Black Bird, recensione: sguardo nella mente del serial killer in un dramma carcerario che fatica a decollare

La recensione di Black Bird, dramma carcerario su Apple TV+ dall'8 luglio, interpretato da Taron Egerton, Paul Walter Hauser, Greg Kinnear e dal compianto Ray Liotta.

Black Bird Taron Egerton Sbarrejpg
Black Bird: un primo piano di Taron Egerton

Taron Egerton ci ha conquistato con la sua faccia da bravo ragazzo e il piglio schivo del giovane della porta accanto, sfoderando all'occasione le sue doti canore per incarnare l'icona Elton John nel colorato biopic Rocketman, per poi imprimere alla sua carriera una svolta a 180°. Complice il romanziere di culto di Boston, Dennis Lehane, dai cui romanzi sono state tratte opere come Mystic River, Gone Baby Gone e Shutter Island, che stavolta si misura con la creazione e lo sviluppo di una serie tv di cui è anche produttore. Come evidenzia la nostra recensione di Black Bird, la serie è anche una delle ultime apparizioni di Ray Liotta, nel ruolo del padre del personaggio di Taron Egerton, ma a rubare la scena è soprattutto la sconvolgente performance di Paul Walter Hauser nel ruolo di un sospetto serial killer.

Black Bird Paul Walter Hauser Taron Egerton
Black Bird: Taron Egerton e Paul Walter Hauser a colloquio

Tratto da una storia vera, Black Bird è basato sul memoir dello spacciatore di droga Jimmy Keene, In With the Devil, che Dennis Lehane ha trasformato in una miniserie in sei episodi. Mentre si trova in carcere per scontare una pena di dieci anni, Jimmy (Taron Egerton) viene avvicinato dall'FBI che gli propone un accordo. Il piano prevedere il trasferimento in un carcere per detenuti con problemi psichici per entrare in contatto con il presunto serial killer Larry Hall (Paul Walter Hauser) e spingerlo a confessare dove ha sepolto i cadaveri delle sue vittime in cambio della libertà. Dapprima dubbioso, Jimmy viene convinto ad accettare l'offerta dell'agente McCauley (Sepideh Moafi) a causa del padre malato (Ray Liotta), ex poliziotto in pensione. Episodio dopo episodio, Jimmy si immerge in un viaggio all'inferno nella mente contorta di Larry e nelle sue fantasie malate sulle donne.

Un dramma carcerario dalla natura letteraria

Blck Bird Taron Egerton
Black Bird: Taron Egerton in carcere

Serie come True Detective e Mindhunter hanno reinventato il tema dell'indagine sui serial killer offrendo uno sguardo nuovo sull'abisso della mente umana grazie a storie avvincenti e sceneggiature ispirate. Dal canto suo, Dennis Lehane è un autore che bazzica il genere crime da decenni nei suoi romanzi, raccontando storie di follia e perversione che spesso hanno trovato la via dello schermo in virtù della loro natura cinematografica. Paradossalmente, alle prese col mezzo televisivo Lehane costruisce un prodotto il cui limite è dettato proprio dalla natura troppo letteraria. La vivacità dell'incipit di Black Bird, che introduce il personaggio di Jimmy Keene con una soluzione brillante, lascia ben presto il posto a continue elucubrazioni. La crime story promessa dalle prime sequenze si traduce rapidamente in un dramma carcerario cupo e a tratti sgradevole. La lentezza necessaria ad approfondire i tratti perversi della personalità di Larry Hall appesantisce la narrazione che spesso si impantana dato che l'azione scarseggia.

