Un vero peccato che al botteghino sia stato un flop, perché in realtà Doctor Sleep, tratto dal romanzo di Stephen King nonché sequel di Shining e della storia di Danny Torrance a 40 anni dalla sua terrificante permanenza all'Overlook Hotel, è un film che offre diversi motivi di interesse, anche per le scelte non banali del regista Mike Flanagan. E come vedremo nella recensione del blu-ray di Doctor Sleep targato Warner Bros, il film con Ewan McGregor, che soprattutto nello spumeggiante finale è anche un grande omaggio al film di Kubrick, ha ricevuto in homevideo un trattamento davvero ottimo sul piano tecnico, anche se solo discreto negli extra.
Il video: dettaglio e profondità quasi al top
Per iniziare ad analizzare il blu-ray, va subito detto che Doctor Sleep sul piano visivo, soprattutto per quel suggestivo ritorno all'Overlook Hotel, propone diversi spunti interessanti. Spunti che per fortuna il prodotto Warner in HD riproduce in modo fantastico, quasi al top delle possibilità del formato. Il dettaglio infatti è sempre incisivo, preciso e chirurgico su tutti gli elementi del quadro, non solo su primi e medi piani. E soprattutto c'è da apprezzare una spiccata sensazione di profondità che non viene mai meno. Dai particolari del flashback anni Ottanta ai resti fatiscenti dell'Overlook Hotel, dagli esterni ben illuminati alla camera di Abra Stone, dal camper di Rose ai suoi abiti decisamente originali, è tutto un fiorire di particolari ben curati.
Un'esuberante varietà cromatica
Tutte le ambientazioni e i personaggi appena citati, portano anche a una varietà cromatica molto disinvolta, eppure sempre caratterizzata da grande efficacia, che siano tonalità molto vivide, oppure più sobrie se non addirittura cupe e ombrose. Queste transizioni scorrono fluide e il quadro risulta nitido e preciso, con un contrasto ben calibrato e bianchi brillanti. Se c'è da fare qualche piccolo appunto, va detto che in paio di sequenze più scure i neri non sono proprio profondi e si fanno lievemente fangosi, e spuntano lievissimi cenni di banding in momenti davvero estremi. Per il resto fila tutto liscio e non desta problemi nemmeno la compressione, nonostante il film duri due ore e mezza e nel disco ci siano circa 35 minuti di extra.
L'audio italiano: solo un Dolby digital 5.1, ma di buona qualità
Per quanto riguarda l'audio, ritorna un discorso trito e ritrito. La traccia italiana si ferma purtroppo a un Dolby digital 5.1, che per quanto di buonissima qualità, non riesce certo a sfruttare tutte le notevoli potenzialità sonore del film, che sotto questo aspetto pigia davvero forte sull'acceleratore. Potenzialità sfruttate peraltro alla perfezione dal Dolby Atmos inglese (con core True Hd 7.1). In ogni caso, anche nella traccia italiana, che ribadiamo non è affatto un dolby digital timido, ma anzi bello frizzante pur con i suoi limiti, c'è una costante nota inquietante nell'ascolto, corroborata da occasionali jump scare, effetti sonori (stupenda la caduta delle posate dal soffitto), voci telepatiche e il cuore pulsante in sottofondo. Il tutto ben riprodotto grazie a un'attività dell'asse posteriore davvero robusta, precisa e ricca di brio, ma anche il sub è sempre presente e capace a volte di sorprendere con qualche incursione ben mirata. Puliti i dialoghi e corposa la resa della colonna sonora.
L'audio inglese: esperienza immersiva ed energia devastante
Come detto, però, il Dolby Atmos inglese offre un'esperienza decisamente più affascinante e immersiva. La traccia, oltre ad acquistare una suggestiva verticalità, rivela un'attività surround ancora più decisa, frizzante e precisa nei minimi particolari (notevole soprattutto la differenza nei momenti più tranquilli, dove emergono molti rumori più sottili,a partire dalla prima sequenz anel bosco), oltre a una dinamica maggiore e bassi ancora più profondi e muscolari. Fino alle sequenze dell'Overlook, decisamente inquietanti e il punto culminante di questa escalation sonora. Il consiglio è di ascoltare almeno una volta il tutto in originale, per non perdersi una grande esperienza.
Gli extra: making of e curiosità. E c'è anche Stephen King
Come accennato, nei contenuti speciali troviamo circa 35 minuti di contributi, frutto di tre distinte featurette. In From Shining to Sleep (5'), il regista Mike Flanagan e Stephen King parlano del rapporto tra i due romanzi, del film di Stanley Kubrick e della sfida di confezionare un sequel tratto dal nuovo romanzo. The Making of Doctor Sleep: A New Vision (14') è un contributo che oltre a Flanagan e King, vede protagonisti anche Ewan McGregor, il produttore Trevor Macy, le attrici Kyliegh Curran e Rachel Ferguson, il costumista Terry Anderson: si discute dello produzione del film, della sceneggiatura, della lavorazione e delle riprese, ma anche dei vari personaggi.
A chiudere Return to The Overlook (15'), che è un suggestivo e curato approfondimento della ricostruzione dell'iconico Overlook Hotel, mitica location chiave del Shining di Stanley Kubrick, con retroscena sul design di produzione, sui trucchi utilizzati, sugli oggetti di scena e sulla riscoperta di vecchi personaggi interpretati però da nuovi attori. Da segnalare che è in commercio anche la Steelbook a due dischi (che potete vedere nell'immagine) dove è presente, oltre a quella cinematografica, anche la versione Director's Cut con 27 minuti di scene inedite.
Conclusioni
Come abbiamo visto nella recensione del blu-ray di Doctor Sleep, il film che segna il ritorno all’Overlook Hotel gode di una smagliante forma video in alta definizione, quasi perfetta per il formato utilizzato. Notevole anche l’audio, che se per la traccia italiana è comunque godibile, in quella originale diventa addirittura devastante. Discreta la parte degli extra, che si ferma come durata a poco più di mezz’ora, con contributi comunque interessanti.
Perché ci piace
- Un video suggestivo e affascinante, con un dettaglio sempre al top.
- Soprattutto nella versione l’originale, l’audio è davvero un’esperienza immersiva e straordinaria.
- La presenza di Stephen King negli extra porta sempre un valore aggiunto.
Cosa non va
- Sulla quantità degli extra, però, si poteva fare qualcosa in più.
- L’audio italiano, pur di buona qualità, si ferma a un dolby digital che non sfrutta tutte le potenzialità del film.