Un 2024 positivo al cinema, ma attenzione agli alti e bassi da evitare e all’ammodernamento delle sale

Arriviamo alla fine di un buon anno, ma con alcuni aspetti ancora da migliorare: ne abbiamo parlato con Luigi Lonigro e Mario Lorini per fare un punto della situazione e capire cosa si può ancora migliorare per il futuro.

Celeste Dalla Porta è Parthenope
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Se lo scorso anno ci aveva mostrato un'esplosione del boxoffice in estate, a partire dal Barbenheimer per poi non solo confermarsi ma incrementare in autunno con il successo di C'è ancora domani, il 2024 ha avuto un andamento differente, ugualmente positivo ma vittima di alcuni alti e bassi che ne hanno macchiato il cammino.

Il Ragazzo Dai Pantaloni Rosa Frame
Il protagonista de Il ragazzo dai pantaloni rosa, uno dei fenomeni dell'anno al boxoffice

Un ottimo inizio, con alcune sorprese da sottolineare, da Il ragazzo e l'airone a Povere creature! e La zona d'interesse, una primavera da dimenticare con il peggior maggio degli ultimi anni, per poi risalire in estate grazie a Inside Out 2, vero fenomeno andato oltre le aspettative, per poi arrivare a un autunno in cui è mancato il titolo acchiappatutto che era stato il film di Paola Cortellesi lo scorso anno, ma sostituito da una serie di produzioni che sono riuscite a raggiungere il pubblico. Fino ai nuovi titoli animati Disney, Oceania 2 e Mufasa, che hanno completato il quadro.

Alti e bassi che si possono arginare?

Ne abbiamo parlato con Mario Lorini, presidente dell'Anec: "L'anno scorso abbiamo avuto molti film di qualità con risultati che ci hanno visto ai primi posti a livello mondiale, risultati di film non facili che però dialogavano con gli spettatori, che lanciavano dei messaggi e che hanno attirato tra l'altro un pubblico giovane. Poi c'è stata una primavera in effetti un po' incerta, ho parlato di un mercato altalenante, ma devo dire che ho sempre visto delle onde in alto e in basso. Questo è il cinema, capace di sorprenderci e di attraversare dei periodi un po' più piatti. Adesso è tornato l'ottimismo, ma perché intanto arriviamo a Sorrento e ci siamo trovati con una sorpresa" che era il primo weekend di Oceania 2 da oltre 8 milioni, confermato un mesto dopo da Mufasa: Il Re Leone.

"Gli alti e bassi fanno parte di questa industria" ha sottolineato Luigi Lonigro, presidente dell'Assemblea dei distributori ANICA, ricordando come in primavera siano mancati titoli italiani forti con uscita day and date col Festival di Cannes. Parthenope di Paolo Sorrentino è infatti stato uno dei successi nostrani dell'anno, ma è arrivato in sala in autunno dopo il lancio al festival francese, a differenza di quanto fatto in passato da altri film italiani, dallo stesso Sorrentino a Nanni Moretti o Marco Bellocchio. Una differenza non da poco a cui si aggiunge che "abbiamo pagato lo sciopero dell'industria americana, con alcuni titoli molto importanti, tra cui un paio di Blockbuster, slittati al 2025." Basta a spiegare il netto calo? Probabilmente sì, ma è ugualmente vero che "come industria e come filiera possiamo fare delle cose, possiamo pianificare meglio e con maggior attenzione."

Coprire meglio tutte le stagioni

Pianificare meglio, un'esigenza concreta su cui riflettiamo anche noi spesso, quando vediamo un particolare affollamento di titoli in determinati periodi, come può essere quello delle festività natalizie. "La miglior distribuzione durante tutto l'anno è stato uno dei nostri mantra," ci ha confermato Mario Lorini, "una delle nostre richieste a un mercato distributivo che però ha il diritto di poter scegliere la propria linea editoriale." Un equilibrio tra esigenze del singolo operatore e del sistema che andrò trovato, ma che per il momento non ricade sui risultati complessivi: "Abbiamo mantenuto quasi del tutto il numero di schemi che è presente in Italia, siamo il paese che ha perso meno schemi dopo la pandemia" sottolinea, pur ribadendo che "diciamo da tempo che c'è bisogno di distribuire meglio il prodotto durante l'anno."

Un obiettivo che speriamo di arrivi a raggiungere. "Non è facile, non so se succederà mai, certo aver chiuso tutta la partita sull'estate, da cui non si tornerà più indietro, sicuramente darà una mano. Ci sono periodi che necessitano però di una sperimentazione per far ritornare il prodotto medio a fare la sua parte". È una necessità vera, concreta, perché da una parte sono film che danno la sensazione di affollare il panorama delle uscite, ma è ugualmente vero che "danno anche un aiuto alla diversificazione dell'offerta in sala", che è un aspetto fondamentale per poter raggiungere con costanza ogni tipologia di spettatore.

