Diciamocelo, in questo periodo non c'è niente di meglio di un thriller appassionante, in cui le sorprese e i colpi di scena si susseguono, per passare le lunghe serate di forzato isolamento. Le grandi piattaforme streaming lo sanno, e nelle ultime settimane stanno arricchendo i loro cataloghi di titoli di questo tipo: ma, come vedremo in questa recensione di Dangerous Lies, il thriller appena arrivato su Netflix, non tutti riescono a convincere e ad appassionare lo spettatore. Le premesse del film di Michael M. Scott sono interessanti ma sanno di già visto - ricordano, in parte, quelle di Cena con delitto - Knives out, per fare un esempio recente -, vengono sviluppate in maniera piuttosto prevedibile e non danno vita a nulla di memorabile.
Premesse che avrebbero potuto dar vita a una storia interessante
Katie, la Camila Mendes di Riverdale, è un'ex cameriera che lavora come badante/infermiera di un ricco signore anziano, interpretato da Elliott Gould. Dopo la morte improvvisa dell'uomo, con cui Katie aveva stretto un ottimo rapporto, la donna viene fatta a sorpresa unica erede della sua fortuna. Lei e suo marito Adam, il Jessie Usher visto di recente in The Boys, si trasferiscono nella grande casa del defunto, ma presto una serie di pericolosi segreti vengono a galla e i due restano invischiati in una complicata rete di misteri, bugie e delitti. Katie sarà quindi costretta a mettere in discussione le motivazioni di chi la circonda, soprattutto di coloro che ama di più.
Come potrete immaginare da questo veloce riassunto della trama, le premesse di Dangerous Lies sono molto semplici ma interessanti e avrebbero potuto, se sviluppate in un certo modo, dare vita ad un thriller avvincente e suggestivo, di quelli capaci di tenere lo spettatore incollato allo schermo fino alla fine con la voglia di scoprire il vero colpevole, di individuare chi, tra i vari personaggi che ci vengono presentati, è quello che nasconde un lato oscuro inaspettato. Purtroppo, però, Dangerous Lies non riesce mai a catturare veramente chi guarda, perché quanto accade risulta sempre un po' troppo facile da prevedere. Il tentativo è quello di farci sospettare di tutti, in particolare dei personaggi più vicini alla protagonista, per ribaltare poi ogni nostra idea con diversi colpi di scena, peccato però che questi meccanismi siano così evidenti da essere facili da smascherare, e che vengano orchestrati in maniera così manifesta ed esplicita da rendere il film a tratti noioso, piuttosto che suggestivo e coinvolgente.
Il cast, in particolare i protagonisti, danno comunque vita a dei personaggi piuttosto convincenti: onesta ed ingenua lei, più misterioso e ambiguo lui, Katie ed Adam sono legati da una buona sintonia e riescono a farci empatizzare con loro e con quanto gli accade. Il problema più evidente sono però i comprimari, decisamente troppo monodimensionali, soprattutto quelli che poi si riveleranno come gli antagonisti principali, che se fossero stati approfonditi maggiormente avrebbero dato più spessore all'intera pellicola. Peccato, poi, non aver sfruttato di più un attore come Elliott Gould, che ci sembra un pò sprecato nel ruolo - piuttosto limitato anche per presenza in scena - che gli viene affidato.
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Un finale che non sorprende
Tornando all'esempio di prima, che, non possiamo che sottolinearlo, assomiglia solo nelle premesse al film Netflix di cui stiamo parlando, che cosa fa di Cena con delitto - Knives out, una pellicola così indimenticabile? Il fatto di riuscire a sorprendere lo spettatore pur rifacendosi a qualcosa di già visto e ben conosciuto. Dangerous Lies pur provando a stupirci, in particolare con il suo finale a sorpresa, non riesce mai a risultare veramente inaspettato e per questo non appassiona chi guarda. Il risultato è una versione un po' piatta di altri thriller simili, un film che sicuramente può intrattenere per un paio d'ore ma che, forse, si perderà fin troppo presto nello sconfinato catalogo del colosso dello streaming.