Il Blue Monday. Quel fatidico terzo lunedì di gennaio, noto come "il giorno più triste dell'anno". Perché? Beh, il freddo ci congela, i debiti natalizi ci assillano, e i buoni propositi sono già un lontano ricordo (ciao palestra!). Lanciato da una formula matematica di tale Cliff Arnall, più fantasiosa che reale, questo concetto è nato nel 2005 come campagna pubblicitaria. Sebbene privo di basi scientifiche, il Blue Monday è diventato un fenomeno culturale, spingendo molti a riflettere sul benessere mentale e a cercare modi per combattere la tristezza stagionale. Noi, però, vogliamo lasciarci contagiare dal mood malinconico con 10 titoli "deprimenti": dal classico Umberto D. a Se mi lasci di cancello passando per Manchester by the Sea .
Midsommar (2019)
Anche se a prima vista Midsommar - Il villaggio dei dannati potrebbe sembrare un semplice horror, Ari Aster riesce a combinare immagini spaventose, momenti di black humor e una tragedia devastante in un'opera profondamente disturbante. La storia segue Dani, interpretata da Florence Pugh, che si reca in un remoto villaggio svedese, dando inizio a una serie di eventi inquietanti. Il film si apre con il disperato e incessante pianto della protagonista, sconvolta dalla scoperta che la sorella Terri, da tempo affetta da disturbo bipolare, si è tolta la vita tramite avvelenamento da monossido di carbonio, causando anche la tragica morte dei loro genitori.
Manchester by the Sea (2016)
In quello che potrebbe essere il film più triste di questa lista, il Premio Oscar Casey Affleck è Lee, un custode di Boston che torna nella sua città natale dopo la morte del fratello per prendersi, seppur controvoglia, cura del nipote Patrick (Lucas Hedges). Il film di Kenneth Lonergan è un'ampia e struggente esplorazione del dolore, e di come la monotonia della vita quotidiana continui imperturbabile anche di fronte a una perdita inimmaginabile. E quando nel cast c'è Michelle Williams (che interpreta Randi, la moglie di Lee), sapete già che vi aspetta un film strappalacrime.
Umberto D. (1952)
Da Vittorio De Sica, uno dei capolavori del Neorealismo. Umberto (interpretato da Carlo Battisti) è un anziano pensionato che vive nella Roma del dopoguerra e non riesce più a permettersi l'affitto. Quando la padrona di casa minaccia di sfrattare lui e il suo cagnolino Flike, Umberto arriva a pensare di fingere una malattia pur di passare la notte in un letto d'ospedale. Circondato da persone che lo trattano con freddezza e sopraffatte dalle loro stesse difficoltà, arriva persino a considerare l'idea di separarsi dal suo cane, l'unico vero amico che gli sia rimasto. Devastante.
The Road (2009)
In questo adattamento del romanzo di Cormac McCarthy, tutto è arido, grigio e deprimente, mentre il mondo, come lo conosciamo, si avvia verso una lenta e dolorosa fine. Con Viggo Mortensen nei panni di un padre determinato a proteggere suo figlio (Kodi Smit-McPhee) dai cannibali. I personaggi non hanno nemmeno un nome: li conosciamo solo come "Il Ragazzo" e "L'Uomo", il che è già di per sé piuttosto destabilizzante.
Lei (2013)
Da Spike Jonze, un film profondamente malinconico perché esplora temi universali come la solitudine, la ricerca di connessione, e la fragilità delle relazioni umane in un mondo sempre più tecnologico. La storia segue Theodore (Joaquin Phoenix), un uomo introverso in fase di separazione dalla moglie, che lotta con un senso di vuoto emotivo e isolamento. In questo contesto, inizia a sviluppare una relazione romantica con un sistema operativo dotato di intelligenza artificiale, chiamato Samantha (con la voce di Scarlett Johansson).
Requiem for a Dream (2000)
Considerato spesso uno dei film più disturbanti di sempre, il ritratto drammatico di Darren Aronofsky di quattro persone risucchiate nel tunnel delle droghe a Coney Island non è certo adatto a tutti. Tuttavia, il valore cinematografico e narrativo del film emerge con forza, offrendo una rappresentazione intensa e struggente dei confini distorti tra la dipendenza e la realtà, che si fanno sempre più evidenti con l'evolversi delle vicende dei protagonisti.
Se mi lasci ti cancello (2004)
Nel classico strappalacrime di Michel Gondry, la serenità non è così facile da raggiungere per Joel (Jim Carrey) e la sua fidanzata dai capelli prima arancioni, poi blu, Clementine (Kate Winslet). I due decidono di sottoporsi a un procedimento per cancellare dalla memoria ogni traccia dell'altro dopo che la loro relazione va a rotoli.
Beautiful Boy (2018)
Timothée Chalamet è un ragazzo brillante la cui vita va in pezzi sotto il peso delle metanfetamine, minacciando anche di distruggere il rapporto con suo padre interpretato da Steve Carell. Basato sul memoir omonimo di David Sheff, uno straziante racconto di dipendenza e amore.
Precious (2009)
Basato sul romanzo Push di Sapphire e diretto da Lee Daniels, il film racconta la storia di Claireece "Precious" Jones (Gabourey Sidibe), un'adolescente povera e disagiata che vive ad Harlem. Proveniente da una famiglia abusiva e non scolarizzata, la ragazza si trova davanti a una sfida ma anche a un'opportunità quando le viene offerto il trasferimento in un istituto per giovani con problemi sociali. Il film è valso il Premio Oscar alla co-protagonista, Mo'Nique.
Il miglio verde (1999)
Ambientato nel braccio della morte di un penitenziario, soprannominato "il Miglio Verde" per il colore del linoleum del pavimento, questo adattamento di Stephen King di Frank Darabont si apre con l'arrivo di un nuovo detenuto, John Coffey, interpretato da Michael Clarke Duncan. Il capo delle guardie, Paul Edgecomb (Tom Hanks), inizia a chiedersi come un uomo così pacifico possa essere colpevole di un crimine tanto terribile. Ben presto, l'arrivo di Coffey darà inizio a una serie di eventi soprannaturali all'interno della prigione. Un melodramma assolutamente straziante.