Black Mirror 3, intrecci e riflessi: i collegamenti tra gli episodi della serie

La terza stagione del programma antologico di Charlie Brooker contiene vari rimandi agli episodi precedenti, e tra le puntate della stagione stessa. Ecco i diversi collegamenti e punti di contatti.

Da cinque anni Black Mirror, la serie di fantascienza antologica creata da Charlie Brooker, racconta un futuro prossimo molto simile al nostro presente, dove la tecnologia manifesta effetti collaterali terrificanti e fin troppo verosimili. Secondo lo stesso creatore, le varie storie esistono ciascuna in un mondo a parte, senza condividere il medesimo universo narrativo. Ciononostante la terza stagione, disponibile su Netflix da alcune settimane, contiene vari rimandi, spesso alquanto sottili, ai primi due cicli di episodi, nonché dei piccoli Easter Eggs legati anche ai diversi racconti che fanno parte della terza annata. L'unica eccezione è il quarto episodio del nuovo ciclo, San Junipero, che non presenta allusioni esplicite alle altre storie (ma contiene comunque un dettaglio che giustifica e ripaga le visioni ripetute: tutte le canzoni usate nella puntata sono in qualche modo legate alla trama). Ecco la lista completa dei vari Easter Eggs, puntata per puntata. (N.B. molte immagini sono prese de Reddit)

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Caduta libera

Black Mirror: un momento dell'episodio Caduta libera
Black Mirror: un momento dell'episodio Caduta libera

Il primo episodio contiene ben due allusioni a Messaggio al Primo Ministro, il celeberrimo racconto inaugurale dello show. La prima è abbastanza difficile da notare di primo acchito, e si cela nella scena in cui Lacie sta guardando il profilo social dell'amica d'infanzia Naomi: nella colonna a destra sullo schermo ci sono i post con i voti più alti, e tra questi ce n'è uno di un certo Michael Callow, che scrive "Mi hanno cacciato di nuovo dallo zoo", con tanto di emoticon triste. Un rimando beffardo al finale di quell'episodio, dove il suddetto Callow, allora Primo Ministro, è costretto a fare sesso con un maiale nel tentativo di salvare un membro della famiglia reale. La seconda è più facile da scovare: mentre cerca di arrivare al matrimonio di Naomi, Lacie riesce a strappare un passaggio a un gruppo di fan di una serie televisiva intitolata Sea of Tranquility, che è il "western lunare della HBO" a cui lavorava l'esperto di effetti speciali che doveva simulare l'amplesso tra Callow e il suino.

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Black Mirror: un easter egg nell'episodio Caduta libera
Black Mirror: un easter egg nell'episodio Caduta libera

Giochi pericolosi

Black Mirror: Uno degli easter egg dell'episodio Giochi pericolosi
Black Mirror: Uno degli easter egg dell'episodio Giochi pericolosi

Quando Cooper apre la valigetta contenente il macchinario che lo trasporterà nella realtà virtuale si può vedere sull'oggetto in questione il logo di White Bear, visto nell'episodio Orso bianco. Inoltre, sulla copertina della rivista dove è raffigurato Shou Saito si allude a un articolo su Granular, una società che ha un ruolo fondamentale nell'ultimo episodio della stagione, Odio universale (dove invece il telegiornale menziona le invenzioni di Saito, ricambiando il favore). Per finire, ma questo non è un collegamento in senso stretto, Giochi pericolosi è la prima puntata ad avere nel cast un interprete di una storia precedente: Hannah John-Kamen, che in questa sede interpreta Sonja e in 15 milioni di celebrità era Selma Telse.

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Black Mirror: Un easter egg dell'episodio Giochi pericolosi
Black Mirror: Un easter egg dell'episodio Giochi pericolosi

Zitto e balla

Black Mirror: Uno degli easter egg dell'episodio Zitto e balla
Black Mirror: Uno degli easter egg dell'episodio Zitto e balla

L'Easter Egg più evidente è un adesivo di Waldo, il personaggio digitale che in Vota Waldo! sfonda nel campo politico. Al termine della puntata è invece di nuovo lo schermo di un computer ad alludere ad altri episodi, mentre una delle vittime degli antagonisti, per l'esattezza una dirigente colpevole di aver mandato e-mail razziste, scopre che i suoi peccati sono stati resi noti al pubblico. In alto al centro si parla del debutto del programma televisivo su cui è incentrato 15 milioni di celebrità, mentre un box pubblicitario a destra rimanda alla tecnologia del Cookie, strumento usato nella storia "festiva" Bianco Natale. Infine, due articoli consigliati nella colonna a destra sono incentrati sul divorzio del già menzionato Michael Callow e sul processo a Victoria Skillane, la protagonista di Orso bianco.

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Black Mirror: Un easter egg dell'episodio Zitto e balla
Black Mirror: Un easter egg dell'episodio Zitto e balla

Gli uomini e il fuoco e Odio universale

Black Mirror: Un easter egg dell'episodio Odio universale
Black Mirror: Un easter egg dell'episodio Odio universale

Il quinto episodio contiene solo un rimando esplicito: la canzone Anyone Who Knows What Love Is (Will Understand), già udita in 15 milioni di celebrità. Il finale di stagione invece vanta invece quello che, nonostante le affermazioni di Brooker, sarebbe il primo legame esplicito tra due storie sul piano strettamente narrativo: Blue Coulson dice di aver lasciato il suo incarico precedente dopo aver lavorato sul caso di Ian Rannoch, il fidanzato di Victoria Skillane (e la cosa non è casuale, poiché Brooker ha successivamente affermato che i poliziotti di Odio universale potrebbero tornare in futuro, fungendo da tessuto connettivo).

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Inoltre, i sottopancia dei telegiornali alludono sia a Giochi pericolosi che a un possibile ritorno della già citata Skillane, il cui appello sarebbe stato respinto dalle autorità giudiziarie (e su uno schermo di computer appare anche l'hashtag #FREETHEWHITEBEARONE, che suggerisce una protesta da parte del pubblico nei confronti della punizione a cui viene sottoposta quotidianamente Victoria).
Infine, uscendo dalla zona dei collegamenti tra gli episodi, ci sono due inside jokes legati a Brooker: la premessa è parzialmente autobiografica (il creatore della serie fu minacciato di morte in rete dopo aver scritto un articolo satirico su George W. Bush), e quando la prima vittima legge i commenti negativi di chi la vuole morta c'è un box con la scritta "What if phones, but bad?", che l'autore ha usato in sede di interviste come descrizione scherzosa della premessa di Black Mirror.

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