C'era una volta un regno dove l'eccesso era virtù, un luogo prosperante di soubrette vestite in modo succinto, dove la musica metal prendeva sempre più piede e la moda si piegava al monopolio di ingombranti spalline. Quel posto erano gli anni '80, o meglio la loro fine, e grazie a questa recensione di Bastard!! - L'oscuro dio distruttore, che vi faccia piacere o no, per un po' ci torneremo. L'anime prodotto da Netflix è infatti un adattamento estremamente fedele alla controparte cartacea di Kazushi Hagiwara. Diretta da Takaharu Ozaki, la serie tenta di far leva sulla nostalgia di un'opera dai toni esagerati, cult nel suo genere che però negli anni ha subito varie interruzioni e che tuttora risulta incompiuta. Disponibile dal 30 giugno 2022 sulla piattaforma streaming, Bastard!! - L'oscuro dio distruttore cerca di riconquistare il vecchio pubblico e nel mentre di crearne uno nuovo, ma sarà veramente possibile compiere una simile operazione?
Una trama che ricalca quella del manga
La trama della serie ricalca quasi alla perfezione quella del fumetto, sia nell'incipit che negli sviluppi: l'Armata Ribelle delle Tenebre, sotto la guida dei quattro re Celesti, conduce una campagna militare volta alla conquista del mondo intero, ma il suo vero obiettivo sembra quello di far risorgere il dio della distruzione Anslasax, un gigantesco demone meccanico che centinaia di anni prima causò la distruzione dell'intero pianeta. Il regno di Meta-Likana viene così attaccato da un potente mago appartenente all'armata, proprio mentre il gran sacerdote di corte è via insieme al re. Tia Nort Yoko, quindi, nel tentativo di evitare al castello di soccombere, libera un antico e potente mago sigillato per anni nel corpo del suo amico d'infanzia Rusie. Lo stregone, conosciuto col nome di Dark Shneider, però, è un individuo piuttosto particolare: oltre ad avere poteri incredibili, si rivela essere un maniaco assetato di vendetta che poco sembra voler collaborare al piano di Yoko.
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Fedeltà senza innovazione
Eccessivo e folle sono due aggettivi che calzano a pennello se riferiti a questa serie. Le gesta di Dark Shneider sono sempre sopra le righe, il personaggio è nato per incarnare questo uomo dal forte appetito sessuale davanti al quale nessuna donna può resistere, un mago guidato dalla superbia e dalle mire di conquista. Nell'anime tutto questo viene assolutamente mantenuto, il protagonista è quello stesso stregone folle e a tratti comico che avevamo conosciuto tra le pagine del manga. Ma allora cosa cambia? Fondamentalmente non cambia nulla, la storia si mantiene nei toni e nella narrazione assolutamente fedele al fumetto, quasi una trasposizione 1:1 delle vicende conosciute tra le pagine realizzate da Kazushi Hagiwara. C'è una cosa di cui tener conto però: se è vero che ogni opera va contestualizzata, non possiamo di certo dimenticare gli anni in cui è stato realizzato il manga originale. Figlio della fine degli anni ottanta, Bastard!! ripropone alcuni cliché che pensavamo di esserci finalmente lasciati alle spalle, uno tra tutti riguarda le figure femminili che, per quanto descritte potenti e capaci, ci vengono raccontate spesso come meri pezzi di carne alla mercé del maniaco di turno.
Certo, la storia originale così le descrive e non ci saremmo assolutamente aspettati che qualcosa cambiasse riguardo questo aspetto, forse non sarebbe stato nemmeno giusto. Quella a cui però poteva essere prestata maggiore attenzione era la pura e semplice rappresentazione di alcune scene, perché rispetto all'immagine su carta c'è una differenza enorme in termini di percezione: se davanti ad una tavola disegnata è il lettore a scegliere quanto soffermarsi, quando si parla di immagini in movimento la cosa cambia; è infatti il regista a scegliere quanto tempo dedicare a una scena, da che angolazione mostrarla, che importanza darle nell'economia del racconto e in base a questo guidarci su un concetto piuttosto che un altro. In Bastard!! - L'oscuro dio distruttore si è scelta una via piuttosto superficiale e confusa, specialmente per quanto riguarda le scene erotiche che piuttosto che sensuali appaiono spesso goffe e prive di qualsiasi senso, immagini in cui corpi tondeggianti vengono strizzati e buttati lì senza particolare maestria o attenzione, diventando personaggi senz'anima, macchiette senza una reale funzione.
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Ottima animazioni e design più moderno
Una cosa che invece funziona alla perfezione sono le animazioni. Pur mantenendo lo stile e l'abbigliamento dei personaggi aderente alla moda della fine degli anni ottanta, le linee, quelle sì, hanno subito un piccolo restyling risultando più moderne e accattivanti per un pubblico di oggi. Anche i combattimenti sono resi alla perfezione: dinamici e ben pensati riescono a tenere alta l'attenzione dello spettatore negli snodi di trama fondamentali. Ovviamente non vi faremo alcuno spoiler, ma a visione completata ci è parsa chiara l'intenzione di realizzare un'altra stagione: i 13 episodi disponibili coprono un arco molto piccolo dell'intera saga a fumetti che comunque, ricordiamolo, è ancora incompiuta. Di un finale vero e proprio su carta ancora non c'è traccia e di questo passo Netflix ha ancora molte stagione possibili da realizzare. Non ci resta che aspettare e vedere cosa ci riserverà il futuro.