Il cinema italiano, una nuova speranza

Una mano, in tal senso, può darla il cinema italiano, come ci confermano gli incassi natalizi di Diamanti e Io e te dobbiamo parlare, che hanno accompagnato il successo di Mufasa. "Io posso dire con assoluta serenità e certezza che il cinema italiano sta dimostrando veramente una grandissima maturità con un'alternanza di prodotto, di qualità commerciale che sta consentendo a tutti i segmenti di sale di performare al meglio" ci ha detto Luigi Lonigro. Risconti che si stanno verificando a tutti i livelli di strutture, per poter raggiungere sia gli spettatori più occasionali che quelli affezionati alle proprie sale di riferimento. "Stanno funzionando tantissimi multiplex, sia con i blockbuster che con il cinema italiano, ma stanno andando molto bene le sale di città. Pertanto penso che dal punto di vista della pianificazione stiamo lavorando bene, chiaramente sempre facendo forza su quello che possiamo fare noi, su quello che non viene in qualche modo contaminato dall'esterno."

E all'ambito del cinema italiano che rientra anche quel fenomeno unico che è stato C'è ancora domani, protagonista delle Giornate Professionali di Sorrento a fine 2023... e anche a fine 2024. L'eccezionalità del film e dell'evento che ha rappresentato si è infatti tradotta in un risultato unico, un nuovo record: Biglietto d'oro come miglior incasso italiano per due anni di seguito, un risultato mai raggiunto da nessuno. Inutile dire che Paola Cortellesi è ora attesa al varco con il suo secondo film, su cui lei scherza: "ho deciso che farò un film brutto", volontariamente, consapevolmente, in modo da non poter essere un fallimento.

Un trend positivo, un 2025 che può stupire

Un Mondo A Parte 1
Un mondo a parte: Virginia Raffaele, Antonio Albanese in una scena

È anche grazie a film italiani, come il successo di Parthenope, l'accoglienza per Un mondo a parte e il fenomeno de Il ragazzo dai pantaloni rosa, che "il trend è positivo" come ci dice Lonigro: "il mese di novembre si è chiuso su numeri brillantissimi" e dicembre ha confermato la stessa tendenza rivelandosi superiore a quello dell'anno precedente, centrando l'obiettivo di chiudere il 2024 in linea con il 2023. "Forse saremo l'unico territorio europeo insieme alla Francia, perché Spagna, Inghilterra e Germania sono molto sotto rispetto al 2023, non hanno una produzione nazionale che fa la differenza come la stiamo avendo noi."

Un andamento che lascia ben sperare per il 2025: "C'è un inizio d'anno che si presenta con opere di assoluto valore che guarda però un pubblico più largo" anticipa Mario Lorini, a cui fa eco Luigi Lonigro: "Questo trend ci porterà un 2025 molto molto importante, in cui torna il grande cinema americano veramente in forza e c'è anche tantissima produzione italiana importante." Tutti i pezzi sembrano andare al posto giusto e confermano che "l'industria è solida, il mercato è reattivo, gli spettatori sono tornati per tutte le fasce di età ad affollare le sale".

Strutture pronte ad accogliere

E inoltre, è bene sottolinearlo, "le sale sono sempre più belle, il processo di modernamento continua ad andare avanti e le strutture che lo hanno completato stanno generando numeri esponenziali straordinari." È un aspetto fondamentale, che già era emerso nel ragionare sul confronto Italia - Francia, su cui si sta provando ad accelerare. Ma tutto il territorio sta crescendo allo stesso modo? "Devo dire che mentre fino a qualche anno fa tendenzialmente era sempre in qualche modo il nord a essere trainante da questo punto di vista, adesso ci sono tante bellissime strutture anche al centro-sud che sono state completate, che hanno terminato il processo di ristrutturazione, che stanno funzionando molto bene. Anche la città di Roma che era un po' indietro dal punto di vista qualitativo dopo il Giulio Cesare, il Quattro Fontane, adesso il Barberini, l'Eden ristrutturato, insomma delle cose stanno cambiando, i grandi gruppi continuano nel loro processo di trasformazione, i modelli Lux, pertanto col poltrone più grandi e più comode."

Parthenope Sorrentino Film
Parthenope: Celeste Dalla Porta e Paolo Sorrentino sul set del film

Insomma si va avanti, si investe, e "chiaramente un mercato sano, con numeri importanti, facilita gli investimenti. Pensare nel 2021-2022 a investimenti con un mercato che perdeva il 70% rispetto al pre-pandemico era assolutamente folle, invece devo dire che appena i numeri sono tornati ad andare verso quello che tutti noi ci auguriamo di raggiungere fra il 2025 e il 2026, gli investimenti sono ripresi, il Ministero continua a sostenere gli investimenti. E non possiamo che guardare al futuro del cinema in sala con ritrovato ottimismo dopo alcuni anni di eccessiva incertezza.