Non c'è Roma Fiction Fest senza Boris! E' dalla prima edizione del festival capitolino infatti che la fuori-serie italiana più amata dai giovani negli ultimi anni viene presentata in anteprima al pubblico e ai giornalisti. Quest'anno però non era possibile: Boris chiude i battenti dopo tre stagioni di popolarità e successo senza precedenti nel panorama attuale delle produzioni televisive nazionali e non ci resta che scovare rumors e indiscrezioni dal set di Boris - il film (le più recenti le potete trovare nella nostra news).
Sono passati tre anni da quando il cast tecnico e artistico della serie si guadagnò il premio per Miglior prodotto televisivo al FictionFest facendo incassare un duro e inaspettato colpo alla fiction delle tv generaliste, che non sono ancora riuscite a clonare la formula dello show della Fox. Da allora la fama dell'unica serie che parla, male, della televisione in televisione con un coraggio, una verve e una grinta impareggiabili ha conquistato gli "occhi del cuore" di milioni di spettatori, che - e forse questo è uno degli aspetti più interessanti del fenomeno Boris - non riescono più a distinguere tra gli attori e i personaggi interpretati. I fan sfegatati fermano per strada Alessandro Tiberi scambiandolo per Seppia, chiedono a Caterina Guzzanti come abbia fatto a votare Silvio Berlusconi, domandano a Massimiliano Bruno del tormentone di Martellone - come racconta l'attore in diretta telefonica dal concerto dei Pearl Jam a Venezia - , gridano "muto" a Carlo de Ruggeri e "cagna" a Carolina Crescentini! La Borismania si diffonde, e non esita ad arrestarsi, dalle case alla strada e le espressioni stra-entusiaste dei fan sembrano quelle dei tifosi allo stadio, calorose, viscerali ed energiche.
Com'era giù successo con l'anteprima della terza stagione, una calca scomposta e impaziente ieri ha accolto affettuosamente, con lunghi applausi e ovazioni emozionate, gli artefici di cotanto successo: Sara D'Amico (Fox) e Lorenzo Mieli (presidente della casa di produzione Wilder), i creatori e sceneggiatori Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo e il giovane e talentuoso regista Davide Marengo, che si è presentato con una simpaticissima t-shirt da puro "Nerd". Ad accompagnarli i volti stranoti agli spettatori: Alessandro Tiberi, Caterina Guzzanti, Ninni Bruschetta, Antonio Catania, Alberto Di Stasio, Carlo De Ruggeri, Roberta Fiorentini, Luca Amorosino (che sorprende il pubblico con un'imitazione perfetta di Ninni Bruschetta), Valerio Aprea, Massimo De Lorenzo, Andrea Sartoretti, Karin Proia, Angelica Leo, Ilaria Stivali. Abbiamo rivisitato con loro alcune delle fasi più importanti del percorso artistico della serie, in particolare gli esordi, e raccolto le testimonianze dei protagonisti, alcuni dei quali faticavano a nascondere, durante i loro interventi, un velo di nostalgia. Ma a rincuorare cast e pubblico è stato Dentro l'acquario, un video di backstage della terza stagione, esilarante e originale dietro le quinte con le dichiarazioni di quasi tutti i componenti della "famiglia" di Boris. Li inseriamo subito dopo l'intervista, nella speranza che possano soddisfare le curiosità dei fan che non c'erano e augurandoci di trovare la clip, girata da Talita Russo, tra gli extra del Dvd di una serie che già ci manca.
Signor Mieli, ci racconta com'è arrivato Boris alla casa di produzione Wilder?Lorenzo Mieli: E' una storia complicata, ma l'idea venne a Luca Manzi, che poi la sviluppò insieme a Carlo Manzotta lavorando su una prima stesura della sceneggiatura. Poi abbiamo chiamato Luca Vendruscolo per la regia, dopo aver visto il suo Piovono mucche, e lui ci propose di lavorare alla sceneggiatura affiancato da Giacomo Ciarrapico e da Mattia Torre, dei quali conoscevamo le opere teatrali e con i quali avrebbe lavorato alla regia Pietro Sermonti. Nacque così la prima sceneggiatura, che ci piacque moltissimo. Non abbiamo dovuto faticare per ottenere il sì della Fox.
Silvia D'Amico: Loro sono stati estremamente seduttivi: avevano già in mente la declinazione dei personaggi e già s'intuiva la forza della storia. Da allora sono passati più di cinque anni e noi siamo felici e soddisfatti dei risultati.
Gli sceneggiatori hanno incontrato difficoltà all'inizio?
Giacomo Ciarrapico: Quando è uscito il pilot, sapevamo di dover scrivere 28 puntate, ma avevamo solo poche righe. La puntata pilota si chiamava Sampras ed era diversa dal primo episodio trasmesso. Era senza Antonio Catania e mancavano personaggi come Itala! Eppoi l'avevamo girato in un giorno e mezzo!!
E alla terza stagione?
Luca Vendruscolo: A me è piaciuta molto la terza serie perché ci ha permesso una narrazione lunga e per la scelta di un nuovo regista, che ha dato un nuovo contributo.
Davide Marengo, ci parli di quest'esperienza?
Davide Marengo: Per me è stato come salire su un treno in corsa, ma mi hanno aiutato molto gli sceneggiatori a entrare nel copione.
C'è qualche ricordo particolare per il cast legato all'ultima stagione?
Ninni Bruschetta: E' inutile dirvi che vi vedo verdi!
Caterina Guzzanti: Della terza serie ricordo la scena in cui dicevo di votare Berlusconi: in quel momento credo che mi siano scoppiati i timpani!
