Arrow: Uccelli rapaci, commento all'episodio 17 della stagione 2

Prima di affrontare il big bad Slade Wilson, lo show CW riporta in scena Helena Bertinelli e ci regala un episodio di transizione con momenti molto divertenti.

Dopo episodi ricchi di pathos e rivelazioni, Arrow sembra volersi prendere una piccola pausa dalla storyline principale riguardante ovviamente il big bad Slade Wilson, e fa così ritornare Helena Bertinelli a Starling City. Si tratta di un episodio quasi di passaggio e quindi non esattamente entusiasmante ma in alcuni momenti molto divertente, e con una sorpresa finale ci lascia intendere che se pausa è stata si è trattato solo di un attimo per riprendere fiato prima del rush finale.

Il plot

Oliver e Sara aiutano la polizia ad effettuare degli arresti e scoprono che tra i catturati c'è il mafioso Frank Bertinelli. Ovviamente Oliver capisce che ben presto la pericolosa Helena tornerà per vendicarsi ed uccidere il padre e cerca di fare il possibile per fermarla. Purtroppo però Laurel viene richiamata a lavoro proprio per lavorare al processo di Bertinelli ed ovviamente finisce in una situazione pericolosa. Nei flashback invece Oliver continua ad essere prigioniero di Slade che però non riesce a fuggire dall'isola poiché i motori della nave sono fuori uso e l'unico in grado di aiutarlo è invece con il gruppo di Sara e senza alcuna intenzione di tornare sulla Amazo.

Cosa ci è piaciuto di questo episodio

"It's my mother!" In un episodio che non ha moltissimo da dire, apprezziamo che gli autori abbiano voluto spingere un pochino più sull'acceleratore per quanto riguarda l'ironia, un po' come in fondo hanno sempre fatto anche in passato quando (sembra una vita fa) la serie non aveva una continuity orizzontale così forte. Tra i momenti più divertente c'è sicuramente la telefonata di Quentin Lance a The Arrow, con Oliver che è di fianco a lui e si vede squillare il cellulare nello stesso esatto momento. Bella pensata quella di mettere nome e foto della madre di Oliver in corrispondenza del caller ID di Quentin!

"It's difficult to keep track of who knows who's secret identity." E sempre a questo proposito dice benissimo Felicity, ormai questo gioco delle parti è sempre più complicato visto che aumentano gli eroi mascherati e anche coloro che sono al corrente del segreto, ma soprattutto quando si tratta della famiglia Lance la cosa è sempre complicata. Sarà probabilmente questione di pochi episodi e almeno uno tra Laurel e Quentin dovranno necessariamente scoprire qualcosa di più, ma per il momento queste trovate per quanto forzate (come Black Canary che passa così tanto tempo a pochi centimetri dalla sorella senza farsi scoprire) sono certamente divertenti.

"Don't call me Speedy." Roy continua ad essere un personaggio che procede molto, molto lentamente, ma siamo certi che prima o poi riuscirà ad emergere. Nel frattempo alcuni siparietti con Oliver sono molto simpatici, come la battuta sugli allenamenti passati ("I can't look at a bowl of water without slapping it.") e sull'improvviso e inaspettato soprannome ("I thought you were trying to give me a nickname.") che, per chi non lo sapesse, è il primo vero nome da sidekick di Roy nei fumetti, prima di diventare Red Arrow. Per queste battute gli perdoniamo la prevedibilissima storyline "non riesci a controllare la tua rabbia e devi lasciare la persone che ami" e quindi il forzato tradimento di Thea Queen, la "vera" Speedy della serie.

"That's what you took from that sentence?" E' dall'inizio della stagione che diciamo che il personaggio di Sara Lance ci ha conquistato e ogni episodio, anche il meno riuscito, non fa che convincerci sempre più. L'arrivo di questo personaggio ha molto giovato alla serie e anche ad Oliver, con cui adesso può anche permettersi di battibeccare, gelosa della sua ex psycho girlfriend. Il personaggio di Sara è adesso completo: spettacolare in azione, protagonista nei flashback, e con dei divertenti one liner degni ormai di Felicity ("Don't forget your baby arrows").

"Oh, I think if the Huntress shows up, you should totally kick her ass." Il miglior momento dell'episodio sono comunque Felicity e Diggle che spingono Sara a non seguire il consiglio di Oliver ma di andare a scontrarsi con Helena. Il modo in cui Felicity dice quella frase è superato solo da Diggle che annuisce con convizione.

"Because once you let the darkness inside, it never comes out." Una nuova Laurel? Lo speriamo: i miglioramenti negli ultimi episodi si sono notati, ma adesso dovrà trovare una sistemazione definitiva nella serie.

Cosa non ci è piaciuto di questo episodio

"Oliver sure does like to dress up his girls". E più in generale non si può dire che Oliver non abbia ottimi gusti in quanto a fidanzate ed ex, ma The Huntress, i cui episodi anche nella prima stagione non era certo memorabili, non è sufficiente carismatica o interessate da reggere un episodio quasi da sola. Vedremo se e come tornerà in futuro, se riuscirà a rendere Oliver fiero di essere stato il suo maestro o se sarà ancora una semplice villain.

"If they're wearing a mask, they get a bullet." Insieme ad Helena, una parte delle colpe di questo episodio minore va anche al personaggio del leader degli SWAT che sembra prendere decisioni senza alcun tipo di logica, rischiando la vita degli ostaggio e finendo anche con l'uccidere quella che era stata l'esca (ma a questo proposito i complimenti vanno fatti anche all'assistente procuratore e la sua bella pensata). In una serie che non sempre brilla per logica, questo personaggio brilla per idiozia.

Note a margine

Come sempre non mancano i riferimenti a nomi noti dell'universo DC, come Mannheim, uno dei villain storici di Superman, e l'incrocio tra Gail Street e Simone, che richiama la sceneggiatrice Gail Simone, nota soprattutto per aver lavorato alla saga Birds of Prey. Il titolo dell'episodio infatti è un evidente richiamo alla serie di fumetti, pubblicata per la prima volta anni '90, che ha protagoniste alcune supereroine tra cui proprio Black Canary e The Huntress. Nel 2002 ci fu anche una serie TV della WB, Birds of Prey, che però fu cancellata dopo poche settimane.

What's Next

Il finale dell'episodio non lascia alcun dubbio, Slade è ormai stanco di aspettare e decide di portare avanti la sua vendetta rapendo Thea e scatenando quella che sarà una vera e propria guerra. Il titolo del prossimo episodio, Deathstroke, è tutto un programma e a quanto pare tornerà anche Isabel Rochev, farà anche lei parte del piano di Slade?

Movieplayer.it

3.0/5