dare una sferzata alla sua carriera facendosi tentare dalle terrificanti storie post-apocalittiche scritte decine e decine di anni fa da questo straordinario autore, sicuramente uno dei più geniali della storia della fantascienza.
Il risultato è questo Next, un film di puro intrattenimento ispirato (molto molto ma molto) liberamente dal racconto breve The Golden Man (edito in Italia come Non saremo noi, ndr.) che Dick scrisse nel lontano 1954 e da cui gli sceneggiatori hanno tratto solo l'interessante spunto della 'visione breve del futuro' estrapolandola completamente dal suo contesto originale (ossia un mondo popolato da umani che danno la caccia ai mutanti e ad uno in particolare, colui che non solo ha una pelle color oro capace di attrarre irresistibilmente ogni donna, ma che riesce per qualche minuto a vedere nel futuro). Una dimensione, quella spazio/temporale, analizzata in lungo e in largo nella letteratura di Dick, che stavolta viene affrontata in un contesto diverso rispetto a quello avveniristico di Paycheck, Atto di forza o di Minority Report. Qui infatti la componente fantascientifica scompare quasi del tutto, lasciando il posto ad un piacevole e disimpegnato romantic-action-thriller ambientato ai giorni nostri, il cui protagonista non fa che fuggire dal primo all'ultimo minuto, dalla polizia, dai terroristi, da una donna che non si sa bene perché gli scombina il cuore, poteri (e soprattutto i capelli...) ma principalmente da se stesso.

Siamo di fronte ad un'avventura fantascientifica che si tramuta in un film romanticamente sovrannaturale dai risvolti bellico/terroristici capace di intrattenere gradevolmente mantenendosi sempre rigorosamente 'in superficie' grazie alla buona confezione scenografica e ad una costruzione furbescamente scorrevole della storia, senza star lì a preoccuparsi di analizzare a fondo certe tematiche legate alla realtà e alle sue molteplici interpretazioni. Non è dato sapere, ad esempio, perché il protagonista sia in possesso di questo 'dono' e perché proprio grazie ad esso sia poi riuscito a trovare la donna della sua vita, l'unica che è in grado (inspiegabilmente) di modificare il potere allungando temporalmente il raggio d'azione. Sfugge poi anche il motivo per cui un gruppo di terroristi muniti di testate nucleari stia cercando di far saltare in aria Los Angeles, ma questi sono evidentemente solo dei dettagli. Positiva la prova di Nicolas Cage (sempre che riusciate a prenderlo sul serio evitando di posare lo sguardo sulla sua acconciatura) che si lascia anche andare in qualche graffiante siparietto, supportato dalla bella Jessica Biel e dalla bravissima Julianne Moore, qui in un ruolo decisamente diverso dal suo solito. Le scene l'azione non mancano, gli inseguimenti neanche, la love-story è padrona assoluta del campo come gli spettacolari effetti speciali. Se siete amanti del genere e avete voglia di un film movimentato e un po' fracassone non rimpiangerete di certo il prezzo del biglietto.

Movieplayer.it

2.0/5