Potete anticiparci qualcosa su Boris - il film?
Lorenzo Mieli: Le riprese si sono chiuse la settimana scorsa. Il film uscirà a fine novembre grazie alla collaborazione della Fox con Rai Cinema. E' stato concepito in qualche modo come una quarta stagione di Boris. Chi ha seguito Boris 3 vi troverà un'unica avventura...
Silvia D'Amico: Abbiamo lasciato che gli sceneggiatori avessero continuità nel loro lavoro così il film rappresenta la giusta evoluzione di un percorso come quello di Boris. Cercheremo un'evoluzione naturale per i personaggi della serie, ma non ci sarà un'altra stagione.
Per concludere, eccovi la trascrizione dei commenti contenuti nel video di backstage, regalato dagli autori di Boris al Roma Fiction Fest 2010. Con la speranza che, davvero, non sia finita qui...
Gli sceneggiatori (veri) della serie ci raccontano cosa è cambiato con la terza stagione:
Mattia Torre: Nella terza stagione di Boris volevamo approfondire il mondo dell'editoria, raccontare cosa succede dietro le scelte dei palinsesti e come si prendono le decisioni aziendali.
Luca Vendruscolo: E' come quando si dice che il pesce si vede dalla testa, ecco, noi volevamo andare alla testa e la testa era la rete.
Mattia Torre: Quella che abbiamo raccontato è una parabola di fallimento, ci sembrava divertente raccontare come il successo di una fiction di qualità ne segni il fallimento.
Alcuni membri del cast tecnico e artistico ribadiscono la centralità di un personaggio come René:
Mattia Torre: René è il solo componente sul set che tenta la strada della fiction di qualità e finisce per diventare tormentato, malinconico.
Davide Marengo: René è l'esatta dimostrazione che per realizzare qualcosa di possibile non sempre basta la volontà.
Antonio Catania: René Ferretti è un personaggio su cui Boris punta da sempre!
Luca Amorosino: Francesco Pannofino lo vedevi girare sul set con delle espressioni esagerate, ma è riuscito a dare credibilità a un personaggio sopra le righe!
Gli attori Roberta Fiorentini e Francesco Pannofino parlano brevemente dello strano rapporto tra i loro personaggi:
Roberta Fiorentini: Itala e René sono come fratello e sorella o come due fidanzati che litigano sempre.
Francesco Pannofino: René non sa nemmeno lui perché Itala è sul set, sa fare il suo mestiere, ma più che altro è una vecchia cinematografara!
Personaggio estremamente enigmatico è Stanis La Rochelle...
Francesco Pannofino: Stanis La Rochelle è un tronfio, ma poi è di una solitudine unica!
Pietro Sermonti: Stanis è quello che tira dentro le massaie... la sua crudeltà ha uno spazio angusto ed è quindi più potente. Quando scopre che non piace ai ricchi decide nello sconforto di avvalersi di una clausola con cui può accampare diritti anche sulla regia: questo mette di malumore Ferretti e innesta cose allucinanti.
Complicato anche il rapporto di amore impossibile tra Alessandro e Arianna, che nella terza serie diventa quasi impossibile...
Alessandro Tiberi: Alessandro è sempre alle prese con i soliti problemi, ma prova anche un po' a lanciarsi con interventi sulla sceneggiatura. Cerca di farsi avanti con Arianna, ma si scontra con lei sulla politica.
Caterina Guzzanti: Arianna, senza un motivo, svela ad Alessandro che ha sempre votato per Silvio Berlusconi.
Mattia Torre: Era interessante parlare di ciò di cui si parla tutti i giorni senza stigmatizzarlo e l'abbiamo fatto attraverso un personaggio divertente e intelligente e l'abbiamo fatto per ampliare il nostro orizzonte narrativo.
Caterina Guzzanti: Spero che la recitazione sia credibile e che possa reggere!
Massimiliano Bruno: Martellone ha una svolta drammatica con la partecipazione al reality show "La casa senza bagno" ma non solo. Lui vorrebbe evolvere come Lino Banfi e propone cose che comunque fanno ridere come la sua tentata interpretazione di Pacciani.
Davide Marengo: Nella scena in cui Martellone, svegliandosi dal coma, aggredisce la mamma è stato veramente complicato mantenere la serietà, gli stessi attori ridevano e ho dovuto essere serio.
Alcuni degli attori raccontano l'evoluzione dei propri personaggi e svelano che qualcuno ha interpretato se stesso...
Alberto Di Stasio: Sergio è un cinematografaro che tende a instillare l'entusiasmo anche nelle persone che non ce l'hanno. Nella terza stagione ci sono trovate spassosissime.
Carlo De Ruggieri: All'inizio Lorenzo è solo un operatore, poi riesce a diventare un direttore della fotografia ombra attraverso un accordo segreto con Duccio.
Ninni Bruschetta: L'accordo con Lorenzo permette a Duccio, finalmente, di trovare un modo per non fare più nulla sul set vista l'esigenza di maggiore qualità. Ma per fortuna ci si mette la giustizia...
Paolo Calabresi: Biascica è triste perché gli hanno tolto lo stagista schiavo... e poi c'è l'episodio dell'incontro tra padre e figlio con Arturo, che nella realtà è il primo dei miei quattro figli.
Infine un commento del protagonista sulle apparizioni speciali e indimenticabili dell'ultima stagione:
Francesco Pannofino: Nella terza stagione ci sono molte new entry come la figlia di Renè. Poi ci sono le guest star: Filippo Timi nella parte di un pazzo scatenato che ci ha fatto divertire tantissimo sul set, Laura Morante con un umorismo molto intelligente, Paolo Sorrentino.