Ci sono state proposte in ordine sparso, in 2D ed ancora con qualche effetto da ultimare, ma le scene di World War Z che abbiamo visto sul grande schermo della Casa del Cinema di Roma, allestita per l'occasione come una base militare in quarantena, ci hanno colpito molto positivamente. Basato sul libro del 2006 scritto da Max Brooks (figlio di Mel Brooks e Anne Bancroft) che in italiano si intitola World War Z - La guerra mondiale degli zombi (ed. Cooper, titolo originale World War Z: An Oral History of the Zombie War), World War Z è scritto da Matthew Michael Carnahan già autore dello script di State of Play e Leoni per agnelli. Protagonista assoluto è Brad Pitt, anche produttore del film, che veste i panni di Gerry Lane, un agente delle Nazioni Unite reduce da difficili missioni in Bosnia e Rwanda che viene contattato dall'esercito americano per guidare le operazioni di studio di una misteriosa epidemia che sta distruggendo giorno dopo giorno tutta la popolazione mondiale trasformando gli abitanti delle città in orde di zombie affamati e velocissimi.
Per salvare la vita di sua moglie Karen, interpretata da Mireille Enos, e delle due figlie, Gerry decide di accettare l'incarico lasciando la sua famiglia in salvo su una base navale americana. La Cina è isolata, la Russia è un buco nero, gli Stati Uniti hanno perso il Presidente e sono sotto attacco, le armi sono mezze misure quasi inutili, l'unico modo per sconfiggere l'epidemia è cercare di capire dove e come è iniziato il contagio, altrimenti la popolazione mondiale è destinata a sparire per sempre in meno di novanta giorni. Le indagini lo porteranno tra le mura di un penitenziario in Corea, in una base navale alle Bermuda e poi anche in Israele, che grazie ai muri di separazione eretti intorno a tutto il territorio è l'unico luogo del mondo in cui tutto sembra essere ancora normale.
Nel cast del film oltre a Brad Pitt e a Mireille Enos troviamo James Badge Dale, Eric West, David Morse e Matthew Fox, ma vi anticipiamo che, assolutamente a sorpresa, in questa preview abbiamo avuto l'importante conferma della presenza nel cast anche del nostro Pierfrancesco Favino. Le anticipazioni generiche finiscono qui, quindi se non vi piacciono gli spoiler vi consigliamo di non andare oltre perché scena per scena vi racconteremo quello che abbiamo visto.
Il breve saluto video del regista e produttore esecutivo del film Marc Forster a tutti gli spettatori del preview - che per l'occasione si lancia in un genere totalmente diverso da quello dei suoi precedenti lavori Quantum of Solace, Il cacciatore di aquiloni e Monster's Ball - L'ombra della vita - ci introduce verso la prima scena. Siamo al settimo giorno di pandemia mondiale e Gerry si risveglia ferito e stordito dopo un incidente aereo che lo ha visto tra i superstiti. Legato ad un lettino viene avvicinato da un uomo che gli chiede informazioni sul volo e lo accusa di essere "un vero bastardo fortunato" mentre lo interroga sulla sua vera identità. Entra in questo momento in scena Pierfrancesco Favino, il capo della squadra che ha recuperato Gerry dopo l'incidente, che nonostante l'uomo riveli subito di essere un inviato delle Nazioni Unite, gli chiede spiegazioni sul telefono satellitare ritrovato nelle sue tasche su cui appare la scritta 'casa' come destinatario dell'ultima chiamata. La seconda scena è quella descritta ampiamente anche nel trailer ufficiale del film in cui la famigliola felice è bloccata in macchina in mezzo al traffico di Philadelphia (le cui piazze sono state ricostruite a Glasgow) e per passare il tempo si diverte con un giochino a indovinelli. Ad un tratto il rumore di un elicottero che sorvola il cielo sopra di loro, una moto a tutta velocità che trancia di netto lo specchietto dell'auto e un poliziotto in motocicletta che terrorizzato invita tutti a rimanere chiusi in macchina. Gerry scende dall'auto e un istante dopo un boato, un'esplosione in lontananza e in pochi istanti sopraggiunge da dietro la corsa impazzita di un gigantesco tir che spazza via tutto quello che incontra sulla sua strada. Auto, persone, bus e furgoni che volano in aria e si schiantano a terra nel panico generale mentre una marea di zombie sopraggiunge e scatena il finimondo prendendo a testate i vetri delle auto e contagiando tutti con i loro morsi fatali, ferite capaci di trasformare in soli dodici secondi un essere umano in una specie di morto vivente affamato di sangue. A descrivere meglio la situazione nella sua tragicità arrivano le magnifiche immagini dall'alto che ci mostrano il veloce incedere del morbo in ogni strada e in ogni edificio della città. La scena seguente ci trasporta invece nei sotterranei illuminati con un'alienante luce rossa e poi sulle scale antincendio di un grattacielo, quelle che Gerry e Karen stanno salendo insieme alle loro bambine per raggiungere l'elicottero che è arrivato sul tetto per trarli in salvo e portarli in un luogo sicuro. Ma non sarà facile arrivare in cima con gli zombie alle calcagna che spuntano da ogni angolo. Sarà proprio in un testa a testa feroce con una delle spaventose creature che Gerry rischierà di essere morso ad un passo dal tetto. L'unico modo per capire fino a che punto è entrato in contatto con il sangue dello zombie è il test dei dodici secondi, un conteggio che Brad Pitt esegue in bilico sul cornicione del grattacielo, con l'intento di gettarsi nel vuoto al sopraggiungere di un qualsiasi