Davide Marengo torna con Un fidanzato per mia moglie

Il regista di Notturno Bus racconta la crisi della coppia insieme a Geppi Cucciari, Paolo Kessisoglu, Luca Bizzarri, Ale e Franz e Dino Abbrescia nel suo nuovo film, presentato stamane a Roma.

Dopo il suo Notturno Bus, in cui una misteriosa Giovanna Mezzogiorno coinvolge un ignaro Valerio Mastandrea in un pericolo scambio di microchip, e The Lithium Conspiracy con Carolina Crescentini, Davide Marengo torna alla regia per trovare una soluzione agli annosi e sempre di moda problemi di coppia. Ma nella nuova era, per intenderci quella dei social network, della coppia aperta e dei tradimenti sempre segreti, oltre alla terapia e il dialogo c'è un'altra soluzione contro la noia matrimoniale; assoldare un playboy per far in modo che una moglie depressa e insoddisfatta dalla vita decida finalmente di lasciare un marito sull'orlo di una crisi di nervi. Insomma, più che metodi per una riconciliazione, con questa nuova commedia, distribuita da 01 Distribution il 30 aprile e ispirata al film argentino Un novio para mi mujer, Marengo propone soluzioni per arrivare ad una separazione senza assumersi le responsabilità della rottura. Ad aiutarlo nel compito sono Geppi Cucciari, nei panni di Camilla, moglie fin troppo conflittuale, Paolo Kessisoglu, in quelli di Simone pronto a tutto pur di ritornare libero, e Luca Bizzarri nelle vesti del Falco, un playboy ormai sul viale del tramonto e dallo stile piuttosto vintage. Attenzione, però. Con un trio così è garantito che l'imprevisto possa essere dietro l'angolo. Soprattutto se a consigliare le loro mosse c'è una coppia gay formata da Ale e Franz e un amico con il vizio della conquista come Dino Abbrescia.

Remake all'italiana
Per la realtà produttiva italiana non è certo un'abitudine dedicarsi all'attività del remake. Anzi, tutt'altro. Quindi stupisce la scelta del produttore Beppe Caschetto di prendere in "prestito" le atmosfere create da film di Juan Taratuto per farle interpretare in maniera personale da Davide Marengo. Ma quali sono le insidie che si nascondono dietro un rifacimento? "Del film mi ha conquistato senza alcun dubbio il doppio binario del racconto in cui abbiamo un meccanismo poco credibile ma trattato in modo realistico - spiega Marengo - per questo motivo ho scelto di applicare un approccio il più possibile concreto. Lo scheletro della storia è rimasto praticamente identico cercando, però, di adattare il tutto ad una visione vicina alla nostra. Per quanto riguarda gli attori, dopo avergli fatto vedere il film, ho chiesto a tutti loro di distaccarsene dimenticandolo completamente. Non volevo in nessun modo che cadessero nella tentazione di farne una copia. C'è solo un'idea di regia che ho utilizzato allo stesso modo. Ossia non far vedere mai il personaggio della psicoterapeuta di coppia. In questo modo è il pubblico ad assumersi il ruolo di analista. "
Lui, lei e l'altro
Secondo un vecchio detto tra moglie e marito è sempre meglio non mettere il dito, ma ci sono dei casi in cui un intruso dal carattere romantico può risolvere la situazione di una copia. Soprattutto se questa è formata da una donna che sembra aver completamente perso ogni desiderio di realizzazione e da un uomo in fuga davanti all'emergenza in corso. "Camilla è una donna che si trova in un momento delicato della sua vita - racconta Geppi - Dopo aver abbandonato la Sardegna, le amiche e un lavoro che la gratificava per sposare Simone, si sente appesantita ed ha perso la sua identità sociale. Cosa certo da non sottovalutare. In questo modo si trova ad avere fin troppo tempo libero e ad essere eccessivamente presente nella vita del marito. Credo che questo film affronti con leggerezza una tematica molto importante. Ossia come un lavoro sia fonte per le coppie non solamente di un equilibrio economico. " Per indurla ad uscire fisicamente dal loro appartamento e convincerla, a sua insaputa, alla separazione, il marito Simone sceglie apparentemente la via più semplice, lasciando ad un altro uomo il compito di indurla in tentazione. "Questo marito non riesce ad affrontare la crisi - continua Paolo Kessisoglu - Invece di comprendere i motivi del malessere tenta un escamotage per non assumersi alcuna responsabilità. E il bello è che questa tematica potenzialmente pesante è stata trattata con la leggerezza di una commedia." Atmosfere a parte, però, quale storico playboy ha ispirato il personaggio del Falco dal look datato e dallo stile di conquista anni ottanta scomparso dalla circolazione dopo aver mandato in fumo nientemeno che un matrimonio con la figlia di Pelé ? "Abbiamo pensato a Daniel Ducruet - ammette Luca Bizzarri - soprattutto perché dopo la rottura con Stephanie di Monaco ha subito un notevole crollo. Per quanto riguarda il mio collega argentino, devo dire che non abbiamo molto in comune. Lui non è certo un giovane fico come me. Anzi, tutti i giorni hanno dovuto lavorare molto con il trucco per invecchiarmi."
Tra cinema e televisione
Dalla protagonista Geppi Cucciari alla coppia Ale e Franz, senza ovviamente dimenticare Luca e Paolo, l'intero cast deve molto della sua visibilità alla televisione e al successo di una trasmissione storica come Zelig. Ma, arrivati a questo punto, non si sentono troppo divisi tra piccolo e grande schermo? Secondo Paolo Kessisoglu si tratta di due linguaggi profondamente diversi. "Nel corso degli anni credo di aver imparato a fare la tv - continua - ma io parto dal teatro e per questo credo che il mezzo cinematografico sia più vicino al mio background. La preparazione teatrale aiuta a prepararsi al confronto con la macchina da presa. Ma è pur vero che quando si arriva sul set è bene dimenticarsi di tutto il lavoro fatto." _ Molto più pratico, invece, il compagno d'arte Luca. "La mia testa preferisce il cinema, il mio cuore il teatro e la mia tasca destra, dove tengo il portafoglio, ha una propensione per la televisione." _