Bozzetto non troppo: ritratto d'artista con pecora

Un film imperdibile per chi desidera scoprire l'eccezionale quotidianità di una leggenda in un viaggio colorato e pieno di sorprese.

Cosa ha in comune Bruno Bozzetto con il Signor Rossi e Vip? Come sono nate le fantastiche creazioni del genio dell'animazione italiana? Chi poteva convincere un artista schivo e poco amante dei riflettori a raccontare se stesso dietro la macchina da presa in un film che gli somiglia più di quanto ci si aspetterebbe? La risposta a questi quesiti è contenuta in Bozzetto non troppo, ritratto delicato e ironico in cui Bruno Bozzetto racconta la sua arte (eccezionale) e la sua vita (altrettanto eccezionale, nella sua normalità) col ritmo e i colori dei suoi irresistibili lungometraggi.

A spingere Bozzetto a mettere in scena se stesso, la sua passione per l'animazione, la sua creatività, ma anche l'amore per la natura, i suoi affetti e i suoi ricordi più cari è il milanese Marco Bonfanti. L'afflato naturalistico che accomuna Bozzetto non troppo all'opera prima di Bonfanti, L'ultimo pastore, è la molla che ha fatto dire sì al regista di Allegro non troppo, convincendolo ad aprire la porta (o meglio, la finestra) della sua casa di Bergamo immersa nel verde e a ripercorrere gli episodi più significativi della propria carriera.

Non chiamatelo Maestro!

Bozzetto non troppo: Bruno Bozzetto in un'immagine del documentario a lui dedicato
Bozzetto non troppo: Bruno Bozzetto in un'immagine del documentario a lui dedicato

Bozzetto non troppo si apre con il viaggio di Bruno Bozzetto a Los Angeles per la mostra Bruno Bozzetto: Animation, Maestro!, ospitata proprio nel Walt Disney Family Museum. Due geni a confronto, anche se Bozzetto ama schernirsi e ridimensionare la portata della sua opera. Il signor Rossi? Nato per una ripicca contro il direttore di un festival di Bergamo che aveva rifiutato un suo film, trasformandosi poi nel prototipo dell'italiano medio caotico, arruffone, polemico, ma che quando vuole sa essere perfino simpatico. La fortuna di Vip? Avere la voce (italiana) di Woody Allen. La candidatura all'Oscar? Un'avventura indimenticabile di un gruppo di amici pronti a conquistare con irriverenza la Mecca del Cinema.

Bozzetto non troppo: Bruno Bozzetto e il regista Marco Bonfanti sul set del documentario
Bozzetto non troppo: Bruno Bozzetto e il regista Marco Bonfanti sul set del documentario

Il segreto di Bruno Bozzetto è proprio il non prendersi mai troppo sul serio. D'altronde la passione per l'animazione e il disegno permeano l'esistenza dell'artista che respira creatività in ogni angolo della propria casa, in ogni singolo fotogramma del documentario. Dalle opere del nonno, da cui ha ereditato il talento artistico, al sostegno del padre, che ha creduto in lui aiutandolo a produrre il suo primo film. Così tra i premi conquistati (quasi tutti nascosti alla vista, dato che Bozzetto dichiara di non essere affezionato ai trofei) vi sono i ricordi degli incontri coi colleghi Nick Park, Matt Groening e John Lasseter, i quali hanno pubblicamente riconosciuto l'influenza che le creazioni di Bozzetto hanno avuto sulla loro arte.

Un documentario colorato e vivace come un cartoon

Bozzetto non troppo: un'immagine del documentario dedicato a Bozzetto
Bozzetto non troppo: un'immagine del documentario dedicato a Bozzetto

L'inventore del primo cartoon italiano con uno humor adulto, West & Soda, vero e proprio spaghetti western, ha lasciato la sua impronta indelebile nella storia dell'animazione. Ma come passa il tempo adesso che, in teoria, dovrebbe essere in pensione? Per scoprirlo Marco Bonfanti ci conduce a casa Bozzetto, dove per entrare occorre scavalcare una finestra o superare una barriera posta in fondo alle scale, misure necessarie per proteggere la casa dalle irruzioni della pecora di famiglia, enorme ovino che si crede un cane e allieta Bozzetto con la sua ingombrante compagnia. La dimensione idilliaca sembra avere la meglio su quella artistica e questo, probabilmente, è l'ingrediente essenziale di Bozzetto non troppo.

Bozzetto non troppo: Bruno Bozzetto in un'immagine del documentario
Bozzetto non troppo: Bruno Bozzetto in un'immagine del documentario

La serenità e l'allegria che sprigionano dal ritratto che Bozzetto fa del proprio privato, mettendosi in gioco e "recitando" se stesso davanti all'obiettivo di Bonfanti, sono dovute alla proverbiale ironia dell'artista, al suo amore per la natura in cui è solito rifugiarsi, natura che occupa un notevole spazio nel film, ma anche alla grazia con cui Marco Bonfanti tratteggia un altro ritratto eccezionale, stavolta di un maestro dell'animazione, ma anche di un marito, un padre e un nonno che cerca di arginare l'ingombrante presenza dei personaggi da lui creati integrandoli con naturalezza nel suo quotidiano. Bozzetto non troppo contiene, inoltre, un'eccezionale quantità di materiali inediti, filmini di famiglia, incontri e viaggi indimenticabili che si alternano e si integrano alle clip tratte dai film e dai corti di Bozzetto, generosamente messi a disposizione del regista. Per chi desidera scoprire l'eccezionale quotidianità di una leggenda in un viaggio colorato e pieno di sorprese, un film imperdibile.

Movieplayer.it

4.0/5