Se si pensa a una recensione di Book Club - Tutto può succedere, è inevitabile un sorriso sarcastico accompagnato da una considerazione. Dalla trilogia delle Cinquanta sfumature di grigio non sono nati soltanto gli omonimi film tratti dai libri. Eccone un altro, per fortuna decisamente migliore per trama, interpretazioni e molto altro. La vita di quattro bellissime donne in terza età che viene sconvolta dopo la lettura di un romanzaccio da catalogo perenne.
Diane Keaton, Jane Fonda, Mary Steenburgen e Candice Bergen. Una meglio dell'altra, ma ormai "scadute", troppo vecchie per Hollywood, buone solo per i ruoli di nonne e magari per pubblicizzare creme antirughe. Queste quattro grandi signore, elegantissime e vivaci, ancora traboccanti di stile, danno vita a un racconto che conosce una precisa linea di demarcazione: la vita prima e dopo Christian Grey.
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Book Club non è un film sui libri
Le quattro amiche, diverse tra loro per scelte e realizzazioni di vita (proprio come le quattro amiche di New York), si incontrano una volta al mese per il loro book club: ogni volta una delle quattro propone un libro alle altre. Ma non lasciatevi ingannare: la trama di Book Club, purtroppo, non parla di libri. Non ci consiglierà tanti buoni titoli prima di arrivare a Mr. Grey. Al primo incontro Vivian (Jane Fonda) propina Il famoso romanzo di E. L. James alle sue reticenti amiche. E lì svaniscono tutti i nostri sogni letterari e la speranza che possa trattarsi di una storia infarcita di bei testi come fu Il club di Jane Austen.
Le cinquanta sfumature di grigio diventano un doppio senso per le sfumature che può prendere la terza età, e Book Club inizia a raccontare, con ironia e garbo, la sessualità e i sentimenti durante la parte avanzata della vita. Perché se all'inizio si tratta di quattro arzille vecchiette, realizzate e soddisfatte della loro vita in modi diversi, che ridono sguaiatamente alle dozzinali ma stuzzicanti situazioni del libro, poi entra in ballo molto altro. Il rispetto per se stesse in primis, il desiderio, i sentimenti e il rimettersi in gioco non proprio a venticinque anni. E anche qui sta il bello: le nostre quattro eroine non sono vecchiette sgangherate, ma donne complete e dalla cultura medio-alta.
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Le fantastiche protagoniste di Book Club
Il cuore del film, inutile dirlo, sono le sue quattro protagoniste. Alle quali si aggiungono attori come Andy Garcia, Don Johnson, Richard Dreyfuss e Wallace Shawn. Per un regista e sceneggiatore esordiente non è niente male... ma è anche corretto. Sono i più adatti a dimostrare che Hollywood si sbaglia. Che come dice il regista Bill Holderman, "Se credi di avere di un altro capitolo da scrivere, l'unico ostacolo da superare sono i tuoi freni mentali".
Il cast di Book Club ne è la prova: anche se è composto quasi esclusivamente da attori avanti con l'età, mantiene un ritmo fresco e gradevolissimo e una verve degna delle più brillanti commedie romantiche sofisticate. Bill Holderman ed Erin Simms, anche lei all'esordio nella sceneggiatura, hanno messo insieme dialoghi e situazioni freschissimi, in un film che fa della coralità e della molteplicità dei casi il suo punto di forza. E pensare che, a script già concluso, alcune produzioni gli consigliarono proprio di utilizzare attori più giovani... Il ritmo non sarebbe mai stato lo stesso con interpreti con meno "sfumature di grigio".
Conclusioni
Concludendo questa recensione di Book Club – Tutto può succedere non possiamo che consigliare questa commedia romantica corale e brillante, con interpreti ottime e bellissime, che per nemmeno un istante fanno rimpiangere attrici più giovani.
Perché ci piace
- Il cast stellare e soprattutto le quattro protagoniste.
- La scrittura brillante delle battute e la rappresentazione dei personaggi.
- Il giocare sull'effetto che un bestseller mondiale conosciuto da tutti può fare su quattro donne in terza età e con una certa cultura.
Cosa non va
- Una certa prevedibilità dei vari finali e la tendenza a cadere nel melenso.
- Sarebbe stato gradito un utilizzo più narrativo delle musiche.