Blck Bird Paul Walter Hauser
Black Bird: un primo piano di Paul Walter Hauser

Più che una serie crime action, Black Bird è uno studio di caratteri. Taron Egerton, in versione truce e palestrata, interpreta il piccolo criminale Jimmy Keene, arrogante e sicuro di sé, ma l'apparizione del Larry Hall di Paul Walter Hauser calamita inevitabilmente su di sé l'attenzione. Hauser, interprete eclettico, compie un lavoro notevole di immedesimazione incarnando un personaggio al tempo stesso ingenuo e ributtante, un uomo affetto da turbe psichiche che passa il tempo a raccontare le sue fantasie e perversioni sulle donne. Black Bird si concentra proprio sul rapporto che si crea tra Jimmy e Larry, ma più della compostezza di Taron Egerton è l'istrionica interpretazione di Paul Walter Hauser a restare impressa. Il suo incredibile lavoro sulla voce, le pause improvvise accompagnate da sguardi obliqui e le risate stridenti di Larry generano un personaggio che suscita un misto di pena e ribrezzo.

I 10 migliori serial killer delle serie tv

Personaggi inquietanti e flashback ridondanti

Black Bird Greg Kinnear Sepideh Moafi
Black Bird: Sepideh Moafi e Greg Kinnear in una scena

Quello che si instaura tra Larry e Jimmy è un gioco tra gatto e topo. Il fulcro di Black Bird diventano così i continui tentativi di Jimmy di capire se Larry è realmente un assassino o solo una persona disturbata. Ma la serie di Dennis Lehane non si limita a questo. All'indagine poliziesca vera e propria si affianca un indagine morale su concetti come giustizia, peccato e redenzione, un'indagine su come e dove nascono i serial killer. I tentativi di Jimmy di entrare in confidenza con Larry, spingono quest'ultimo ad aprirsi rivelando traumi del passato collegati all'ambiente in cui è cresciuto. Non contento di ciò, Lehane non affida la ricostruzione del passato di Larry e Jimmy solo ai loro racconti, ma li affianca con flashback che mostrano il background dei personaggi, in particolare i loro traumi infantili legati a una delicata situazione familiare. Più che evocativi, i flashback risultato però ridondanti e appesantiscono ulteriormente una narrazione che stenta a decollare.

Black Bird Ray Liotta
Black Bird: un intenso primo piano di Ray Liotta

Nonostante le notevoli performance di tutto il cast (degno di menzione anche il poliziotto di Greg Kinnear impegnato nel caso con ammirevole dedizione), Black Bird fatica a ingranare. Nelle intenzioni di Dennis Lehane, la serie si configura come un racconto contemplativo a sfondo morale che però risulta privo di quelle illuminazioni e di quei travolgenti dialoghi che hanno reso la prima stagione di True Detective un capolavoro. Più che l'originalità, la serie Apple TV+ persegue l'esplorazione della natura umana per spiegare l'origine del male. E lo fa attraverso il costante confronto tra i personaggi di Jimmy e Larry, due facce della stessa medaglia nelle intenzioni dell'autore. Alle ambizioni dello scrittore e novello showrunner Lehane non sempre corrisponde un risultato all'altezza. Anche se l'enigma sulla colpevolezza reale o presunta di Larry porta avanti il racconto, l'urgenza di spiegare allo spettatore ogni singolo dettaglio inibisce la libertà di interpretazione e soffoca le prospettive di un racconto il cui orizzonte si fa sempre più ristretto, disperato e ambiguo man mano che la narrazione procede.

Conclusioni

Interpretazioni convincenti per la prima prova da showrunner di Dennis Lehane, come sottolinea la nostra recensione di Black Bird. Taron Egerton e Paul Walter Hauser interpretano due detenuti nella serie che indaga sulla natura dei serial killer riflettendo su temi come giustizia, redenzione, legami familiari. La natura troppo letteraria dello show e l'ansia di voler spiegare troppo appesantiscono il racconto lasciando poco spazio di interpretazione allo spettatore.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
3.7/5

Perché ci piace

  • La presenza di un autore di culto come Dennis Lehane, una delle voci più autorevoli del genere crime.
  • La dedizione degli interpreti, in particolare del mimetico Paul Walter Hauser.
  • L'incipit brillante e adrenalinico.

Cosa non va

  • La serie rinuncia all'azione puntando a un tono meditativo da racconto morale che tradisce un'origine eccessivamente letteraria.
  • L'uso dei flashback risulta ridondante così come l'eccesso di informazioni sui traumi passati dei personaggi.