O ne facciamo tre o non se ne fa niente
Questa è stata la risposta di Dean Deblois quando la Dreamworks Animation ha deciso di mettere in cantiere un sequel per Dragon Trainer e per fortuna gli Studio hanno accettato di buon grado questo accordo con il regista. Alla conferenza per Dragon Trainer 2 erano presenti l'autore, il CEO della Dreamworks, Jeffrey Katzenberg, il cast, Cate Blanchett, Jay Baruchel, America Ferrera, Djimon Hounsou, Kit Harington e la produttrice Bonnie Arnold.
Il secondo atto
Più grandioso, più personaggi, più draghi
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Le mamme non sono tutte uguali
"Ogni volta che si interpreta una madre sullo schermo i più pensano che si tratti di un archetipo, che ogni madre sia uguale, il che è totalmente sbagliato. C'è ovviamente un tono di giudizio sul mio personaggio, sulle sue scelte in quanto madre e ne abbiamo parlato a lungo durante la lavorazione, anche se in questo caso la separazione tra lei e suo figlio è stata in un certo senso accidentale. Il loro ritrovarsi è un momento fortemente emotivo, intenso, ma incredibilmente scoprono che anche se sono stati separati per così tanto tempo, c'è un profondo legame che li unisce, la loro comprensione - quasi genetica - dei draghi" ha detto la Blanchett. Un film decisamente divertente secondo l'attrice, ma in grado di suscitare una forte risposta nel cuore del pubblico, per via di questa storia familiare tra Hiccup e i suoi genitori. Una risposta professionale e un po' fuori dal seminato che la Blanchett ha dato quando si è vista comparare alla sua controparte animata e alla scelta che ha operato di allontanarsi da Hollywood per dedicarsi all'educazione dei suoi figli durante i primi anni della loro infanzia. Ma poi l'attrice non ha resistito alla tentazione e ha chiesto di rimando, scherzosa "mi sta chiedendo se ho ancora una carriera a Hollywood?" scatenando l'ilarità in sala, continuando a scherzare con il giornalista su come a casa lascia giocare i figli con gli Oscar vinti per Blue Jasmine e The Aviator, "ogni giorno mi siedo con loro e gli lascio accarezzare le statuette per quindici minuti se fanno i bravi".
la realtà delle donne è atroce, sembra di stare nel Medio Evo

Come ho addestrato il mio drago
Cate è decisamente "on fire" e continua a rispondere in maniera ironica e irriverente "Come ho addestrato il mio drago... non posso rispondere a questa domanda in pubblico" ha detto con un sorriso malizioso, poi ha continuato dichiarando la sua gratitudine per questo ruolo, il primo in un lungometraggio di animazione "è un dono ricevere un'offerta per un progetto del genere e quando Dean mi ha teso "l'agguato" qualche anno fa, ad una cerimonia di premiazione sono stata subito interessata alla cosa". Per un attore il proprio corpo, il viso, tutto è uno strumento per dare vita al personaggio, creare la performace perfetta, ma "dover convogliare lo stesso tipo di comunicazione soltanto usando la propria voce e farlo in tandem all'animazione più avanzata che esista è stato assolutamente incredibile, seguire l'evoluzione del personaggio in maniera quasi avulsa dal 'mio', è stata un'esperienza nuova e terribilmente interessante".
L'epoca d'oro dell'animazione
"Si può dire che l'animazione sia un genere giovane, il primo computer creato per l'animazione è nato proprio nel 1994 e ancora oggi c'è un incredibile livello di innovazione, sia a livello tecnologico, sia per quanto riguarda l'animazione, i nostri artisti, i film in se'" ha detto Jeffrey Katzenberg. Uno dei motivi di orgoglio relativi all'ultima opera della Dreamworks è stato proprio il fatto che ha spostato nuovamente il livello raggiunto nel campo, con l'uso dei nuovi programmi e strumenti che Dragon Trainer 2 ha saputo sfruttare così bene. Ovviamente tutto questo rimane sempre uno sforzo compiuto a beneficio del pubblico "e la mia speranza è sempre quella di superare le aspettative di chi sta guardando e non ho intenzione di mettere la parola fine a questo obiettivo ancora per parecchio tempo".
L'inverno sta arrivando?

Un'avventura lunga sette anni
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Sono grata a Dean di aver creato personaggi così
"Non c'è neanche mai stato bisogno di discutere della parità dei sessi, la storia, i personaggi, sono così e basta, ed è un messaggio meraviglioso da offrire al giovane pubblico che ci guarda". Jay intanto aggiunge che neanche più ricorda com'è stare senza Hiccup "è dentro di me ormai", e la produttrice Arnold ha rinforzato il concetto dicendo che "Hiccup non sarebbe Hiccup senza Jay".
Un buon film si vede dal "cattivo"
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Il terzo capitolo
A quanto pare c'è motivo di disaccordo tra il regista Dean DeBlois e Katzenberg che ha detto "Dean pensa di poter inserire tutto il resto della storia in un terzo film, io non sono tanto d'accordo, penso che ce ne vorranno almeno altri due!", ma per il momento lo script per il terzo film del franchise è in fase di sviluppo e il CEO della Dreamworks si dice molto soddisfatto e felice della collaborazione con DeBlois e con il cast "è una delle storie che amiamo di più, penso che avrà una lunga vita". Per quanto riguarda la possibile trama del prossimo film, l'autore ha svelato che durante la lavorazione del primo, durante lunghe chiacchierate con Cressida Cowell - autrice dei romanzi - si è parlato di come la saga letteraria avrebbe trovato la sua conclusione con la spiegazione sul mistero della sparizione dei draghi. Quindi è possibile che il terzo installment, il cui tema sarà probabilmente il passaggio definitivo di Hiccup all'età adulta, avrà a che fare con la sparizione della razza dei draghi dal pianeta.