Finalmente sono arrivati, li abbiamo aspettati con spasmodica impazienza per poi tuffarci in un bingewatching forsennato: i nuovi episodi di Castlevania: Nocturne sono disponibili su Netflix, componendo una seconda stagione piuttosto corposa e intrigante che apre la storia ad una serie di possibili e interessanti scenari.
Nocturne, infatti, si è dimostrata una serie interessante fin dalle suo prime battute, con una prima stagione dall'ottimo ritmo, quasi anomalo per l'ormai franchise della piattaforma, che si accompagnava ad una buona scrittura, specialmente di personaggi complessi e per nulla banali, ben diversi dal quel mucchietto di pixel che contraddistinguevano i videogiochi degli anni 90. L'anime è infatti liberamente ispirato a Castlevania: Rondo of Blood del 1993 e al suo seguito Castlevania: Symphony of the Night, uscito quattro anni più tardi.
Essere un Belmont
Nella prima stagione avevamo fatto la conoscenza di diversi nuovi personaggi, primo tra tutti l'erede di Trevor Belmont, conosciuto nella serie composta da quattro stagioni Castlevania. Richter, viene infatti dalla celebre famiglia cacciatrice di vampiri, così come sua madre assassinata per vendetta dal conte Olrox.
Una volta diventato adulto, lo ritroviamo, in compagnia di Maria Renard e di sua madre, sempre determinato a uccidere tutti non morti e poter un giorno così fare giustizia per la scomparsa del genitore assassinato. Da terre lontane, però, arriva una tremenda minaccia: Erzsebet, una vampira che sembra aver assorbito il potere di una divinità. Ovviamente per andare aventi a parlare della nuova stagione dovremo citare avvenimenti principali della precedente, quindi, se non siete in pari con la stagione 1 vi invitiamo a fermarvi per tornare in seguito.
Una ripartenza dolorosa
Ritroviamo i personaggi esattamente dove li avevamo lasciati un anno e mezzo fa: dopo il fortuito arrivo di Alucard che salva Richter da morte certa eliminando Drolta, il gruppo si ritrova ferito e sconfortato. Maria ha visto sua madre trasformata in una vampira, Richter ha compreso le sue debolezze, Mizrak è arrabbiato e confuso dal comportamento ambiguo di Olrox e Annette deve cercare di comprendere sé stessa e i messaggi degli spiriti.
Tutti quindi hanno ferite dalle quali riprendersi, ma per loro non c'è tempo per il riposo in quanto Erzebet sta cercando la mummia della dea Sekhmet per diventare ancora più potente e far calare una notte perenne sul nostro mondo. Richter e Annette vanno così a Parigi con Alucard, mentre Maria cova rabbia e vendetta nei confronti dell'abate suo padre.
La garanzia di una buona scrittura
Se c'è una cosa che differenzia la stagione 2 dalla precedente è il ritmo. Qui Castlevania: Nocturne, infatti, tende ad avvicinarsi per tempistiche alla serie del 2017, predendosi, negli episodi iniziali, il tempo di tratteggiare un mondo e un periodo storico in preda a forti contrasti politici, in una Francia divisa dalla rivoluzione e dalla violenza.
Gli avvenimenti rilevanti, quindi, vengono all'inizio centellinati per sfruttane anche il miglior impatto emotivo. Non un vero e propio difetto, quindi, ma piuttosto una scelta consapevole e studiata che poi lascia la maggior parte dell'azione per due ultimi episodi iperdinamici e rivelatori, specialmente di quello che potrebbe essere un seguito ancora più oscuro e terrificante.
Dal punto di vista della storia, poi, la serie animata non delude le aspettative, tratteggiando con la solita maestria i suoi personaggi che a noi spettatori sembrano incredibilmente reali e umani, a prescindere dalla loro specie di appartenenza e presentandoci il vampirismo talvolta come un mezzo, ma più spesso come una maledizione, perché il male che serpeggia sulla Terra è contagioso, è un morbo che si spande colpendo tutti, vampiri, umani e creature della notte.
Animazioni dinamiche
Anche dal punto di vista tecnico la serie si riconferma di buon livello, con animazioni estremamente curate e fluide che danno il meglio in combattimenti avvincenti e ben coreografati, in grado di lasciare col fiato sospeso fino all'ultimo colpo d'arma o magia.
Sarà quindi dura aspettare notizie per un'eventuale terza stagione, poiché Clive Bradley ha dimostrato di saper tenere egregiamente le redini della storia, creando una serie che, beh... in qualche modo e sotto vari aspetti, anche se prevedibile, è in grado di creare dipendenza. Dipendenza dovuta anche ad ad una serie di elementi introdotti sul finale che non possono non avere uno svolgimento futuro. Eccoci, quindi, qui di nuovo ad attendere qualche news sul futuro del titolo, ripiombando in quell'attesa che costruirà di sicuro il giusto hype. Che sia anche l'attesa di Castlevania: Nocturne 3, essa stessa il piacere?
Conclusioni
La seconda stagione di Castlevania: Nocturne mantiene costante la qualità della serie attraverso nuovi episodi ben scritti e personaggi complessi e reali. Anche se con un ritmo leggermente sbilanciato l'anime rimane interessante e appassionante con animazioni fluide e perfette per le sequenze di combattimento iperdinamiche. Diversi gli elementi che aprirebbero ad una terza stagione più cupa e brutale.
Perché ci piace
- I personaggi ancora complessi e reali.
- La storia sempre avvincente.
- Le animazioni fluide e dinamiche.
Cosa non va
- La stagione fatica un po' ad entrare nel vivo.