Colpi di fulmine, Neri Parenti e Christian De Sica ridono di cuore

In vista dell'uscita della nuova commedia di Neri Parenti, abbiamo scambiato qualche chiacchiera con il cast, formato da Christian De Sica, Luisa Ranieri, Arisa, Lillo&Greg, Anna Foglietta e Simone Barbato; 'Basta con le vacanze e i signori facoltosi, quest'anno si ride con l'amore', ci ha raccontato il regista.

Una squadra di esperti della commedia assoldati per far ripartire di slancio il cinepanettone, anzi per svecchiarlo e rinverdirne i fasti dopo le crisi dell'ultima stagione. Aurelio De Laurentiis ha le idee molto chiare in vista dell'uscita di Colpi di fulmine, il nuovo film di Neri Parenti in arrivo nelle nostre sale giovedì 13 dicembre; accantonati i viaggi esotici in mete da sogno e le gag triviali, quest'anno il Natale si tinge di rosa, visto che tutti i protagonisti della pellicola sono alle prese con l'amore a prima vista. Christian De Sica è uno psichiatra che finge di essere un sacerdote per evitare un arresto, ma l'abito talare non gli impedirà di innamorarsi perdutamente di Luisa Ranieri, maresciallo dei carabinieri e promessa sposa di un uomo fedifrago. C'è poi l'ambasciatore presso la Santa Sede, Claudio Gregori (Greg), che non riesce a contrastare il sentimento viscerale che prova per Anna Foglietta, una pescivendola sguaiata, solita accompagnarsi ai coatti; per conquistarla il diplomatico decide di seguire le lezioni di Pasquale Petrolo (Lillo), che cercherà di trasformarlo in un campione di maleducazione. A completare questo team dobbiamo aggiungere la simpatica perpetua interpretata da Arisa e il sagrestano muto che ha il volto di Simone Barbato. Li abbiamo incontrati questa mattina e ci siamo fatti raccontare qualcosa in più di questa esperienza particolare.

Signor Parenti, inutile negare che questo sia un film diverso dai precedenti. Ci racconta questo mutamento? Neri Parenti: Diciamo che sentivamo il bisogno di non fare come gli struzzi, mettendo la testa sotto la sabbia. L'anno scorso pur vincendo il biglietto d'oro e avendo conquistato il terzo incasso della stagione, non abbiamo avuto lo stesso successo. Diciamo che era suonato un campanello d'allarme, quindi forse valeva la pena prendersi una pausa. E poi, in tempi come questi, parlare di vacanze e facoltosi signori che si dedicano ad una vita dispendiosa non ci sembrava tanto giusto. Quindi abbiamo scelto di far ridere parlando d'amore, un argomento universale, che non conosce classi sociali, latitudini e via di seguito. Noi abbiamo colto l'aspetto comico di questo sentimento, tentando di realizzare il primo film comico sull'amore e non semplicemente una commedia sentimentale sul modello di Love Actually - l'amore davvero o Ex. Per questo abbiamo sfruttato un tema come il colpo di fulmine che ci ha permesso di spingere un po' sull'acceleratore e creare quelle situazioni imbarazzanti che sono il pane della comicità.

Il richiamo a certe commedie del passato sembra molto forte, a cominciare dal personaggio di Christian De Sica... Neri Parenti: A dare questa sensazione è forse l'ambientazione. Nel primo episodio dovendo raccontare la storia di qualcuno che si nasconde, ho voluto calcare la mano su tutti luoghi comuni del piccolo mondo antico.
Christian De Sica: Per me è stato importante togliermi dal ruolo d'azione. Per la prima volta nella mia carriera poi, non ho fatto il figlio di puttana. Nel mio episodio si cerca meno la risata grossa, ma c'è un bell'ottimismo, un ritorno al passato, ma senza la muffa del vecchiume.

E' riuscito poi a catturare due comici come Lillo e Greg, come ci è riuscito? Neri Parenti: Contrariamente a quello che sembra, prima abbiamo scritto la sceneggiatura e poi abbiamo cercato gli attori. Ci serviva una coppia già affiatata e collaudata e analizzando il mercato ci siamo resi conto che Lillo e Greg potevano fare al caso nostro. All'inizio erano piuttosto restii, poi gli abbiamo fatto leggere la sceneggiatura e si sono ritrovati perfettamente. Ci siamo incontrati un pomeriggio e abbiamo sistemato un paio di cose, anche se la struttura è rimasta la stessa.

Claudio, perché questa perplessità? Claudio Gregori: Perché io non sono appassionato di cinema e trovo che fare il cinema o TV solo per i soldi è inutile. Ma la sceneggiatura era veramente scritta bene e i personaggi ci rispecchiavano.
In effetti sembra scritta da voi... Pasquale Petrolo: Neri ci ha permesso di cambiare delle cose, ma non perché non andassero bene, solo per cucircele un po' addosso. Su un'ossatura molto forte, una specie di My Fair Lady al contrario, abbiamo innestato il nostro umorismo surreale. Noi amiamo la comicità di situazione, non siamo dei battutari. Inoltre abbiamo avuto modo di improvvisare, cosa che in genere non viene permessa per questioni di tempo e da quel momento in poi tutto è stato tutto in discesa, ci siamo rilassati fino ad arrivare al divertimento totale.

Rosalba, per te si tratta invece della terza esperienza cinematografica. Com'è cambiata la tua percezione del mondo del cinema dal tuo esordio fino ad oggi? Arisa: Mi piace sempre di più. La prima volta sul set del film di Ricky Tognazzi (Tutta colpa della musica, ndr) è stata traumatica, perché non mi sentivo molto brava e poi quando mi sono vista la prima volta non mi sono piaciuta per niente. In TV ci sono le luci giuste, il trucco correttivo e mi facevo un sacco di problemi, in particolare per il mio naso. Poi però mi sono appassionata e ci ho preso gusto.

E sul set di Colpi di fulmine com'è andata?
Mi sono trovata benissimo perché è stato un ambiente molto familiare. Neri è un regista che ti fa diventare un attore, che ti corregge amorevolmente e non è mai scocciato o impaziente. Per lui conta solo fare un bel film.

Ti sei ispirata a qualcuno in particolare per la tua Tina?
Sì, a mia zia Carmela. Io sono cresciuta al Sud in una famiglia matriarcale, e lei era così. E' rimasta vedova a 40 anni con cinque figli da accudire e nonostante la sua rigidità caratteriale, mandava avanti la baracca con forza ed era anche la più buffa di tutte.

Abbiamo parlato di grandi cambiamenti, Parenti è pronto per la svolta romantica? Neri Parenti: No, io sono di natura un cinico, non le so fare quelle cose alla Muccino e non credo neanche ai colpi di fulmine, a meno che non siano per una canzone o un film, altrimenti sono cauto. Figuriamoci, sono sposato da 30 anni con mia moglie. Sono per le scelte ponderate.

Signor De Laurentiis teme la concorrenza feroce degli altri film natalizi? Aurelio De Laurentiis: Se i film sono buoni la gente è invogliata ad andare al cinema, per questo ritengo che la concorrenza non sia limitante, anzi. E poi in tempo di crisi il cinema è sempre stato il divertimento più economico e coinvolgente.