Call My Agent - Italia 2, recensione: molto più italiana, sempre divertente

La recensione di Call My Agent - Italia 2, che, rispetto alla stagione precedente, si discosta maggiormente dall'originale francese, ma non per questo è meno divertente.

Call My Agent - Italia 2, recensione: molto più italiana, sempre divertente

La prima stagione di Call My Agent - Italia, remake della serie francese Chiami il mio agente! (Dix pour cent) non si allontana troppo dall'originale. Creata da Fanny Herrero, è un successo in tutto il mondo, tanto da avere un rifacimento in diversi paesi, non soltanto il nostro. Ricalcare quindi la scrittura di un prodotto collaudato, sostituendo semplicemente luoghi e personaggi francesi con glorie nazionali, sarebbe stato facilissimo. E in parte Call My Agent - Italia lo ha fatto. Pensiamo all'episodio che vede Paola Cortellesi nel ruolo che fu di Cécile de France, o quello in cui Stefano Accorsi è ossessionato dal lavoro proprio come lo era Isabelle Huppert. Eppure i momenti migliori del precedente ciclo di episodi sono quelli completamente originali: su tutti la trama legata a Paolo Sorrentino e alla serie The Lady Pope con Ivana Spagna (che speriamo ancora un giorno venga realizzata davvero). In questo caso "l'essere molto italiani" ha ripagato. La recensione di Call My Agent - Italia 2 parte da qui: evidentemente anche gli autori si sono accorti del potenziale "all'italiana".

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Call My Agent - Italia: una scena della seconda stagione

Su Sky dal 22 marzo, Call My Agent - Italia 2 riprende da dove avevamo lasciato i protagonisti: la l'agenzia CMA non è in buon momento. Claudio se n'è andato e non si sa chi comprerà le sue quote, dopo che Vittorio (Michele Di Mauro) non ha potuto più acquistarle perché la moglie ha scoperto l'esistenza di Camilla (Paola Buratto), figlia avuta fuori da matrimonio. I soldi li ha lei, quindi sfumato l'accordo. Nel frattempo Gabriele (Maurizio Lastrico) è convinto di aver scoperto i nuovi prodigi del cinema italiano, i cugini Pigna, pensando si tratti dei nuovi fratelli D'Innocenzo. Invece il loro Bastianazzo, adattamento in chiave moderna dei Malavoglia viene accolto dalla critica come un flop clamoroso.

Ritroviamo quindi tutti i protagonisti, sia gli agenti che gli assistenti, intenti a portare avanti lavoro e vita privata, che spesso coincidono, in un ambiente che ti assorbe totalmente e in cui tutti sembrano perennemente sull'orlo di una crisi di nervi. Forse chi non frequenta questo ambiente potrebbe pensare che si tratti di esagerazioni in favor di drammaturgia, invece possiamo garantirlo: è tutto vero. Il mondo dello spettacolo è esattamente così: tutti, artisti, agenti, giornalisti, addetti ai lavori pensano di aver a che fare ogni volta con il più grande problema del mondo, anche se poi non maneggiano né bisturi né segreti di Stato. La forza della serie è proprio questa: esattamente come faceva anche Boris, analizzando un microcosmo lavorativo con le sue regole interne si riesce a parlare in modo ironico, ma neanche troppo, del nostro paese.

La trama di Call My Agent - 2

Come dicevamo, la trama di Call My Agent - 2 vede la CMA in attesa di scoprire chi sarà il nuovo socio di maggioranza. E, già dal primo episodio, un nome ingombrante si fa avanti. E non è un nome qualsiasi: si tratta di Gabriele Muccino. Sì, proprio il regista. Esattamente come Sorrentino, anche Muccino, in modo molto autoironico, si prende in giro da solo, giocando con tutti gli stereotipi e i luoghi comuni che accompagnano da sempre la sua persona e il suo modo di fare cinema. E, non esitiamo a dirlo, anche stavolta sono i registi a rubare la scena: oltre a Sorrentino c'è anche un cameo di Dario Argento e sia lui che Muccino sono strepitosi.

