L'attesa per il ritorno sugli schermi dell'eroe pipistrello è terminata. A otto anni dall'ultimo non esaltante episodio cinematografico, Bruce Wayne sbarca in tutti i cinema del mondo nel nuovo film di Christopher Nolan, Batman Begins. Ad interpretarlo il gallese Christian Bale, presente assieme alregista e agli altri interpreti Morgan Freeman e Katie Holmes a Roma per la presentazione del film.
Signor Nolan, come si è regolato sotto il profilo visivo e narrativo rispetto ai precedenti Batman? Christopher Nolan: Con la massima libertà e con l'obiettivo preciso di ottenere qualcosa di fresco e nuovo. Contemporaneamente desideravo fare un film spettacolare, ma intriso di quell'epicismo che si è andato un po' perduto negli anni; qualcosa di assimilabile al vecchio stile come Guerre stellari, I predatori dell'arca perduta o i migliori episodi della serie 007.
Ma avete sentito di avere qualche limite nel raccontare la storia, vista la popolarità del personaggio? Christopher Nolan: Non si tratta di limiti ma di esigenze. Abbiamo cercato di utilizzare la storia del fumetto come processo evolutivo dei personaggi, in modo da trovare le costanti della storia e su questo muoverci liberamente. In altre parole abbiamo lavorato con grande libertà all'interno di alcuni paletti che fungevano da punti di riferimento.
Perché ha deciso di raccontare proprio il personaggio dello Spaventapasseri? Christopher Nolan: Semplicemente perché è un cattivo storico della serie e nonostante il suo personaggio sia molto complesso ed affascinante non è stato mai mostrato. Mi piace molto questo suo utilizzare le paure come arma questo suo approccio lo lega indissolubilmente al personaggio di Batman e al suo background. E' un cattivo che non oscura Batman, ma che si riflette su di lui.
Può dirci anche qualcosa riguardo la modifica del costume? Christopher Nolan: Il costume secondo me è un elemento fondamentale in quanto funziona come vero e proprio elemento di caratterizzazione della psicologia di Batman. Per questo abbiamo operato delle modifiche di grande significato specie sul mantello il cui tessuto volevo creasse una fluttazione più drammatica. Inoltre è più scuro e cosa più importante non riflette la luce altrimenti non avrebbe senso; Batman necessita di nascondersi.
Signor Bale, ormai lei è un grande attore affermato. Cosa ricorda, cosa ha imparato e cosa conserva dell'aver lavorato con Steven Spielberg da bambino? Christian Bale: E' difficile rispondere. Quando si è bambini tutto è molto naturale; non si riflette sulla propria performance come attore. Vai sul set e reciti senza preoccuparti di nulla, di come sembrerai o delle conseguenze della tua recitazione. Nemmeno consideri se qualcuno vede il tuo film, lo fai e basta. E' un approccio fantastico perché si è più veri. Non è un caso che molti attori cerchino di recuperare proprio questa negazione della consapevolezza con delle tecniche.
Bale, come mai ha accettato di vestire il Bat-costume? Christian Bale: Molto di quello che ha detto ora Christopher mi ha spinto ad accettare questo ruolo. Non ho mai letto fumetti da bambino, nemmeno Batman. Prima di accettare ho letto "Arcan Asylum" (una graphic novel di Batman, ndr) e lui non era una caricatura, era una figura mitologica. Per i miei gusti era il più interessante dei soliti supereroi. Mi è piaciuto avere un approccio scettico al personaggio. Ci attirava il fatto di capire perché crede che il metodo migliore di sconfiggere i suoi fantasmi sia quello che applica.
Mister Freeman, come è entrato in questo personaggio? Morgan Freeman: Non saprei, di certo è del tutto nuovo per me. Per quello che ne so io Batman si era creato tutto da solo quindi per me Lucius Fox era un perfetto sconosciuto. Ad ogni modo è un ruolo con delle coordinate precise e non mi sono dovuto preoccupare molto; si trattava solo di fare il mio lavoro e cioè imparare delle battute e dargli vita.
Ma è vero che ha accettato solo per soldi, come ha dichiarato precedentemente? Morgan Freeman: Tutti i film che accetto, li faccio per soldi, pochi o tanti che siano. Sia che intepreti Nelson Mandela o Lucius Fox; è il mio lavoro.
E come si è trovato a lavorare con un cast prevalentemente inglese? Morgan Freeman: Ovviamente ho dovuto seppellire i miei pregiudizi antibritannici ma in realtà è stato piacevole e sarei anche disposto a rifarlo. E poi, Batman è di tutti; è una storia universale, nel caso con la sua domanda intendesse che dovrebbe essere un film più americano.
I suoi personaggi appaiono sempre molto umani, ironici e curiosi. Cosa ne pensa e qual'è il suo attuale sentimento verso il suo lavoro? Morgan Freeman: Sono abbastanza soddisfatto di quello che faccio; credo che questa sia la risposta più giusta che posso darle, no? Però se quello che sostiene lei è giusto, significa che sto sbagliando e che interpreto sempre Morgan Freeman e non quello che mi si chiede. Comunque sto bene, o almeno credo, si forse sto bene, non lo so!
Signorina Holmes, ci racconta la sua di esperienza? Katie Holmes: E' senza dubbio il film più grande cui ho partecipato e quindi non può che essere stata un'esperienza incredibile dalla quale ho imparato moltissimo. Posso solo dire di essere estremamente ansiosa di far parte ancora in futuro di nuovi progetti così fantastici.