Il plot
Roy, afflitto dai presunti ricordi dell'omicidio di Sara, chiede aiuto a Felicity per scoprire se è ancora affetto dal Mirakuru. Quando Oliver viene a sapere dei sospetti di Roy, usa una tecnica mnemonica imparata a Hong Kong per svelare la verità, ma i sensi di colpa del suo discepolo non diminuiranno...
Il nostro eroe deve anche aiutare Ted Grant, accusato di omicidio, a dimostrare la propria innocenza. Emergono così nuovi dettagli sul passato di Grant, il quale, negli anni in cui Oliver era lontano da Starling City, cercò di proteggere la città divenendo anch'egli un vigilante.
Cosa ci è piaciuto
Le colpe di Roy
Dopo la rivelazione sconvolgente dell'ultima puntata, gran parte della struttura drammatica di questo episodio si basa sull'evoluzione del personaggio di Roy, non sempre gestito in maniera ottimale dagli autori di Arrow. Per fortuna, sua e nostra, Guilty fa un ottimo lavoro nel far emergere le sfaccettature più interessanti della personalità di Roy, permettendo a Colton Haynes di andare oltre i limiti recitativi della semplice spalla. Ed è ammirevole il modo in cui si conclude il mistero sulla sua partecipazione nella morte di Sara: quella era solo un'allucinazione, ma indotta da un vero ricordo, quello della notte in cui, sotto gli effetti del Mirakuru, Roy uccise un poliziotto sotto gli occhi di Oliver, il quale ha tenuto la verità sotto chiave. Un bel colpo di scena che ci ricorda quanto Starling City sia popolata da eroi moralmente compromessi.
Wildcat
Nella nostra recensione di Corto Maltese avevamo menzionato un certo scetticismo sulla possibile apparizione televisiva di Wildcat, l'alter ego mascherato di Ted Grant. Ebbene, sembra che avessimo ragione solo in parte: è improbabile che Grant si metta a combattere il crimine indossando una calzamaglia, ma nella cronologia della serie lo ha già fatto, nel periodo in cui Oliver era dato per morto (e a differenza della Freccia, Grant manteneva un profilo relativamente basso). Possiamo forse aspettarci un flashback, magari per spezzare la solita formula? Anche perché quest'anno, con la trasferta a Hong Kong, la storyline ambientata nel passato non è particolarmente interessante...
Cosa non ci ha convinto
Il caso della settimana
La trama principale dell'episodio - una serie di omicidi di cui viene incolpato Ted Grant - è alquanto esile, una semplice scusa per giustificare un'alleanza tra Oliver e Ted. Non è sufficientemente debole da far collassare l'episodio, ma rende Guilty i quaranta minuti meno riusciti (finora) della terza stagione.
L'importanza di un nome
Forse dovremmo chiamarti Arsenal
dice Oliver a Roy al termine della puntata, dopo una discussione sull'utilità del discepolo di Freccia Verde all'interno del gruppo. Ed ecco che viene ufficialmente introdotto il nome in codice che Roy ha usato per anni nei fumetti (inizialmente si chiamava Speedy, ma quel nomignolo è stato scartato in quanto già usato come soprannome di Thea Queen).
What's Next
Anche in Draw Back Your Bow si parlerà di omicidi in serie, ma questa volta sono legati esplicitamente al protagonista. L'episodio introdurrà ufficialmente, dopo il cameo in questa puntata, una nuova cattiva: Carrie Cutter, alias Cupid.
Movieplayer.it
3.0/5