sintomo. La scena termina con il suo salto a bordo dell'elicottero militare su cui sono già salite la moglie e le bambine in compagnia di un bambino salvatosi per miracolo dalle grinfie dei morti viventi, incontrato in un sottoscala durante la corsa verso il tetto. Ci spostiamo in mare, a bordo della portaerei Argus dov'è stata allestita la base navale da cui gli Stati Uniti dirigono tutte le operazioni militari. Qui Gerry viene informato della situazione e invitato a guidare la missione che tenterà di salvare il pianeta e di capire le origini del misterioso morbo. Il Presidente è morto, così come buona parte dei suoi sottoposti, l'Intelligence riferisce notizie disastrose riguardo la Russia, la Cina e l'Europa, il Vaticano si è trasferito a Dublino mentre le televisioni di tutto il mondo mostrano scene di devastazione che sembrano ormai inarrestabili. L'offerta dell'Esercito di tenere in salvo la sua famiglia nella base navale convince Gerry ad offrire la sua esperienza al fine di studiare e provare a risolvere la difficile situazione in cui versa il pianeta. L'idea è di partire immediatamente per la Corea dove la squadra verrà accolta da un agguato zombie già sulla pista di atterraggio dell'aeroporto. Superato l'ostacolo non senza difficoltà la squadra capitanata da James Badge Dale entra nel carcere di massima sicurezza in cui probabilmente è avvenuto il primo contagio; è qui che Gerry viene a conoscenza del termine zeke con cui i militari identificano gli zombie, attirati e stimolati all'aggressività dal rumore, come nella miglior tradizione del cinema dei morti viventi. Divertente per noi, meno per i protagonisti, la scena che riporta tutti a bordo dell'aereo, vivacizzata dallo squillo del telefono satellitare di Gerry che risveglia il leggerissimo sonno degli zombie appostati in ogni anfratto. Si scoprirà dopo che al telefono era Karen, che preoccupata per il silenzio del marito aveva provato a cercarlo scegliendo uno dei momenti peggiori della storia. C'è solo un posto nel mondo in cui l'epidemia non si è diffusa e la vita scorre normale. Si tratta di Israele, l'unica nazione che sta vincendo contro gli zombie. "Sono millenni che costruiscono muri, ecco perché si sono salvati" tuona uno dei personaggi in una delle battute più azzeccate del preview. La scena si sposta all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv e poi a Gerusalemme, inquadrata dall'alto grazie alle splendide panoramiche aeree che ci mostrano il dentro le mura e l'orribile fuori, in cui corrono fuori controllo e senza meta migliaia di zombie. Lunghissima la coda per entrare in Israele perché "ogni essere umano che viene salvato è uno zombie in meno da combattere" ma è nel momento in cui si innalzano tra la folla canti di gioia e di preghiera che la situazione precipita perché gli zombie, attirati dal frastuono, impazziscono letteralmente e fanno quello che nessuno si sarebbe mai aspettato. Si arrampicano formando una colonna 'umana' uno sopra l'altro permettendo ai più scalmanati di scavalcare il muro. Per Gerusalemme e per Israele è la fine e per Gerry inizia una nuova corsa verso la salvezza. Insieme al gruppo di militari assegnati alla missione si rifugia in una casa di pietra e sarà solo grazie ad una granata che riuscirà a scappare portandosi dietro la soldatessa che ha provato a difenderlo. La donna viene però addentata da uno zombie su una mano mentre cerca di divincolarsi e Gerry senza pensarci per più di due secondi afferra il machete dalla sua cintura e le mozza il braccio per evitare il contagio. Una scena da brividi cui seguirà la corsa verso l'aeroporto e la salita, in extremis poco prima del decollo, a bordo di un aereo della Belarus Airways, quello su cui si svolgerà la scena più spettacolare di tutte quelle viste nella preview che ci ricondurrà al punto di partenza chiudendo il cerchio e la proiezione. C'è calma a bordo, i due piloti cercano di portare in salvo tutti i passeggeri e le hostess tentano di tranquillizzare tutti nonostante il fuori programma che ha portato in cabina Gerry e gli uomini della sua squadra. C'è anche un cagnolino a bordo, l'unico ad accorgersi che qualcosa non va e che nella toilette c'è qualcosa di strano. Abbaia, è nervoso, poi scappa via e quando una delle hostess apre la porta del bagno si scatena l'inferno. Viene morsa, contagiata in pochi secondi come tutti i passeggeri della seconda classe che soccombono sotto i morsi degli zeke. Accortosi degli strani rumori che provengono dalla parte posteriore dell'aereo, Gerry si avvicina alla tenda e vede quello che non avrebbe mai voluto vedere. Sale la tensione e la paura ma cercando di mantenere il sangue freddo e il silenzio tra i passeggeri della sua classe, li invita a prelevare le valigie e a creare una sorta di barricata per impedire agli zombie di varcare la soglia. Un piano che purtroppo non andrà a buon fine (la scena è visibile anche nel trailer) costringendolo a lanciare una granata a bordo al fine di 'ripulire' l'aereo dal virus. La scena si conclude con un atterraggio di fortuna nel mezzo di una foresta con conseguenze disastrose per tutti tranne che per lui, il nostro eroe, un Brad Pitt davvero in forma che ce la mette davvero tutta per salvare il mondo. Ci riuscirà? Lo scopriremo il 27 giugno, sei giorni dopo l'uscita americana, quando muniti di occhialetti e di valanghe di pop corn entreremo in sala affidando le nostre sorti nelle sue mani. Brad, salvaci tu!