Call My Agent - Italia, la recensione: un remake "molto italiano"

Da persone totalmente immerse nel cinema quali sono, riescono a trasmettere sullo schermo un carisma e un'energia che oscura tutto il resto. Magari sarà l'effetto novità, visto che non siamo così abituati a vederlo recitare, ma Muccino qui è meraviglioso: la fisicità, la foga con cui dice le battute catalizzano l'attenzione. Tutto quello che potete immaginare c'è: l'ironia sul fatto che urli sempre, che sia ossessionato dalle famiglie disfunzionali (la battuta "tu dimmi se c'è una forma di cinema più alta de 'na famiglia che se sbrana?!" è inequivocabile), l'approccio da film d'azione a qualsiasi tipo di racconto (anche a un dialogo tra Cavour e Garibaldi, già cult).

Non solo Gabriele Muccino

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Call My Agent - Italia: il cast della seconda stagione

Basterebbero i primi due episodi con Muccino a rendere Call My Agent - 2 ottima, ma invece si continua, con altre guest star di pregio. Ci sono infatti Claudio Santamaria, pronto a tutto pur di ottenere un provino per il prossimo film di Christopher Nolan, la coppia formata da Serena Rossi e Davide Devenuto, sposati anche nella vita, la cantante Elodie, sempre più lanciata anche nel cinema (una faccia nata per il grande schermo), Gianmarco Tognazzi (in una prova breve ma indimenticabile), Massimiliano Caiazzo, la star di Mare fuori, e Sabrina Impacciatore, reduce del successo internazionale grazie alla serie The White Lotus.

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Call My Agent - Italia: Gabriele Muccino in una scena della seconda stagione

C'è poi sopratutto la coppia nevrotica e irresistibile formata da Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi: amiche anche nella realtà, non hanno paura a mostrarsi umane e completamente esaurite. Fantastiche. Ritornano anche Emanuela Fanelli, nel ruolo dell'attrice dal poco talento ma dalla grande autostima Luana Pericoli, che in questa stagione gira un documentario della sua vita, e Corrado Guzzanti, che lei ha coinvolto suo malgrado. Questa forse è la storyline più debole, ma semplicemente perché eccessivamente separata da tutti gli altri personaggi, non certo per mancanze degli interpreti.

Call My Agent - Italia, Emanuela Fanelli: "Quello che si vede nella serie è tutto vero!"

Insomma, se vi è piaciuta Call My Agent - Italia, Call My Agent - Italia 2 è sì un "more of the same", ma brillante, che può contare sulla scrittura intelligente di Lisa Nur Sultan (che purtroppo non parteciperà alla terza stagione) e su un cast eccellente. Speriamo che, cambiando penna e dovendo per forza di cose fare a meno di Marzia Ubaldi, interprete di Elvira, scomparsa pochi giorni dopo la fine delle riprese, Call My Agent - Italia 3 rimanga sullo stesso livello.

Conclusioni

Come scritto nella recensione di Call My Agent - Italia 2, la nuova stagione del remake all'italiana di Chiami il mio agente! si distacca maggiormente dalla serie da qui prende ispirazione, per inserire situazioni "molto italiane". La scrittura brillante di Lisa Nur Sultan colpisce ancora e, proprio come è stato nel primo ciclo di episodi, anche qui, tra tutte le guest star d'eccellenza a rubare la scena è un regista: Gabriele Muccino raccoglie infatti il testimone di Paolo Sorrentino e regala la prova più magnetica.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
4.7/5

Perché ci piace

  • La scrittura brillante di Lisa Nur Sultan.
  • La bravura degli interpreti: sia i protagonisti che le guest star nel ruolo di se stesse.
  • Gabriele Muccino attore: dovrebbe farlo più spesso.
  • Ci sono almeno tre scene cult: Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi alla prova costumi, l'impegno di Tognazzi e Muccino che dirige un film su Cavour e Garibaldi.

Cosa non va

  • La storyline di Emanuela Fanelli e Corrado Guzzanti forse è troppo scollegata dalla storia degli altri personaggi.