Da Vinci's Demons: i segreti di Laura Haddock e Julie Gardner

In occasione della premiere mondiale, la bellissima interprete di Lucrezia Donati e la produttrice dello show ci hanno anticipato qualche gustosa rivelazione sulla serie nata dalla mente di David Goyer.

Alta, slanciata, Laura Haddock avanza ondeggiando su tacchi vertiginosi sgranando gli occhi di fronte alle bellezze di Firenze. Vista da vicino ricorda un po' Angelina Jolie all'inizio della carriera, prima di diventare la diva magrissima e tormentata che oggi conosciamo. Sicuramente appare molto diversa dal personaggio cucitole addosso da David S. Goyer in Da Vinci's Demons. La sicurezza di Lucrezia Donati, spregiudicata e misteriosa amante di Cosimo il Magnifico, cede il passo alla timidezza che Laura prova a mascherare dietro enormi sorrisi rivolti ai giornalisti mentre parla dello show di cui interpreta l'intrigante protagonista femminile. Con lei è presente a Firenze anche la produttrice Julie Gardner, veterana della tv britannica con all'attivo cult come Doctor Who e Torchwood. Dal 2009 Julie Gardner ha lasciato l'Europa per trasferirsi a lavorare negli Stati Uniti con BBC International, ma la lunga chiacchierata si apre proprio con il Galles, suo paese natale.

Da Vinci's Demons è ambientato a Firenze, ma di Italia se ne vede poca visto che in realtà la serie è girata in Galles. Perché questa scelta?
Julie Gardner: Io adoro Firenze, ma se avessi deciso di girare la serie qui non avrei dormito per sei mesi. Questa è una città ricca di architetture storiche e girare in centro scene di esplosioni, rischiando di rovinare i monumenti, non sarebbe stata una grande idea. Ci servivano ampi spazi, monumenti, castelli accessibili. In Galles, a differenza di Firenze, c'è pochissimo traffico e la popolazione è molto meno numerosa. A Firenze sono stati girati solo gli esterni. Siamo stati qui una decina di giorni abbiamo fotografato ogni singolo monumento per riprodurlo nel miglior modo possibile. Girare in Italia sarebbe stato molto più suggestivo, ma qui non avremmo avuto la stessa libertà. Inoltre l'Inghilterra ha incentivi fiscali per le produzioni televisive e cinematografiche molto vantaggiosi. Anche a livello economico siamo stati incentivati a scegliere il Galles.
Laura Haddock: E poi qui non avremmo mai smesso di mangiare.

Siete stati voi a volere David Goyer nel progetto?
Julie Gardner: Si, siamo stati noi della BBC International a proporre l'idea a David perché ci piaceva molto la sua visione, la sua capacità di mescolare realtà storica e fantasia.
Laura Haddock: David non si è fatto confondere dal genere neppure per un instante. E' un creativo e la sua mente lavora a velocità pazzesca. Ha disegnato gli oggetti di scena, ha immaginato le scene. Non appena finisce una cosa lo vedi già concentrato sul progetto successivo.

Nel pilot di Da Vinci's Demons abbiamo potuto apprezzare sequenze spettacolari. In una delle prime scene vediamo Leonardo impegnato a sperimentare una delle sue invenzioni, una specie di aliante, testandolo con l'aiuto di Nico, il suo giovane assistente. Come avete realizzato questa scena?
Julie Gardner: La reazione di Nico che vedete sullo schermo è molto genuina perché durante le riprese era piuttosto terrorizzato. Abbiamo provato a ricreare alcuni esperimenti di Leonardo con l'aiuto e la fantasia di David. Nel caso del volo abbiamo filmato i singoli dettagli, la corda, i cavalli che corrono, il corpo di Nico appeso all'aliante, e poi abbiamo riunito il tutto in fase di montaggio.

Laura, come sei approdata nella serie?
Laura Haddock: Ho ricevuto il copione e mentre lo leggevo ho capito immediatamente quanto Lucrezia fosse un personaggio estremamente complesso, appassionato, stratificato. La sua vera natura, le sue intenzioni, emergono a poco a poco nel corso delle puntate. Inoltre è una donna appassionata. Sapevo di volerla interpretare perciò ho fatto di tutto per ottenere la parte. Quando sono stata richiamata per il secondo provino, quello di coppia con Tom Riley, mi trovavo in treno di ritorno dal Galles e sono stata tutto il tempo attaccata al telefono con la produzione perché ero terrorizzata all'idea di mancare il provino. Sono arrivata di corsa e mi sono trovata davanti Tom. Ci siamo detti tre parole e la chimica tra di noi è stata subito visibile. Dopo aver provato le scene con lui, la mia recitazione è completamente cambiata e sono davvero entrata nel personaggio.

