Dopo aver raccontato in modo splendido uno dei più grandi artisti del Novecento nel documentario Jerry Lee Lewis: Trouble in Mind, Ethan Coen ci riprova e questa volta, lo fa mettendosi in viaggio, tra la Florida e la Pennsylvania. Un viaggio assurdo, sgangherato, folle. Un viaggio al femminile, soprattutto. Ecco allora Drive-Away Dolls, al cinema dal 7 marzo (esclusivamente in lingua originale sottotitolata!) distribuito da Universal Pictures e prodotto da Focus Features, che promette divertimento e colpi di scena. Genesi molto particolare, quella del film: Ethan Coen, che ha scritto il film insieme alla moglie Tricia Cooke, lo stanno plasmando addirittura dal 2000.
Secondo il regista, il film doveva avere vibes Anni Settanta, in scia ai film che vedeva da ragazzo, al cinema e in televisione. Poi, sì sa, certi progetti vanno per le lunghe, e la gestazione si dilata. Inizialmente annunciato con il titolo Drive-Away Dykes, nel gennaio 2007, e per la regia di Allison Anders, lo script è stato poi rivisto, entrando nel vivo solo nel 2022, dopo una pausa lunga quattro anni da parte di Ethan Coen. Poi, lo sappiamo, è arrivata la Pandemia, e in qualche modo le restrizioni e il (maggior) tempo a disposizione ha dato modo a Ethan e alla moglie Tricia di lavorarci al meglio, mischiando appunto le tonalità alla John Waters a quelle di Russ Meyer.
Drive-Away Dolls, la trama: criminali da strapazzo
Ma di cosa parla, Drive-Away Dolls? Secondo la trama ufficiale, ci ritroveremo nel bel mezzo di un viaggio, a tinte comedy, ambientato nel 1999. Da una parte Jamie, disperata per essersi (di nuovo) lasciata con la sua fidanzata, e dall'altra c'è Marian, che vorrebbe in qualche modo liberarsi dall'ansia, lasciandosi finalmente andare. Con la scusa di far visita alla zia di Tallahassee, Florida, Marian porta con sé l'amica Jamie. Complice un malinteso, le due amiche non sanno che stanno per tuffarsi in un mare di guai: tra equivoci e valigette misteriose, Jamie e Marian, un po' Thelma e un po' Louise, finiranno per incrociare un nutrito gruppo di bislacchi criminali.
Il cast come punto di forza
Come già scritto, la produzione del film è stata decisamente lunga. Questo, ovviamente, ha impattato anche sul cast. Prima che Margaret Qualley e Geraldine Viswanathan ottenessero i ruoli di Jamie e Marian, erano state vagliate altre attrici, come Chloe Sevigny, Selma Blair, Holly Hunter. Solo dopo, a script approvato, sono entrate in scena la Qualley e la Viswanathan. Margaret Qualley è stata la rivelazione protagonista della serie Maid, ma nel 2019 l'avevamo vista in C'era una volta a... Hollywood di Tarantino, così come l'avevamo vista nella serie The Leftlovers e, recentemente, nel cast di Povere Creature! di Yorgos Lanthimos.
Geraldine Viswanathan è stata co-protagonista della serie Miracle Workers, ed è la protagonista femminile dell'indipendente Cat Person di Susanna Fogel, adattamento del racconto breve di Kristen Roupenian. Ma non finisce qui, perché il casting di Drive-Away Dolls è tra i punti di forza del film: se non è più un mistero la presenza di Miley Cyrus, ecco Matt Damon, Beanie Feldstein, Colman Doming e Pedro Pascal. Con loro, anche un fuoriclasse con Bill Camp.
Ogni on-the-road ha le location che merita
Cast, atmosfera, suggestioni. Un mix di esperienze che, probabilmente, si concentrano poi nelle location. Tra palme e mote, come ogni on-the-road che si rispetti, il paesaggio gioca un ruolo fondamentale, valorizzato poi dalla presenza dell'australiano Ari Wegner alla fotografia (che ha svolto uno splendido lavoro in Zola di Janicza Bravo, ma anche in The Kelly Gang di Justin Kurzel e ne Il potere del cane di Jane Campion). Contestualizzato nel panorama assolato della Florida, Drive-Away Dolls è stato invece girato interamente in Pennsylvania, tra Beaver County, Hopewell Township e Washington County. Ma un road-movie non può esistere senza la giusta automobile.
Facendo riferimento alle commedie in stile buddy-movie, declinate però al femminile queer, Drive-Away Dolls sceglie per Jamie e Marian una malandata e spigolosa berlina, che diventerà un vero punto di riferimento. "Dato che questo film è ambientato negli anni '90, Ethan e Tricia volevano sul set qualcosa di vintage, e quindi abbiamo optato per una vecchia macchina", ha spiegato lo scenografo Yong Ok Lee in un'intervista per Traveler. Ultima nota da sapere, quella musicale: abbiamo parlato di viaggi, di macchine e, ora, parliamo di soundtrack. L'altro grande punto d'interesse del film di Ethan Coen, è in fatti il mix di canzoni che si alternano alla colonna sonora di Carter Burwell: ascoltiamo Linda Ronstadt, e i Funkadelic, Diana Krall, Joyce Harris & The Daylighters. Un mixtape da ascoltare a tutto volume. E a tutta velocità.
Dunque, ora non resta che mettersi in viaggio con Margaret Qualley e Geraldine Viswanathan, per un road movie che si preannuncia esplosivo. Noi non vediamo l'ora di partire. E voi?