Deadpool: il cinecomic che non ti aspetti

Il celebre mercenario chiacchierone della Marvel arriva finalmente sul grande schermo come protagonista assoluto, con il volto di Ryan Reynolds. E il risultato è un film divertentissimo, oltre che un elemento di rottura in un ambito piuttosto prevedibile come quello dei film di supereroi.

Wade Wilson, di professione mercenario, vive felicemente con l'amata Vanessa fino al giorno in cui scopre di avere un tumore in fase terminale. Disperato, accetta di partecipare ad un esperimento clandestino che gli consentirà di sopravvivere. Vivo ma sfigurato, Wade è ora praticamente invincibile ed assetato di vendetta. I suoi tentativi di rintracciare chi gli ha rovinato l'esistenza provocano spesso morte e distruzione, attirando l'attenzione degli X-Men...

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Deadpool: Ryan Reynolds sul viadotto a fianco di un camion rovesciato
Deadpool: Ryan Reynolds sul viadotto a fianco di un camion rovesciato

Wade chi?

Nei fumetti è una presenza più o meno fissa da molti anni, mentre al cinema l'abbiamo visto solo di sfuggita, in una versione che non ha convinto molto i fan, in X-Men - Le origini: Wolverine. Parliamo di Wade Wilson alias Deadpool, che in occasione del suo cameo riuscito a metà, e non per colpa dell'attore, aveva le fattezze di Ryan Reynolds. Dopo quella prima disavventura, l'attore canadese ha dovuto aspettare per dare al pubblico il Deadpool che si meritava, ossia il beniamino di molti lettori affezionati della Marvel: un personaggio estremo, sboccato, politicamente scorretto, loquace fino all'eccesso e - questo un dettaglio di non poco conto - consapevole del suo essere un (anti)eroe dei fumetti. Caratteristiche, queste, che hanno a lungo fatto venire l'orticaria ai dirigenti della 20th Century Fox, poiché ritenevano impossibile conciliare il mondo violento ed autoironico del mercenario chiacchierone con quello più "per tutti" degli X-Men. È soprattutto per questo motivo che Reynolds, coinvolto anche come produttore al fine di tutelare i "diritti" del personaggio, e il regista esordiente Tim Miller hanno dovuto fare i conti con un budget di circa 50 milioni di dollari, un quarto di quello che viene speso, in media, per un cinecomic di prima categoria. Un prezzo che i due hanno pagato con piacere, pur di poter realizzare il film che volevano, senza censure. E così è stato.

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Ryan Reynolds e le sue spade in una scena di X-Men - Le origini: Wolverine
Ryan Reynolds e le sue spade in una scena di X-Men - Le origini: Wolverine

Partire col piede giusto

Deadpool: Ryan Reynolds sulla copertina di Entertainment Weekly
Deadpool: Ryan Reynolds sulla copertina di Entertainment Weekly

Qualunque timore su una possibile scarsa aderenza alla componente "meta" della fonte viene smentita già nei titoli di testa, dove le tradizionali scritte relative a cast e troupe ci fanno sapere che stiamo per vedere "un film di un cretino", prodotto da "deficienti" e interpretato da "un perfetto idiota" (Reynolds), "una gnocca" (Morena Baccarin), "un cattivo inglese" (Ed Skrein) e così via, fino alla menzione del "cameo gratuito" (Stan Lee, in grande forma e visibilmente soddisfatto della sua esperienza).

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Da quel momento è una successione di sangue e battutacce che non risparmiano niente e nessuno, dalla continuity a dir poco ingarbugliata del franchise mutante alle doti recitative dello stesso Reynolds, passando per le spese di produzione e varie caratteristiche ricorrenti dei cinecomics; incluso il momento post-credits, che al contempo prende in giro e mantiene viva la tradizione dell'allusione a un possibile sequel. Per certi versi abbiamo a che fare con un Kick-Ass elevato alla decima potenza, in termini di riflessione ironica ma amorevole sul genere. E a proposito di amore...

"Questo non è un film di supereroi, è una love story"

Deadpool: Ryan Reynolds in un'immagine tratta dal film
Deadpool: Ryan Reynolds in un'immagine tratta dal film

Si ride tantissimo, soprattutto per le tante citazioni che forse non tutti riusciranno a cogliere, ma Deadpool, per quanto irriverente, non è una parodia, poiché deve rimanere (minimamente) ancorato nell'universo prestabilito degli X-Men. E siccome non avrebbe senso riciclare una delle storyline legate a Wolverine e soci (anche perché Deadpool, in quanto non propriamente mutante né X-Man, si muove in ambienti leggermente diversi), le motivazioni del protagonista sono molto più "terra terra" grazie alla sua relazione, spassosa ma anche commovente, con la bella Vanessa, interpretata con la giusta dose di sensualità mista a fragilità e senso dell'umorismo, da un'ottima Morena Baccarin, molto più credibile al fianco di Reynolds in questo film che vicino a Ben McKenzie in Gotham. Merito di un copione spumeggiante e ricco di trovate (vedi la scena di sesso tra Wade e Vanessa), nonché di una colonna sonora volutamente sdolcinata e per questo azzeccatissima.

La rivincita di Reynolds

Deadpool: Ryan Reynolds in un'ironica foto del film
Deadpool: Ryan Reynolds in un'ironica foto del film
Deadpool: Brianna Hildebrand e Ryan Reynolds interpretano Ellie Phimister e Wade Wilson
Deadpool: Brianna Hildebrand e Ryan Reynolds interpretano Ellie Phimister e Wade Wilson

Detto tutto ciò, il vero asso nella manica rimane l'uomo che interpreta Deadpool, solitamente destinato a brillare, o per lo meno fare dignitosamente il proprio lavoro, in pellicole di genere poco riuscite come Blade: Trinity (durante la cui lavorazione l'attore iniziò ad interessarsi al mercenario logorroico) o Lanterna verde (brillantemente preso in giro non una ma due volte). Dotato di una certa "faccia da schiaffi" e di ottimi tempi comici, l'attore si è visibilmente divertito a dare a Wilson il trattamento cinematografico che meritava, dopo l'umiliazione della bocca cucita nel 2009. E noi ci divertiamo altrettanto grazie alla sua performance che trasuda passione, autoironia ed irriverenza, in misure tali da far morire di invidia il Tony Stark di Robert Downey Jr., dovesse mai avere luogo un crossover.

Alla prossima?

Deadpool: una nuova foto che ritrae Colossus
Deadpool: una nuova foto che ritrae Colossus

Difficilmente vedremo Deadpool in uno dei film "normali" degli X-Men, per via della caratterizzazione sua e degli altri mutanti (vedi la figura che fa il povero Colosso in questo film). Sarebbe invece già in cantiere un secondo lungometraggio dedicato al Mercenario, al quale fa allusione, come abbiamo già detto, la brillante sequenza post-credits. Basta che non vi aspettiate un cameo alla Samuel L. Jackson ("Non abbiamo i soldi per quello!", dice Deadpool)...

Movieplayer.it

4.0/5