Recensione S1m0ne (2002)

S1m0ne è il nuovo film del regista Andrew Niccol, già sceneggiatore di The Truman Show, e sceneggiatore/regista dell'ottimo Gattaca.

Divinità di vetro

S1m0ne è il nuovo film del regista Andrew Niccol, già sceneggiatore di The Truman Show, e sceneggiatore/regista dell'ottimo Gattaca.
Come nei suoi precedenti due film, Niccol affronta di nuovo il tema dell'illusorietà e della tecnologia. Ma mentre in The Truman Show è il mondo circostante ad essere falso ed artificiale, qui la prospettiva è ribaltata. E' Simone ad essere falsa, e tutto il resto del mondo la ritiene vera.

S1mone può essere letto su diversi livelli; è una straordinaria commedia, divertente, intelligente e pungente allo stesso tempo. Ogni personaggio viene messo alla berlina dal regista, specchio delle vere persone che si aggirano dentro e intorno allo show biz del cinema. Niccol ci fornisce una versione parodistica di ognuno di loro: il regista d'autore, che vorrebbe l'intera gestione della sua opera senza l'intervento di nessuno, attori compresi (guardatevi gli spezzoni dei suoi film per assistere alla perfetta, spassosa, parodia dell'opera d'autore); la divetta capricciosa, assurda nelle sue pretese; la producer ossessionata dal botteghino; i giornalisti scandalistici pronti a tutto pur di fare uno scoop; e soprattutto i fans, impazziti per questa donna bellissima e perfetta, pronti ad accettare qualsiasi cosa da lei, dalle missioni caritatevoli nel terzo mondo, alle uscite più unpolitically correct.

Ma S1m0ne può essere anche letto come un avvertimento per questa società sempre più ossessionata dalle apparenze, sempre più legata ad uno schermo, che sia quello di un televisore o quello di un computer. Un'ossessione di cui Niccol ci svela metaforicamente il pericolo: Hank, dopo aver passato 3 anni della sua vita davanti al computer, viene ucciso da questo.
Ed è Simone ad essere ritenuta vera, non le opere di Taransky. Tanto che lo stesso regista si dimenticherà di "farsi" ringraziare durante la notte degli Oscar, oscurato egli stesso dall'illusione che credeva di aver creato.
Un'illusione che, anche se scoperta, non potrà esser cancellata, ma dovrà continuare a vivere, perché ormai i suoi fans non possono farne a meno, proprio come tutti noi stiamo perdendo ogni giorno di più il contatto con la verità, barattandolo con quello che passa sullo schermo.