Dopo episodi ricchi di pathos e rivelazioni, Arrow sembra volersi prendere una piccola pausa dalla storyline principale riguardante ovviamente il big bad Slade Wilson, e fa così ritornare Helena Bertinelli a Starling City. Si tratta di un episodio quasi di passaggio e quindi non esattamente entusiasmante ma in alcuni momenti molto divertente, e con una sorpresa finale ci lascia intendere che se pausa è stata si è trattato solo di un attimo per riprendere fiato prima del rush finale.
Il plot

Cosa ci è piaciuto di questo episodio
"It's my mother!" In un episodio che non ha moltissimo da dire, apprezziamo che gli autori abbiano voluto spingere un pochino più sull'acceleratore per quanto riguarda l'ironia, un po' come in fondo hanno sempre fatto anche in passato quando (sembra una vita fa) la serie non aveva una continuity orizzontale così forte. Tra i momenti più divertente c'è sicuramente la telefonata di Quentin Lance a The Arrow, con Oliver che è di fianco a lui e si vede squillare il cellulare nello stesso esatto momento. Bella pensata quella di mettere nome e foto della madre di Oliver in corrispondenza del caller ID di Quentin!

"Don't call me Speedy." Roy continua ad essere un personaggio che procede molto, molto lentamente, ma siamo certi che prima o poi riuscirà ad emergere. Nel frattempo alcuni siparietti con Oliver sono molto simpatici, come la battuta sugli allenamenti passati ("I can't look at a bowl of water without slapping it.") e sull'improvviso e inaspettato soprannome ("I thought you were trying to give me a nickname.") che, per chi non lo sapesse, è il primo vero nome da sidekick di Roy nei fumetti, prima di diventare Red Arrow. Per queste battute gli perdoniamo la prevedibilissima storyline "non riesci a controllare la tua rabbia e devi lasciare la persone che ami" e quindi il forzato tradimento di Thea Queen, la "vera" Speedy della serie.

"Oh, I think if the Huntress shows up, you should totally kick her ass." Il miglior momento dell'episodio sono comunque Felicity e Diggle che spingono Sara a non seguire il consiglio di Oliver ma di andare a scontrarsi con Helena. Il modo in cui Felicity dice quella frase è superato solo da Diggle che annuisce con convizione.
"Because once you let the darkness inside, it never comes out." Una nuova Laurel? Lo speriamo: i miglioramenti negli ultimi episodi si sono notati, ma adesso dovrà trovare una sistemazione definitiva nella serie.
Cosa non ci è piaciuto di questo episodio

"If they're wearing a mask, they get a bullet." Insieme ad Helena, una parte delle colpe di questo episodio minore va anche al personaggio del leader degli SWAT che sembra prendere decisioni senza alcun tipo di logica, rischiando la vita degli ostaggio e finendo anche con l'uccidere quella che era stata l'esca (ma a questo proposito i complimenti vanno fatti anche all'assistente procuratore e la sua bella pensata). In una serie che non sempre brilla per logica, questo personaggio brilla per idiozia.
Note a margine

What's Next
Il finale dell'episodio non lascia alcun dubbio, Slade è ormai stanco di aspettare e decide di portare avanti la sua vendetta rapendo Thea e scatenando quella che sarà una vera e propria guerra. Il titolo del prossimo episodio, Deathstroke, è tutto un programma e a quanto pare tornerà anche Isabel Rochev, farà anche lei parte del piano di Slade?
Movieplayer.it
3.0/5