Lucia ha vent'anni, in tutta la sua vita è stata solo sull'isola di Capri, a portare al pascolo le capre: la sua famiglia è modesta, siamo a inizio '900, a un passo dalla Prima guerra mondiale, e progetta per lei un matrimonio con un locale benestante. La ragazza invece, quando conosce Seybu, pittore-filosofo che professa l'amore libero e il vegetarianismo, comincia a sognare una vita fuori dall'isola. Questa la storia di Capri - Revolution, film di Mario Martone presentato in concorso all'ultima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, nelle sale dal 20 dicembre.
Nel ruolo della protagonista Marianna Fontana, al secondo film dopo Indivisibili di Edoardo De Angelis, in cui ha esordito insieme alla sorella gemella Angela, che ha una bellissima faccia da cinema, una di quelle che, con un solo sguardo, riempie lo schermo. Accanto a lei, insieme Reinout Scholten van Aschat nel ruolo di Seybu, anche Antonio Folletto, 'o Principe di Gomorra - La Serie, che interpreta Carlo, medico socialista trasferitosi da poco a Capri.
La giovinezza è un tema ricorrente negli ultimi film di Mario Martone, da Noi credevamo a Il giovane favoloso: non soltanto una giovinezza anagrafica, ma soprattutto dello spirito, propria di chi vede continuamente una possibilità di cambiamento ed evoluzione nel mondo. Lucia - come potete leggere nella nostra recensione di Capri - Revolution - incarna proprio questo: una forza vitale che non si fa ingabbiare, curiosa, desiderosa di conoscere. Quanto è importante quindi per dei giovani artisti come Marianna Fontana e Antonio Folletto rimanere curiosi, pronti al cambiamento e a conoscere chi è diverso da noi come Lucia?
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Secondo Folletto: "Aprirsi è fondamentale: la cosa migliore che uno possa fare è viaggiare, perché attraverso il viaggio conosci delle realtà che ti possono sembrare assurde ma che invece sono radicate e forti quanto la tua. Questo ti porterà ad avere una visione più ampia, molto più tollerante e libera della vita." Per Fontana invece: "Interpretare questo ruolo per me è stata un'esperienza molto forte: credo, e spero, di rappresentare una parte di gioventù che oggi ha bisogno di imporsi e di non seguire la massa, pur avendo dei difetti. È importante portare avanti le proprie idee. Spero che Lucia insegni a tanti giovani, non solo donne, ma anche uomini, ad aprire la mente e a non farsi bloccare dal pregiudizio."