Julie, che cosa cercavate negli attori che avete ingaggiato?
Julie Gardner: E' tutto collegato al tono della serie. Tutti gli elementi fantastici che appartengono alla poetica di David Goyer sono presenti nello show. Noi produttori volevamo attori che parlassero in modo naturale, che avessero l'aspetto giusto, che risultassero credibili in un simile contesto.
Laura Haddock: Alcuni di noi hanno avuto la meglio su attori di provenienza teatrale proprio perché privi di impostazione. Sul set è stato tutto molto onesto, molto naturale. David non ha mai cambiato una parola della sceneggiatura, ma ci ha dato modo di recitare i nostri ruoli al meglio.

Lucrezia è un personaggio forte, libero, anche sessualmente. Ci sono stati momenti di imbarazzo sul set?
Laura Haddock: Nella mia vita di tutti i giorni non mi comporterei mai come lei, ma grazie all'atmosfera creatasi sul set anche nelle scene di sesso è venuto tutto molto naturale. Lucrezia ha un marito che ha sposato per motivi di interesse, per acquisire potere, ma questo non le impedisce di utilizzare il sesso per i propri scopi. E' una donna estremamente libera, anche intellettualmente e per l'epoca in cui è ambientato Da Vinci's Demons è qualcosa di straordinario.

Nella prima puntata dello show Lucrezia appare in una luce piuttosto ambigua, sopratutto nel finale. Diventerà una villain?
Laura Haddock: Alla fine del primo episodio accade qualcosa che porta il pubblico a pensare che lei sia cattiva, che sia una doppiogiochista, ma nel secondo episodio emergeranno nuovi elementi che permetteranno di cambiare opinione. Lucrezia sta prendendo delle decisioni difficili, che vanno contro la sua natura, ma lo fa perché ha degli obiettivi da raggiungere.

Lucrezia si innamorerà di Leonardo Da Vinci?
Laura Haddock: E' la prima cosa che mi sono chiesta anche io. Lucrezia ama qualcuno davvero? Nello show sembra che stia perdendo la testa per Leonardo, ma all'inizio è solo un rapporto di interesse reciproco. Se ci sia vero amore o meno lo scopriremo in seguito. E' stato interessante vedere come David abbia sviluppato le figure femminili, i contrasti tra il mio personaggio e quello di Lara Pulver, il loro agire apparentemente all'ombra dei loro uomini, ma in realtà in modo molto autonomo. Un elemento della serie che rappresenta Lucrezia in maniera incredibile è la musica. Non avevo mai sentito un brano musicale così accurato come quello che Bear McCreary ha composto per lei. Triste e complesso al tempo stesso. Quando l'ho ascoltato per la prima ho sentito una morsa allo stomaco.

Anche dal punto vista visivo Lucrezia è un personaggio dotato di una fisicità prorompente.
Laura Haddock: A caratterizzare l'aspetto fisico di Lucrezia ci pensano gli incredibili costumi realizzati per la produzione. Nella scena del carnevale fiorentino sono vestita da fenice e mi vedrete indossare un abito spettacolare, ma in generale tutti i costumi sono splendidi. Per realizzarli i costumisti si sono ispirati a vari stilisti, come Vivienne Westwood e Alexander McQueen. Gli abiti di Giuliano de Medici sono ispirati a Versace. Il look e il trucco ci hanno ulteriormente aiutato a calarci nei nostri personaggi.

Quale è la debolezza di Lucrezia?
Laura Haddock: Non riesce a non sentirsi in colpa. E' un personaggio molto leale.

L'amore che ha dentro di sé può essere la sua debolezza?
Laura Haddock: E' più complicato di così, ma non posso dire di più.

Che tipo di regista è David Goyer?
Laura Haddock: E' perfetto. Lavorare con lui è stato incredibile perché lo show è una sua creazione. David ha diretto le prime due puntate, poi sono subentrati i suoi collaboratori perché per un solo regista dirigere l'intera serie sarebbe stato un lavoro enorme. David è capace di creare un set meraviglioso, è divertente, appassionato. In generale le produzioni inglesi sono molto diverse da quelle americane, ma lui ha saputo creare un'atmosfera unica. Inoltre è molto buffo. Nei giorni di pioggia in Galles lo vedevi arrivare sul set tutto vestito con gli stivaloni di gomma, il cappello e l'impermeabile e anche quando usciva il sole restava tutto bardato. Era molto divertente osservarlo in azione.

Julie, ci sarà una seconda serie di Da Vinci's Demons?
Julie Gardner: Ancora non lo sappiamo, ma speriamo di sì. David ha già pronto un plot che durerà molto a lungo, ma lo show proseguirà solo se ci sarà una risposta positiva da parte del pubblico.