In Ammore e malavita sono marito e moglie, ma non una coppia qualsiasi: lui è Don Vincenzo Strozzalone, boss napoletano che copre i suoi traffici illeciti con un'azienda ittica, lei è Donna Maria, ex cameriera che ha conquistato il capo e ha fatto progredire "l'azienda di famiglia" grazie alla sua passione per il cinema, da cui ha preso spunto per far studiare arti marziali alle proprie guardie del corpo. Quando il marito viene incriminato, Donna Maria è pronta a mettere in atto un piano degno di 007: scambiare l'amato Vincenzo con un sosia.
Leggi anche: Ammore e malavita: il musical dei Manetti Bros. colpo di fumine e di pistola
Protagonisti di Ammore e malavita, presentato in concorso alla 74esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, nelle sale italiane dal 5 ottobre, Carlo Buccirosso e Claudia Gerini sono gli scatenati coniugi Strozzalone, perfetti nei tempi comici e nelle interpretazioni musicali, che hanno spinto al limite: basti pensare che Buccirosso interpreta un'intera canzone chiuso in una bara, mentre Gerini dà sfoggio delle sue doti da ballerina con un rap sincopato.
Leggi anche: Ammore e malavita, Giampaolo Morelli e Serena Rossi: "La vita è come gli spaghetti con le vongole"
Ma non è stato abbastanza: intervistati al Lido, i due attori ci hanno confessato che avrebbero voluto cantare ancora di più nel film dei Manetti Bros., visto quando si sono divertiti: "Due ore e dieci!" ci ha detto Buccirosso, continuando: "Non è uno di quei film comici che devono stare sull'ora e quaranta, ora e trentacinque: briglia sciolta! È un film di due ore e dieci ma scende come l'acqua". Sorprendente anche la dizione napoletana di Claudia Gerini, nata a Roma, che all'inizio si è fatta aiutare da Buccirosso ma poi, come ci ha detto l'attore: "Si è sciolta e ha spiccato il volo da sola". "Il napoletano non è semplice" ha confessato l'attrice, spiegando meglio: "io poi detesto sentire interpreti con dialetti approssimativi, mi piace molto il suono delle lingue, amo recitare per esempio in inglese, e visto che il napoletano è una vera e propria lingua mi sono impegnata e credo di aver raggiunto un buon risultato".