Dragon Trainer, intervista a Mason Thames e Nico Parker: "Chi è cresciuto con Hiccup e Astrid amerà il film"

Ecco chi sono i ragazzi protagonisti del live action diretto da Dean DeBlois: ci sono anche Julian Dennison, Gabriel Howell, Bronwyn James e Harry Trevaldwyn. In sala dal 13 giugno.

Mason Thames e Nico Parker sono Hiccup e Astrid in Dragon Trainer

Mason Thames non ha nemmeno 18 anni, ma è già una star: è proprio lui a interpretare Hiccup, protagonista della saga live action di Dragon Trainer. La somiglianza con la sua controparte animata è impressionante: sguardo intelligente, animo sensibile, fisico asciutto. L'attore è perfetto per interpretare l'unico vichingo dell'isola di Berk che non vuole uccidere i draghi ma studiarli.

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Mason Thames e Nico Parker in Dragon Trainer

Accanto a lui, come nel film animato uscito nel 2010 e ispirato al romanzo di Cressida Cowell, ci sono gli altri aspiranti cacciatori di draghi, su tutti la combattiva Astrid, che ha il viso di Nico Parker. E poi: Gambedipesce, Moccicoso, Testabruta e Testaditufo, interpretati rispettivamente da Julian Dennison, Gabriel Howell, Bronwyn James e Harry Trevaldwyn.

Hiccup è il figlio di Stoick (Gerard Butler), capo di Berk, ma, al contrario del padre, quando incontra la furia buia Sdentato, è più interessato a farci amicizia. Questo perché, come ci ha detto Thames nella nostra intervista, i draghi insegnano ai vichinghi a essere più umani: "A parte il fatto che sono adorabili, i draghi insegnano ai vichinghi un po' di umanità. Hanno combattuto per generazioni e si sono uccisi a vicenda. Ma quando Hiccup incontra Sdentato cambia tutto. Il messaggio del film è davvero forte: capire di aver sbagliato e ammetterlo è qualcosa di ammirevole. La compassione e l'empatia sono fondamentali, sono la linea guida del film".

Dragon Trainer: intervista a Mason Thames e Nico Parker

Anche per Nico Parker i draghi sono fonte di ispirazione: "Penso che nel film mostrino quanto sia importante celebrare la diversità degli altri, invece di punirla".

"In Dragon Trainer i personaggi più unici sono anche quelli più amati e celebrati. E penso che sia davvero meraviglioso per i bambini, gli adulti, o chiunque si senta un po' fuori posto, vedere sullo schermo che in loro non c'è nulla di sbagliato".

A cavallo dei draghi

Dragon Trainer Sdentato
Sdentato in Dragon Trainer

Le scene in cui i protagonisti cavalcano i draghi sono davvero spettacolari. Per Parker è un sogno realizzato: "È davvero fantastico. Penso che se sei un fan dei film, a qualsiasi età, ma in particolare se ci sei cresciuto, è davvero surreale vederti cavalcare un drago! È incredibile. Mio padre, quando ha visto per la prima volta una versione davvero grezza, in una fase molto iniziale, con nessuna delle immagini in CGI presente, mi ha detto che era interessante, perché era davvero epico e fantastico. Ma allo stesso tempo si vedeva un irlandese che fumava sullo sfondo di alcune clip! Ora che il film è completo posso dire che è incredibile, perché sembra tutto molto reale".

Sulle scene a cavallo dei draghi Thames ha aggiunto: "È pazzesco, ma la realtà è che semplicemente ci hanno puntato un po' di asciugacapelli in faccia!".

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Dragon Trainer: intervista a Julian Dennison, Gabriel Howell, Bronwyn James e Harry Trevaldwyn

Gli interpreti degli altri cavalcatori di draghi non riescono a mettersi d'accordo sull'odore delle creature. C'è chi dice che odorino di carcasse bruciate, chi invece di patchouli e ambra grigia. Su una cosa però sono tutti d'accordo: i draghi nel film sono veramente una metafora della curiosità verso ciò che è distante da noi.

Per Bronwyn James: "Tutti, nel profondo, amano pensare di essere empatici, ma poi arriva il momento in cui ti imbatti in qualcosa di molto diverso da ciò che conosci nella tua esperienza di vita e c'è sempre quel muro fastidioso che devi abbattere. Penso che tutti lo riconoscano. Ma la realtà è che ogni singola persona sta provando esattamente la stessa cosa che stai provando tu in questo momento, solo dal lato opposto della moneta. Quindi saresti altrettanto severo con te stesso se fossi tu a fare quella cosa? Ed è proprio questo che significa empatia: farsi questa domanda, mettersi nei panni degli altri. Il film parla proprio di questo".