Ciao Alberto, recensione: ritorno a Portorosso su Disney+

La recensione di Ciao Alberto, cortometraggio ambientato nell'universo di Luca e disponibile in esclusiva su Disney+.

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Ciao Alberto: un'immagine

Con la recensione di Ciao Alberto, nuovo cortometraggio Pixar che arriva su Disney+ in occasione del secondo anniversario della piattaforma, torniamo nell'universo narrativo dei mostri marini di matrice italiana creati da Enrico Casarosa. Un universo che durante l'estate ha deliziato i fan dello studio specializzato in animazione digitale, al netto della parziale delusione di non averlo potuto vedere in sala (come accaduto già con il precedente lungometraggio Pixar, dirottato in streaming a causa della pandemia e dell'allora rifiuto degli esercenti americani di concedere uscite ibride). Già nei mesi scorsi, almeno negli Stati Uniti, c'era stato un sondaggio tra gli abbonati per capire se fossero interessati a ulteriori storie ambientate a Portorosso e dintorni, lasciando intendere che un eventuale sequel sia in cantiere, e un primo tassello di un possibile universo espanso arriva sotto la forma di questo corto, con Casarosa in veste di produttore esecutivo.

Solitudine mostruosa

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Ciao Alberto: una sequenza

Ciao Alberto inizia dove finiva Luca, con l'omonimo personaggio in partenza verso nuovi lidi (per l'esattezza Genova), mentre l'amico Alberto Scorfano rimaneva a Portorosso, adottato dal pescatore Massimo. Il corto è raccontato sotto forma di lettera che il protagonista manda a Luca, aggiornandolo su ciò che accade in paese, principalmente i suoi maldestri tentativi di dare una mano a Massimo, cosa più facile a dirsi che a farsi dato che Alberto non è ancora del tutto abituato al funzionamento del mondo degli umani. Il mostro marino non si sente del tutto a suo agio fuori dall'acqua, e l'atteggiamento taciturno di Massimo (accompagnato, come sempre, dal gatto Machiavelli) non aiuta. Tutto questo concentrato in una manciata di minuti, che se non arrivano a catturare completamente lo spirito magico del lungometraggio di partenza per una palese questione di inferiorità numerica ne evocano comunque con efficacia le atmosfere e il cuore, focalizzandosi sul fattore umano con delicatezza e sincerità. Non che per questo si disdegni il ridere: come nel film, l'amico felino di Massimo (e ora anche di Alberto) è spassosissimo senza spiccicare mezzo miagolio, e anche in formato ridotto le gag fisiche su ciò che le creature marine possono fare sulla terraferma funzionano egregiamente.

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Nuove generazioni

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Ciao Alberto: una scena del corto Disney

C'è un arco narrativo sul rapporto padre-figlio, inevitabile dato che già nel lungometraggio d'origine Alberto aveva dei problemi emotivi legati al genitore assente, e c'è qualcosa di simile anche dietro le quinte, almeno per quanto riguarda la storyline dell'apprendistato: Enrico Casarosa, regista dell'originale, è qui solo produttore esecutivo, con la regia affidata all'esordiente McKenna Harris, già membro della troupe per il capostipite e per alcuni SparkShorts della Pixar, più due lungometraggi della Disney Animation (Ralph spacca Internet: Ralph Spaccatutto 2 e Raya e l'ultimo drago). E lei muove i primi passi con tocco sicuro e deciso, rispettando l'estetica stilizzata del film di Casarosa e aggiungendo del suo in termini narrativi, approfondendo gli aspetti emozionali con la giusta miscela di humour e pathos. Esordisce anche il produttore Matt DeMartini, precedentemente coordinatore di vari reparti su film come Il viaggio di Arlo e Cars 3, e risulta quindi evidente che, come accaduto già con le vie più sperimentali degli SparkShorts o della serie Corto circuito, l'ambizione di Disney+ sia anche quella di coltivare i nuovi talenti dell'animazione, regalandoci i primi assaggi delle grandi firme di domani. E in questo caso l'assaggio è alquanto saporito, come la pasta che Alberto inavvertitamente sommerge con il sugo. Attendiamo con curiosità il piatto principale.

Conclusioni

Chiudiamo la recensione di Ciao Alberto, il nuovo cortometraggio Pixar che impreziosisce il catalogo di Disney+ sottolineando come si tratti di un breve ma divertente e coinvolgente ritorno nel mondo di Portorosso, in compagnia di Alberto, Massimo e Machiavelli alle prese con spassose disavventure quotidiane.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
4.2/5

Perché ci piace

  • La regista McKenna Harris esordisce con tocco sicuro ed elegante.
  • I personaggi mantengono intatto il loro carisma.
  • Machiavelli continua a rubare la scena a tutti.

Cosa non va

  • Peccato che duri così poco.